Trevor Ariza è sempre più un determinante nella serie contro i Bulls (Ned Dishman/Getty Images)

Trevor Ariza è sempre più un determinante nella serie contro i Bulls (Ned Dishman/Getty Images)

Non si fanno nuovamente sorprendere i Wizards davanti al proprio pubblico e vincendo gara 4 impediscono ai Bulls di riaprire completamente la serie dopo che la squadra di Thibodeau aveva sorpreso tutti con uno scatto d’orgoglio in gara 3. I capitolini ora proveranno a chiudere definitivamente i conti in Illinois, ma comunque avranno anche l’eventuale gara 6 al Verizon Center per poter passare il turno. I Bulls si trovano insomma sull’orlo del baratro. Situazione differente nella serie tra Nets e Raptors, in cui questi ultimi sono riusciti a riconquistare il fattore campo perso in gara 1 e, anche se mostrando ancora una volta un gioco privo di efficacia e spettacolarità, ora guardano con più ottimismo al prosieguo di una serie che comunque si preannuncia ancora molto combattuta e che rischia seriamente di concludersi solo con una gara 7.

UPS

Trevor Ariza. Probabilmente molti si erano dimenticati di quanto fu importante questo giocatore nella conquista dell’anello dei Lakers nel 2009 ed ora in questa serie contro Chicago sta mostrando nuovamente quale può essere il suo effettivo contributo ai Playoffs. Rispetto alla Regular Season ha elevato il suo rendimento da 14.4 punti a 18, migliorando al tiro da tre (48.1% contro il 40.7%) e al tiro totale (51% contro il 45.6%). Come se non bastasse, l’ala ex Rockets prende 8.5 rimbalzi contro i 6.2 della stagione regolare e distribuisce 2.8 assist contro 2.5.

Le difese di Toronto e Brooklyn. Forse non sarà la serie più spettacolare di questo primo turno, ma finora s’è dimostrata certamente come una delle più equilibrate e il motivo è l’alta intensità difensiva che le due squadre sono capaci di mettere in campo. Soprattutto sorprende la capacità dei canadesi di tenere a freno le tante bocche da fuoco che offensivamente possono schierare i Nets.

Taj Gibson. L’unica reale nota lieta di questa serie finora per Chicago è stata la netta esplosione di Gibson, sottolineata dall’ultima gara in cui ha messo a segno 32 punti in altrettanti minuti con 13/16 dal campo e 7 rimbalzi. Probabilmente l’ultima possibilità per coach Thibodeau per riacciuffare la serie sarebbe quella di accantonare definitivamente il dannoso Boozer per puntare una volta per tutte su Gibson.

DOWNS

Cifre imbarazzanti quelle di Ross in queste sue prime partite di Playoffs (Tom Szczerbowski-USA TODAY Sports)

Cifre imbarazzanti quelle di Ross in queste sue prime partite di Playoffs (Tom Szczerbowski-USA TODAY Sports)

I Bulls e il tiro da tre punti. Uno dei punti di forza dei Bulls di Thibodeau è sempre stata la capacità di vincere le partite dietro, costringendo gli avversari a giocare male. Contro Washington però Chicago ha espresso una grossa difficoltà nel difendere sul tiro da tre punti. Nella serie i Wizards stanno tirando con il 40.3% da tre punti e l’unica partita in cui i Bulls sono riusciti a vincere è stata gara 3 in cui hanno tirato meglio dei capitolini con 12/24. Logico che Thibodeau non possa contare su una sfida al tiro dalla lunga distanza per vincere le partite.

Williams-Livington, troppe palle perse: se la squadra tira con il 20% da tre e il 41.2% totale è normale che bisognerà limitare il numero di palloni persi, ed invece la coppia di playmaker di Brooklyn ha collezionato 5 palle perse a testa, contribuendo così ancora di più alle difficoltà offensive di squadra.

Terence Ross: il secondo anno di Toronto sembra essere sempre più fuori da questa serie. Coach Casey continua a provarlo in quintetto, salvo poi affidarsi al più efficace Vasquez. Al momento sta segnando la miseria di 2.5 punti di media con un pietoso 15.8% dal campo. Una sua rinascita darebbe un bel vantaggio nella serie ai canadesi.