Auto della polizia dispiegata davanti al cancello di casa James ad Akron

LeBron James. I media e i tifosi dei Cavaliers che hanno preso d’assalto la casa di Akron di LeBron James sono rimasti con un pugno di mosche in mano: nella giornata di ieri si era diffusa la notizia di un imminente annuncio da parte del prescelto visto che era stato richiesto l’appoggio delle forze dell’ordine per presidiare la dimora poco fuori la città natale del giocatore. La curiosità è che James in quel momento non si trovava ad Akron, ma a Las Vegas, dove sta tenendo il suo camp di perfezionamento per i giovani prospetti del futuro. L’annuncio doveva essere fatto tramite il sito ufficiale di LeBron James, che nella giornata di ieri è andato in crash per i troppi utenti collegati.

Attorno alla sua “Decision 2.0” sembra di assistere a un’isteria collettiva, tanto che si sprecano sul web le speculazioni, le dietrologie inerenti la vicenda e spuntano fonti anonime da ogni parte che si professano di avere lo scoop in anteprima.

Per Chris Sheridan, di Sheridan Hoops, è certo il ritorno di LeBron ai Cavaliers, ed avrebbe ricevuto la soffiata anonima pochi minuti prima del meeting di mercoledì tra James e il suo agente, Rich Paul, con la delegazione degli Heat composta da Pat Riley e il suo braccio destro Andy Elisburg. Michael Katz, giornalista del network SB Nation, ha invece raccolto in un unico articolo tutte le migliori teorie del complotto apparse in rete tra cui vale la pena citare: il colore delle “palette” del sito ufficiale di LeBron James che richiamarebbe i colori sociali dei Cleveland Cavaliers, l’account Twitter legato a LeBron James (@Team Lebron) avrebbe iniziato a seguire due account relativi ai Cavaliers, una foto che ritrae Mike Miller allenarsi in palestra in cui è presente la maglia numero 23 dei Cavaliers e per finire la predizione di un gufo per un suo ritorno a Cleveland.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco c’è stato l’incontro tra James e Dwyane Wade nella serata di ieri, ed i sono tornati a Miami sul medesimo volo.

Dall’entourage del prescelto non trapela nulla. Le uniche cose che si sanno con certezza sono che l’agente del giocatore, nativo di Akron, spinge per il ritorno a Cleveland, ma James ne vuole discutere in famiglia con la moglie Savannah e la madre Gloria prima di prendere una decisione definitiva. Sabato LeBron partirà per il Brasile, dove andrà ad assistere la finale della Coppa del Mondo e per allora dovrebbe annunciare la sua scelta.

Chandler Parsons contro i Mavs

Chandler Parsons. L’offerta formulata dai Dallas Mavericks, triennale da 46 milioni complessivi, è stata regolarmente inoltrata agli Houston Rockets ed il countdown dei tre giorni di tempo per pareggiare l’offerta è ufficialmente partito. Nella giornata di ieri era giunta voce che i Mavericks avrebbero aspettato di consegnare l’offer sheet firmata da Chandler Parsons per dare modo ai Rockets di accordarsi per una Sign & Trade, ma non se ne è fatto nulla.

Adesso la patata bollente passa nelle mani di Daryl Morey, che ha tempo fino a domenica per trattenere il giocatore e aspetta una risposta formale da Chris Bosh a cui è stato offerto un quadriennale da 88 milioni di dollari complessivi. Se Houston riesce a mettere sotto contratto il bi-campione del mondo con la maglia degli Heat prima della scadenza della offer sheet di Parsons, tratterrà anche l’ala da Florida. Ma Bosh, prima di dare la sua disponibilità attende la decisione di James per cui il rischio dei Rockets è di perdere entrambi i giocatori. Nel caso si verificasse questo scenario, il piano B è stato identificato in Luol Deng.

Carmelo Anthony. Pareva fatta per un accordo quinquennale al massimo salariale, ovvero 129 milioni di dollari, ma l’ufficialità non è ancora arrivata. Sembra che il giocatore non sia ancora del tutto convinto del progetto sottopostogli da Phil Jackson e il suo entourage, con i Chicago Bulls tornati prepotentemente in corsa.

Mercato. Steve Blake torna a Portland, che aveva lasciato 4 anni fa per firmare con i Los Angeles Lakers, e lo fa siglando un contratto biennale da circa 2.1 milioni di dollari a stagione, usufruendo della cosidetta Bi-Annual Exception che i Trail Blazers potevano offrirgli. Alle stesse cifre, Beno Udrih rifirma a Memphis.

I Phoenix Suns riescono a trattenere PJ Tucker, 29enne che nelle ultime due stagioni si è rivelato essere uno dei migliori ‘3&D’ della NBA, sottoponendogli un triennale del valore di 16 milioni di dollari complessivi. Il giocatore è stato al centro di una mini-asta tra i Suns e i Toronto Raptors, che hanno altresì deciso di mettere sotto contratto per i prossimi 2 anni, a 5 milioni complessivi, James Johnson, ala che lo scorso anno ha giocato il finale di stagione ai Memphis Grizzlies, e che già due stagioni orsono aveva vestito la maglia dei Raptors.

Sempre i Suns pare siano interessati ai servigi di Isaiah Thomas, playmaker tascabile dei Sacramento Kings, che dopo aver visto raffreddarsi l’interessamento da parte dei Detroit Pistons, è conteso da Phoenix, Los Angeles sponda Lakers, e Sacramento che detiene la facoltà di pareggiare ogni offerta che potrebbe pervenirgli.

Jose Manuel Calderon da New York sta cercando di reclutare Pau Gasol, suo compagno di squadra in nazionale. I New York Knicks sperano di convincerlo a indossare la casacca bianco-blu-arancio puntando forte sui suoi legami stretti con Phil Jackson, Derek Fisher e Lamar Odom e sperano che il suo arrivo possa aiutare i Knicks a reclutare il fratello Marc, in scadenza di contratto a Memphis.