(Photo by Mike Ehrmann/Getty Images)

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Nonostante tutto Indiana può dirsi soddisfatta. I ragazzi di Frank Vogel tornano a casa con una sconfitta e una vittoria, grazie alla quale hanno ristabilito il fattore campo. Anche in gara 4 le difficoltà dei Pacers sono emerse in maniera prepotente, ma la “W” finale basta per riportare un po’ di serenità. Nell’ennesima gara difficile per Roy Hibbert, sempre più a disagio contro i versatili lunghi di Atlanta, Paul George ha fatto la differenza, soprattutto dietro la riga dei 3 punti. Atlanta invece spreca un’occasione grandissima e dovrà dimenticare in fretta per dare tutto in gara 5.

Tutto molto più semplice nell’altra gara della notte dove Miami, di fronte a Micheal Jordan, ha ottenuto il terzo punto nella serie contro i Bobcats. Nessuno ha mai rimontato dal 3-0 e ci sentiamo di dire che non sarà questo il primo caso. Gli Heat dominano in difesa e in gara 3 hanno tirato benissimo da 3 punti (9/18) mentre Charlotte, con un Jefferson a mezzo servizio, fatica a costruire gioco. Le accelerazioni di Walker non bastano e se dalla panchina l’unico rincalzo in serata è Douglas-Roberts la vittoria diventa un miraggio per la squadra della Carolina.

UPS

David West. Dopo aver faticato tantissimo nei primi due episodi della serie, in trasferta ha dato il meglio di se. Dopo una buona gara 3 in gara 4 l’ala grande si è ripetuta. Per lui alla fine ci sono 18 punti, 5 rimbalzi, 3 recuperi e 2 stoppate. Non è un caso se con +13 è il migliore dei suoi per quanto riguarda il plus/minus.

LeBron James. 30 punti, 10 rimbalzi e 6 assist. Bastano le cifre per descrivere la sua partita, a Charlotte, dove ha letteralmente dominato sui due lati del campo. In una serata in cui molti dei suoi compagni sono stati dei puri gregari, James ha messo in mostra tutto il suo talento, regalando la “W” a Miami.

DOWNS

Gerald Henderson. Solo 21 minuti in campo, poi tanta panchina a guardare Chris Douglas-Roberts giocare molto meglio di lui. Davanti al suo pubblico, non ha affatto brillato e anzi è stato protagonista di una prova piuttosto incolore. Per lui 6 punti, 2 rimbalzi e 1 assist con un misero 2/6 dal campo, per non parlare poi del duello diretto con Dwyane Wade, straperso.

Mike Scott. Una delle note più dolci nella stagione degli Hawks, in gara 4 stato più che altro un problema per la sua squadra. Uscito, come sempre, dalla panchina, Scott ha sparato a salve per tutta la partita: il suo 4/15 al tiro pesa tantissimo in una gara decisa da 3 soli punti di scarto.


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