I Big Three di Miami. Giocheranno ancora insieme? (AP Photo)

I Big Three di Miami. Giocheranno ancora insieme? (AP Photo)

LEBRON, SI ASCOLTANO LE PROPOSTE – Ancora tutto da scrivere il futuro del Prescelto, che in questa free agency ha preferito sino ad ora schivare le luci della ribalta stile “The Decision”, mantenendo un profilo basso e delegando il suo agente Rich Paul a partecipare ai colloqui con le pretendenti. Fonti confermano che Dallas, Houston, Phoenix e Cleveland si sono ad oggi incontrate con il rappresentante di James, con i Lakers pronti a bussare alla porta di Paul. Mentre i Mavs e i Rockets consentirebbero a LeBron di inserirsi in contesti più solidi, caratterizzati già dalla presenza di All-Star, più futuribili e romantici appaiono i progetti illustrati dai Suns e, successivamente, dai Cavaliers. Robert Sarver, proprietario di Phoenix, ha infatti ventilato a Paul l’idea di attirare nel deserto anche un altro grande nome di questa free agency, puntando forte su Carmelo Anthony o, in seconda battuta, su Chris Bosh. I Cavaliers cercano invece di riportare a casa James mettendolo al centro di un progetto giovane e fresco, partendo dalla scommessa Blatt in panchina e passando per Kyrie Irving, che ha da poco firmato un quinquennale, fino ad arrivare ad Andrew Wiggins, prima scelta assoluta all’ultimo Draft. Non si può non notare come Rich Paul non abbia avuto ancora nessun incontro con la dirigenza dei Miami Heat (che ieri ha avuto un colloquio preliminare con Luol Deng), squadra che, secondo indiscrezioni, resta ancora la favorita nella corsa a LeBron. Gli incontri di questi giorni non possono che mettere fretta a Riley e soci, ma potrebbe essere più difficile del previsto allestire un roster in grado di soddisfare le pretese salariali di James, che non sembra disposto a fare sconti e, al tempo stesso, la mancanza di certezze circa il futuro di LeBron potrebbe allontanare i grandi nomi di questa free agency da Miami. Se prima sembrava che i Big Three si muovessero di comune accordo, si ha ora l’impressione che ciascuno valuti le diverse possibilità e il mancato arrivo a South Beach di obiettivi quali Kyle Lowry e Marcin Gortat potrebbe ulteriormente complicare le cose.

MELO, NY SEMPRE IN CORSACarmelo Anthony, altro pezzo pregiato di questa free agency, ha terminato il proprio giro di incontri ascoltando le proposte della sua ultima squadra, i New York Knicks, in un promettente incontro tenutosi giovedì a Los Angeles. Le idee e i progetti di Phil Jackson, presente assieme a Derek Fischer e al GM Steve Mills, sembrano coincidere con quelli di Melo. Oltre a ribadire la volontà di offrire all’ex Syracuse un quinquennale da 129 milioni, Jackson ha fugato ogni dubbio circa il suo desiderio di trattenere Anthony nella Grande Mela, cosa particolarmente apprezzata dal giocatore. I colloqui avuti in precedenza con Bulls, Rockets, Mavericks e Lakers hanno portato alla formulazione di proposte interessanti, ma nessuna che abbia fatto pendere l’ago della bilancia da una parte piuttosto che dall’altra. La possibilità di giocare insieme a Nowitzki oppure Rose non lascerebbe indifferente Melo, conscio, però, di dover eventualmente abbassare le richieste economiche. Lungi da dire che i Knicks siano i favoriti, ma il contratto al massimo salariale offerto da New York, la volontà di Phil Jackson di metterlo al centro del nuovo progetto e insieme all’indubbia influenza che avrebbe lo Zen Master nell’attrarre nomi importanti potrebbe decisamente far spostare il famoso ago.

Pau Gasol e Carmelo Anthony in azione con le maglie delle rispettive nazionali (Rob Schumacher USA TODAY Sports)

Pau Gasol e Carmelo Anthony in azione con le rispettive nazionali (Rob Schumacher, USA TODAY Sports)

LE OPZIONI DI GASOL – L’unica certezza del futuro prossimo di Pau Gasol è la sua presenza al prossimo Mondiale con la nazionale di Orenga. Non si sa ancora, invece, quale franchigia NBA accoglierà il catalano nella prossima stagione. Come è inevitabile in questa ricca free agency, i grandi nomi sono tutti legati fra loro e la mossa del singolo potrebbe influenzare quelle di molti. Ecco quindi che Gasol potrebbe decidere di continuare a vestire il gialloviola, qualora Kupchak riuscisse a convincere Carmelo Anthony a stabilirsi in California, e di declinare le offerte presentategli da altre pretendenti come OKC o San Antonio, per le quali Gasol dovrebbe ridursi notevolmente lo stipendio. Su Gasol sono da tempo forti i Chicago Bulls, che contemplano anche una sign-and-trade per ottenere lo spagnolo e rimanere competitivi ad Est, affiancandolo ad un Derrick Rose completamente recuperato e ai nuovi Mirotic (vedi sotto) e McDermott, qualora non si dovesse concretizzare l’affare Melo. Lo spagnolo è anche nei radar di Miami e dei New York Knicks, dove riabbraccerebbe Phil Jackson, ma i Lakers possono contare sul fatto di essere la squadra che può rendere più ricco Gasol, e, con un roster più competitivo, il più sarebbe fatto.

