PHIL JACKSON ACCUSA, ANTHONY RISPONDE – Lo scioccante avvio di stagione dei Knicks, caratterizzato da 4 vittorie e 19 sconfitte con una serie ancora aperta di 9 insuccessi consecutivi, è in assoluto il peggiore della storia della franchigia e il presidente esecutivo del team newyorkese Phil Jackson ha manifestato la sua opinione riguardo l’attuale situazione della truppa di coach Fisher: “E’ un problema di mentalità perdente. Non si tratta del livello di talento o delle abilità dei giocatori, c’è ancora una sorta di resistenza al cambiamento di mentalità che stiamo cercando di portare. La vera sfida sarà quella di cambiare completamente l’approccio dei ragazzi, per iniziare a diventare una squadra vincente”, ha spiegato inizialmente l’ex allenatore dei Bulls e dei Lakers, che ha poi toccato anche il nome di Andrea Bargnani, ai box per uno stiramento al polpaccio sofferto subito dopo la guarigione da un fastidioso problema al bicipite femorale: “Non va trattato come un lebbroso. Sicuramente lui non sarà la panacea dei nostri mali, ma senza dubbio ci darebbe una grossa mano. Siamo delusi per le sue condizioni fisiche e lui lo è quanto noi. Andrea sta male perché non può aiutarci in campo”, dice Jackson. Ma Carmelo Anthony (in dubbio per la gara di stanotte contro gli Spurs), stella della squadra 22.9 punti di media, non ha condiviso le parole del suo presidente. “Non è vero che abbiamo una mentalità perdente. Avere un approccio di questo tipo significa fallire tutti i match allo stesso modo. E’ più semplice abituarsi a cercare di non perdere piuttosto che a provare di vincere le partite. Questo è il nostro problema: al momento tentiamo di non perdere e non di ottenere un successo”, ha detto l’ala piccola.

AI NETS NESSUNO E’ INTOCCABILE – I Nets dimostrano di essere pronti a cambiare completamente il volto del proprio roster per provare a sbloccare il “salary cap” e iniziare un processo di ricostruzione. Infatti il giornalista di ESPN Marc Stein ha riportato che la dirigenza di Brooklyn ha reso disponibili sul mercato le tre stelle della squadra, ovvero il playmaker Deron Williams (17.1 punti e 6.5 assist), la guardia/ala piccola Joe Johnson (15.7 punti e 5.0 rimbalzi) e il centro Brook Lopez (16.1 punti e 6.2 rimbalzi). Questi tre giocatori sono considerati cedibili, i Nets si stanno guardando attorno per provare a innescare qualche “trade” ma il vero problema riguarda i pesanti contratti degli atleti precedentemente citati: l’anno prossimo Williams guadagnerà 21 milioni di dollari, Johnson ben 24.8 e Lopez avrà a disposizione una “player option” da 17 milioni. Nel frattempo il GM Billy King sta cercando in tutti i modi di liberarsi dell’ala russa Andrei Kirilenko, che non è più nei piani della società e che ha più volte manifestato la sua volontà di andare via da Brooklyn visto lo scarso minutaggio concessogli; Philadelphia, che può assorbire il suo contratto in scadenza senza alcun problema, è sempre la favorita, ma ha richiesto anche qualche giovane prospetto (potrebbe essere Sergej Karasev) o delle scelte future. I Nets sarebbero disposti ad inserire nell’affare una seconda chiamata al Draft e Kirilenko verrà con molte probabilità tagliato dai 76ers per poi unirsi ad una franchigia in grado di garantirgli un solido posto ai playoffs.

ERIC GORDON VUOLE EVITARE DI ANDARE SOTTO I FERRI – Il 22 novembre l’esterno Eric Gordon, che poteva rivelarsi un fattore decisivo dei Pelicans 2014-2015, si è procurato una lesione al labbro glenoideo della spalla sinistra. L’obiettivo del giocatore rimane quello di tornare in campo entro un mese senza finire sotto i ferri. “Farò l’operazione solo se dovesse essere necessaria”, ha spiegato Gordon che ha già iniziato a tirare dalla media distanza a neanche tre settimane dall’infortunio. Per ora la spalla ha reagito bene e il recupero sta andando per il verso giusto, quindi lo stop dell’ex Clippers dovrebbe prolungarsi entro e non oltre la seconda settimana di gennaio. Gordon ha iniziato la “Regular Season” con 9.5 punti, 2.3 rimbalzi e 2 assist a uscita.

IL LANCIO DEL PARADENTI IN TRIBUNA COSTA A KANTER 25.000 DOLLARI – Il centro turco Enes Kanter (13.6 punti e 7 rimbalzi), durante la gara contro i Kings, ha lanciato il suo paradenti tra le tribune a causa della frustrazione dopo il fischio di un fallo da parte degli arbitri. E’ risaputo che la NBA non ci va mai leggera con le multe e infatti la Lega di Silver ha multato il giocatore dei Jazz 25.000 dollari dopo questo fatto. Kanter si è poi scusato su Twitter, promettendo di non lasciarsi più andare a sfoghi del genere.

MICHAEL KIDD-GILCHRIST PRONTO AL RIENTROMichael Kidd-Gilchrist (9.8 punti e 5.5 rimbalzi) ha svolto un allenamento completo durante la sessione della giornata di ieri e ha ricevuto il consenso dei medici per rientrare in campo stanotte contro i Boston Celtics. L’ala ha saltato l’ultimo mese di stagione a causa di un problema al piede. Si tratta sicuramente una buona notizia per gli Hornets (5-15), che potranno contare nuovamente sul talento di Kidd-Gilchrist per provare a migliorare il loro pessimo avvio di “Regular Season” nonostante le buone aspettative di inizio campionato.


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