Nenè si congratula con Beal per l'ottima gara 2 giocata. Ora solo i Wizards possono perdere questa serie (David Manning-USA TODAY Sports)

Nenè si congratula con Beal per l’ottima gara 2 giocata. Ora solo i Wizards possono perdere questa serie (David Manning-USA TODAY Sports)

Le partite di questa notte hanno (parzialmente) riequilibrato le serie di Indiana e Toronto (che comunque ora dovranno andare a vincere lontano da casa), ma hanno anche affossato le speranze dei Chicago Bulls di ripetere un miracolo come quello dello scorso anno. Sotto 2-0 con due partite da affrontare nella capitale infatti le possibilità di passare il turno per gli uomini di coach Thibodeau sono ora un piccolo lumicino. La gloriosa difesa issata dai Bulls infatti non sembra poter bastare contro dei Wizards che con un perfetto mix di esperienza e gioventù venivano forse un po’ troppo sottovalutati alla vigilia di questi playoffs. Pacers e Toronto hanno invece evitato semplicemente il disastro vincendo gara 2, ma sono tutt’altro che uscite fuori dal brutto momento. I Raptors visti stanotte, nonostante la vittoria, non sono parsi un gruppo capace di superare per ben quattro volte l’esperienza infinita del roster di Brooklyn, mentre Indiana deve convivere con dei problemi interni che probabilmente vanno avanti già da qualche settimana a questa parte: prima di gara 2 infatti è uscita la notizia che Stephenson e Turner avrebbero avuto un battibecco (non sarebbe la prima volta della stagione in cui Stephenson ha problemi comportamentali con altri compagni di squadra); inoltre coach Vogel è sotto stretta osservazione in questi playoffs, al fine di capire se il prossimo anno potrebbe essere ancora lui a guidare la panchina dei Pacers.

UPS

Bradley Beal: da un secondo anno alle sue prime partite in post season non ci si dovrebbe mai aspettare troppo (si veda quello che sta combinando Ross nella serie contro i Nets), ma, dopo una gara 1 solo discreta, il prodotto di Florida ha nettamente dominato gara 2, prendendosi responsabilità insolite per uno dalla sua scarsa esperienza. Se ai veterani Washington riuscirà ad aggiungere un apporto sostanzioso dai suoi giovani, allora i playoffs potrebbero essere veramente lunghi.

Valanciunas-Johnson: la coppia di lunghi di Toronto è stata per tre quarti di partita l’unico appiglio ai pessimi giochi offensivi dei canadesi oltre che il principale motivo per il quale Brooklyn non è mai riuscita a prendere un consistente vantaggio. Nell’ultimo quarto poi (per fortuna dei tifosi Raptors) si sono svegliati anche Lowry e DeRozan, ma senza i 31 punti e 23 rimbalzi collezionati dai due lunghi titolari sarebbe stato tutto inutile.

Il terzo quarto di Indiana: in quello che probabilmente era il momento più critico della stagione, con Atlanta in vantaggio per tutto il primo tempo e che credeva seriamente in un incredibile 2-0 in trasferta per cominciare la serie, i Pacers sono riusciti a piazzare un 31-13 di parziale nel terzo periodo, scacciando (almeno momentaneamente) i fantasmi dalla propria testa. Certo, non è nulla di cui esaltarsi, ma chissà che da questa terza frazione non possa essere svoltata la stagione della franchigia di Indianapolis.

Carlos Boozer sta vivendo probabilmente uno dei momenti più difficili in carriera (Photo by Gary Dineen/NBAE via Getty Images)

Carlos Boozer sta vivendo probabilmente uno dei momenti più difficili in carriera (Photo by Gary Dineen/NBAE via Getty Images)

DOWNS

Carlos Boozer: per una squadra come Chicago che obiettivamente fatica a trovare uomini capaci di fare canestro con continuità le capacità offensiva dell’ex Utah servirebbero non poco, ma l’ala grande, ancor più che in gara 1, stecca completamente la partita, convincendo coach Thibodeau a provare altro.

Toronto, che fatica in attacco: nonostante la vittoria, anche in gara 2 sono emersi diversi problemi nella manovra offensiva dei Raptors, che più di una volta sono stati costretti alle azioni personali, e molte altre volte hanno trovato la via del canestro solamente sulle palle vaganti. In due gare l’attacco di coach Casey ha collezionato 37 palle perse e tirato con 10/39 da tre (25,6%). Con queste cifre sarà ben difficile espugnare il campo dei Nets.

Brooklyn, il tiro da tre non va: se le percentuali dal perimetro di Toronto di certo non entusiasmano, c’è da dire che quelle di Brooklyn sono ancora peggio. Il pessimo 4/24 con cui s’era chiusa gara 1 è stato solo parzialmente migliorato in gara 2 con un comunque indecente 7/24 (la differenza l’ha fatta il 3/6 di Teletovic). Johnson sta tirando con 1/5, Williams con 4/12 e Pierce addirittura con un 2/11. La serie è ancora indirizzata verso la Grande Mela, ma questo aspetto del gioco sarà assai da migliorare per gli uomini di coach Kidd.