Ricky Rubio a terra dopo l'infortunio rimediato venerdì ad Orlando. Il play spagnolo rischia due mesi di stop (USA Today)

Ricky Rubio a terra dopo l’infortunio rimediato venerdì ad Orlando. Il play spagnolo rischia due mesi di stop (USA Today)

SMART E RUBIOCome già raccontato da dailybasket.it, due infortuni hanno caratterizzato la nottata NBA tra venerdì e sabato. Quello che sembrava più grave, occorso a Marcus Smart, si è rivelato invece meno serio del previsto, mentre l’infortunio che ha colpito Ricky Rubio, che inizialmente sembrava di lieve entità, avrà conseguenze più pesanti. Se i tifosi dei Celtics possono tirare un sospiro di sollievo, dal momento che potranno rivedere Smart sul parquet tra due/tre settimane, non se la passano bene dalle parti di Minneapolis perché, a sentire le indiscrezioni, i tempi di recupero per il playmaker spagnolo potrebbero aggirarsi sulle sette/otto settimane e l’assenza dell’ex Barcellona andrà a incidere, e non poco, sulle rotazioni del backcourt che Flip Saunders si troverà a gestire. Cominciamo da Smart. La distorsione alla caviglia sinistra rimediata nella gara di venerdì contro i Pacers non è risultata così grave come si poteva inizialmente temere dopo aver osservato le immagini e i replay dell’azione, in cui la caviglia dell’ex Oklahoma State si girava in maniera sinistra sopra il piede di Lavoy Allen; Smart si era poi contorto a terra e aveva abbandonato il parquet del Garden in barella. Dopo che i raggi avevano rassicurato circa l’assenza di fratture, la risonanza magnetica ha determinato l’esito dell’infortunio e fornito la tempistica per il recupero del giocatore. I biancoverdi possono consolarsi intanto con l’imminente ritorno della loro stella, Rajon Rondo, che dovrebbe essere regolarmente in campo nella gara di mercoledì contro i Thunder.

Diverso il discorso per Rubio, il cui infortunio alla caviglia patito venerdì a Orlando potrebbe tenerlo ai box fino all’anno prossimo, come comunicato a USA TODAY Sports da una fonte che ha preferito rimanere anonima. La risonanza magnetica effettuata sabato ha escluso la rottura della caviglia ma ha tuttavia evidenziato la serietà della distorsione. Come riportato da coach Saunders, Rubio camminerà con le stampelle per i prossimi dieci giorni, al termine dei quali verrà nuovamente valutato e verranno quindi comunicati i tempi di recupero, che potrebbero comunque risultare approssimativi, poiché tutto dipenderà da come il giocatore risponderà alla riabilitazione. L’infortunio del catalano, fresco di rinnovo con i Lupi e diventato uomo franchigia dopo la partenza di Kevin Love, porterà inevitabilmente ad una redistribuzione dei compiti e delle responsabilità tra i giovani Timberwolves e, chi lo sa, potrebbe accelerare il processo di maturazione di un roster che presenta sette elementi che stanno disputando la loro prima o seconda stagione tra i professionisti.

QUI SPURS – Gli infortuni e i fastidi fisici tormentano anche i campioni in carica; Kawhi Leonard, MVP delle scorse Finali, non ha ancora vinto la propria battaglia contro la congiuntivite che l’ha assillato per tutta la preseason e che ha senz’altro contribuito all’avvio sottotono del #2 di San Antonio (30,8% al tiro, 11,1% dall’arco). “Non vedo ancora benissimo dall’occhio destro” – ha dichiarato Leonard al San Antonio Express – “spero di guarire presto ma l’unica cosa da fare è continuare a giocare e restare in ritmo, non posso rimanere a guardare e perdere tempo, perché il fastidio potrebbe protrarsi fino all’estate”. I medici hanno infatti comunicato all’ala degli Spurs che sarà necessario attendere che il problema faccia il suo corso. Anche Tiago Splitter, una sola presenza finora in stagione, non è ancora venuto a capo dei propri guai fisici e si appresta a sentire il parere di uno specialista riguardo ad un’infiammazione del disco scoperta in una recente risonanza magnetica, infiammazione che sarebbe dovuta a un problema al nervo del polpaccio. “Non si tratta di ernia” – ha rassicurato il lungo brasiliano – “ma non sappiamo ancora se si tratta di un problema del polpaccio o della schiena, è difficile da dire”. Gli Spurs, due vittorie e tre sconfitte dopo le prime cinque gare, saranno impegnati nella notte allo Staples Center, ospiti dei Los Angeles Clippers.

Matthew Dellavedova, 24 anni, alla seconda stagione in maglia Cavs (Getty Images)

Matthew Dellavedova, 24 anni, alla seconda stagione in maglia Cavs (Getty Images)

QUI CAVS – Non se la passano bene nemmeno in Ohio, in quanto a infortuni. Ieri i Cleveland Cavaliers hanno infatti comunicato che Matthew Dellavedova starà lontano dai campi di gioco per almeno un mese, a causa di un problema al ginocchio sinistro. L’australiano si è procurato una distorsione al legamento mediale nel corso della gara persa da Cleveland contro Portland martedì scorso al Moda Center, saltando, di conseguenza, le successive gare contro Utah e Denver. Problemi anche per Dion Waiters, uscito malconcio dalla trasferta in Colorado per un problema alla schiena e in dubbio per la gara di questa sera contro New Orleans. Sempre a proposito di Waiters, l’ex Syracuse ha voluto gettare acqua sul fuoco e spegnere definitivamente la polemica incendiatasi in seguito alla sua assenza durante l’inno nazionale prima dell’incontro con i Jazz di mercoledì scorso: “Si è trattato di un grandissimo malinteso, un errore di comunicazione” – ha dichiarato Waiters – “stavo svolgendo la mia normale routine pre-gara negli spogliatoi e ho perso la cognizione del tempo. Amo il mio paese, amo gli Stati Uniti”. Il giocatore ha poi negato di aver saltato l’inno per motivi religiosi: “Non stavo pregando, svolgevo la mia solita routine, la mia assenza non ha nulla a che fare con la religione”. Capitolo chiuso. Si spera.

 

 

 


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