Rajon Rondo è destinato a rimanere "bloccato" a Boston, almeno per questa stagione.

Rajon Rondo è destinato a rimanere “bloccato” a Boston, almeno per questa stagione (Getty Images)

KOBE E RONDO –  Ha fatto tanto parlare la loro colazione in quel di Boston, riaprendo ancora una volta il capitolo Rondo-Lakers e l’ipotesi che il #9 biancoverde possa approdare in California e giocare al fianco dell’amico Kobe, provando a risollevare le sorti di una squadra eufemisticamente disastrata. La stella dei Lakers ha voluto subito smentire le voci su una possibile azione di reclutamento architettata dalla società gialloviola. “No, semplicemente andiamo molto d’accordo, vediamo il gioco allo stesso modo, in termini di aggressività e mentalità” – ha affermato il Mamba nella giornata di ieri, qualche ora prima della partita che ha visto i Lakers uscire sconfitti dal TD Garden – “abbiamo parlato del gioco, della Lega e del passato, delle serie in cui ci siamo affrontati, delle diverse strategie e cose del genere”. Se è vero che la possibilità di vedere Rondo in maglia Lakers sembra al giorno d’oggi alquanto remota, è altresì vero che, come riferito da Ramona Shelbourne di ESPN, le due società avevano parlato, mesi or sono, dell’ipotetica trade. Non se n’è fatto nulla, forse se ne riparlerà la prossima estate, quando la star dei Celtics sarà unrestricted e potrà accasarsi dove riterrà più opportuno. Ma cosa impedisce a Rondo di andarsene? Molti scout ritengono che il giocatore in questione non venga più considerato un pezzo pregiato da inserire in una blockbuster trade, come amano dire dall’altra parte dell’oceano. Il periodo non aiuta: nessuna squadra sarebbe disposta ad accaparrarsi Rondo senza la certezza che l’ex Kentucky rifirmi in estate. Danny Ainge non esiterebbe a spedire altrove il giocatore qualora a Boston sbarcassero forze fresche per ravvivare una franchigia ben lontana dai fasti di neanche tanti anni fa. Un’operazione alla Kevin Love, per intenderci. C’è il problema del contratto, va bene, ma è soprattutto il ruolo di Rondo ad impedirgli di lasciare Boston. Le point guard non mancano al giorno d’oggi nella Lega e molte squadre dispongono inoltre di backup di buon livello o giovani di prospettiva. Rondo è destinato a restare a Boston, almeno per ora, a tenere le redini di una squadra dal futuro incerto. Come il suo.

PELICANS – Traffico in entrata in casa Pelicans. La franchigia della Louisiana ha infatti messo sotto contratto per la stagione l’ex Timberwolves Dante Cunningham e l’ex Mavericks Gal Mekel. Un “sollievo”, come affermato dallo stesso Cunningham, poter tornare a calcare i parquet dell’NBA, dopo che lo scorso aprile l’ex Villanova era stato accusato di violenza domestica. Le accuse erano poi cadute in agosto ma il giocatore aveva comunque faticato a trovare una squadra, complice la diffidenza di alcune società e la contemporanea esplosione del caso Ray Rice. Monty Williams si dice fiducioso sull’inserimento di Cunningham (che ha esordito lo scorso giovedì nella sconfitta esterna con gli Warriors) nelle rotazioni di New Orleans, avendolo già allenato ai tempi di Portland, quando Williams faceva il vice e Cunningham muoveva i suoi primi passi nella Lega. “Mi ha insegnato ad essere un professionista e a comportarmi come tale” – ha affermato Cunningham – “tornare da lui e non dover ricominciare tutto da capo mi sarà certamente utile”.

Per quanto riguarda Mekel, il play israeliano sarà a disposizione di coach Williams già da stasera, quando i Pelicans faranno visita ai Los Angeles Clippers. Dopo aver disputato la preseason con la canotta dei Mavericks (con cui aveva totalizzato 31 presenze la scorsa stagione), Mekel era poi stato tagliato lo scorso 29 ottobre.

Alec Burks, 13.3 punti e 4.5 rimbalzi di media in questa stagione (Getty Images)

Alec Burks, 13.3 punti e 4.5 rimbalzi di media in questa stagione (Getty Images)

ALEC BURKS – Non sarà necessaria l’operazione alla spalla e Alec Burks potrà tornare a giocare già nel corso di dicembre. È quanto hanno affermato gli specialisti dai quali si era recato il giocatore, che sin dalla preseason deve fare i conti con un’infiammazione alla spalla sinistra. Servirà semplicemente un intenso programma riabilitativo per far tornare Burks in campo. La guardia dei Jazz si è infortunata lo scorso lunedì, nell’incontro perso contro i Nuggets, a seguito di un duro fallo commesso da Arron Afflalo (poi multato).

NBA STORE – La Lega aprirà oggi a Manila il più grande NBA Store al di fuori degli Stati uniti, come comunicato nella giornata di ieri. All’inaugurazione sarà presente “Rip” Hamilton, campione NBA nel 2004 con i Detroit Pistons. Il negozio, di più di mille metri quadrati, sarà distribuito su due piani e offrirà agli appassionati un vasto assortimento di prodotti NBA di tutte e 30 le squadre, dai gadget alle divise da gara, dalle scarpe Adidas all’abbigliamento per il tempo libero, dalle memorabilia autografate allo spazio videogiochi.

 

 

 

 

 


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