THABO AD ATLANTA, COLLISON AI KINGS, MILLS TORNA AGLI SPURSThabo Sefolosha saluta i Thunder per accasarsi in Georgia. Gli Hawks gli hanno offerto un triennale che porterà nelle tasche dello svizzero dodici milioni, una mossa che garantisce ai Falchi ulteriore spazio di manovra in questa offseason. La notizia, come naturale, filtra attraverso fonti anonime, dal momento che i free agent non potranno essere firmati fino a giovedì. Atlanta acquisisce così un importante asset difensivo, dopo aver spedito Lou Williams e Lucas Nogueira a Toronto in cambio di John Salmons e aver liberato 15 milioni di spazio salariale. Nella scorsa stagione, Sefolosha ha realizzato in media 6.3 punti e 3.6 rimbalzi con la maglia dei Thunder. Ora gli Hawks si concentreranno su Deng, su cui è forte anche l’interesse di Miami. Cambio di canotta anche per Darren Collison, che sbarca a Sacramento, pronto a firmare un triennale da 16 milioni; Collison esce dal contratto con i Clippers, con i quali nel corso dell’ultima stagione ha messo a referto in media 11.4 punti e 3.7 assist in quasi 26 minuti di utilizzo. Collison lascia sul piatto 1.9 milioni e rende sempre più probabile la partenza di Isaiah Thomas, visti i soldi che Sacramento ha già stanziato per Cousins e Gay (circa 33 milioni in due). Dopo essersi operato alla cuffia dei rotatori della spalla destra, Patty Mills si è accordato con gli Spurs per un pluriennale che si aggirerebbe sui 4 milioni a stagione, vedendo riconosciuto il ruolo essenziale svolto nell’ultima stagione, in cui ha realizzato 10.2 punti di media tirando con il 42.5% dall’arco, culminata con i 17 punti messi a segno nella decisiva Gara-5 della serie con Miami.

Nikola Mirotić, ventitreesima scelta al Draft 2011

Nikola Mirotić, ventitreesima scelta al Draft 2011 (Getty Images)

I BULLS CHIAMANO MIROTICChicago si muove per migliorare il roster per la prossima stagione in cui, con il ritorno di Derrick Rose e magari qualche aggiunta importante, dovrà per forza dire la sua ad Est. La ventitreesima scelta del Draft del 2011 è pronta ad esordire allo United Center, dopo essersi affermato negli ultimi anni come una delle migliori ali europee. Il buyout che dovrà essere versato al Real Madrid sarà di 3 milioni; i Bulls ne pagheranno 600.000, ma dovranno utilizzare parte del proprio spazio salariale per poter liberare Mirotic dal contratto con gli spagnoli, essendo il giocatore stato draftato tre anni fa, la franchigia dell’Illinois non lo pagherà seguendo la rookie-scale. L’arrivo di Mirotic comporterà quasi certamente l’addio di Boozer, che verrà tagliato utilizzando la amnesty oppure scambiato. L’obiettivo della dirigenza Bulls sarebbe spedire l’ex Utah a New York con una sign-and-trade in cambio di Carmelo Anthony.

ALTRI MOVIMENTISpencer Hawes giocherà con i Los Angeles Clippers nella prossima stagione, dopo aver trovato un accordo quadriennale del valore di 23 milioni che prevede una player option per l’ultimo anno. Hawes è reduce da una stagione positiva, a metà tra Philadelphia e Cleveland, in cui ha fatto registrare 13.2 punti e 8.3 rimbalzi di media, tirando con il 45% dall’arco con la franchigia dell’Ohio, diventando quindi molto appetibile sul mercato. Non si esclude la possibilità di una sign-and-trade, che consentirebbe ai Clippers di conservare la mid-level exception e una certa flessibilità salariale. Proprio come i Toronto Raptors, che spediscono ai Jazz il cecchino Steve Novak assieme ai suoi due anni di contratto, pari a 7.2 milioni, e a una futura seconda scelta, in cambio di Diante Garrett, che verrà tagliato. Sarà ancora in verde il futuro di Avery Bradley, 14.9 punti di media nell’ultima stagione, che ha raggiunto con i Celtics un accordo quadriennale da 32 milioni garantiti, che non prevede né teamplayer option. Oltre a Shayne Wittington, i Pacers portano ad Indianapolis C.J.Miles, 18 milioni in quattro anni, reduce da un biennio con i Cavaliers, e l’ala croata Damjan Rudez, accordo triennale, che ha disputato l’ultima stagione con il Saragozza. San Antonio ha invece raggiunto un accordo biennale parzialmente garantito con Bryce Cotton, play in uscita da Providence, eletto miglior giocatore del Big East Tournament (vinto dai Friars), che ha fatto registrare nel suo ultimo anno al college 21.8 punti e 5.9 assist di media.

 


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