Oklahoma City Thuder @ San Antonio Spurs

Parker ha dominato gara 2

LA PARTITA – Gara 2 ha visto Spurs e Thunder esprimersi al loro meglio per larghi tratti della contesa. A fare la differenza è stata l’esperienza dei campioni nero-argento nei momenti finali, dopo che gli ospiti erano incredibilmente riusciti a risalire da -22 a – 6. L’uomo della partita è senza dubbio Tony Parker, capace di mandare a referto 34 punti e 8 assist con 16/21 al tiro. Al di la delle statistiche, il numero 9 ha dato l’impressione di poter dominare la gara anche in maniera diversa da gara 1, quando aveva battuto ripetutamente Westbrook in penetrazione, dimostrandosi molto affidabile anche nei tiri dalla media distanza a cui l’hanno costretto gli adattamenti preparati dai Thunder. Parker ha tenuto in mano per lunghi tratti i ritmi della gara, sfruttando in particolar modo i tiri forzati e mal costruiti da Oklahoma City, specialmente nel primo tempo e all’inizio del secondo, per lanciare quell’attacco in transizione che ha fruttano agli Spurs 27 assist e il + 22 del terzo periodo. Non hanno ripetuto i numeri messi insieme in gara 1, ma un contributo fondamentale alla vittoria di San Antonio è arrivato anche da Tim Duncan e Manu Ginobili. Il primo (11 punti, 12 rimbalzi e 6 assist), ha mostrato un eccellente stato di forma, come in tutti questi playoff, riuscendo a far sentire la propria presenza dentro l’area difensiva e costringendo gli avversari in penetrazione ad alterare un gran numero di tiri. L’argentino (20 punti in 25 minuti) è stato ancor più efficace di gara 1 nel rapporto tra minuti giocati e punti realizzati. A queste prestazioni Oklahoma City ha risposto con il fantastico trio Durant-Harden-Westbrook, che ha realizzato complessivamente ottantotto punti. I tre, però, hanno subito il ritmo della gara degli Spurs nel primo tempo, riuscendo a colpire gli avversari con le loro armi principiali, gli uno contro uno e la stessa transizione, solo durante la rimonta a cavallo tra terzo e quarto periodo. Proprio il numero 13 è la nota più positiva per coach Brooks. Suoi, infatti, sono nove dei punti del break di 19-6 che hanno riportato in gara Oklahoma City nel finale. Sebbene abbiano tenuto a rimbalzo (41-40 il conto per gli Spurs), i Thunder hanno avuto ancora poco dai suoi uomini sotto canestro: Ibaka ha chiuso con 8 punti e 3/11 dal campo, Perkins con 3 punti e 1/5. In questo senso, comunque, alle statistiche va aggiunto anche il senso di inferiorità nella condizione fisica mostrata dai due in modo particolare contro Duncan e che ha trovato la sua massima espressione nella schiacciata del numero 21 davanti al 9 avversario. Un’inferiorità fisica  mai verificatosi prima nella stagione dei Thunder, che stride ancora di più con la freschezza  messa in campo anche da Leonard (18 e 10 rimbalzi) e che rischia di essere uno dei fattori che deciderà la serie.

Per Ibaka una serie difficile

LA SERIE – Al momento recuperare uno svantaggio di 2-0 contro questi Spurs sembra un’impresa ardua anche per i giovani Thunder. Dal quarto periodo di gara 1, infatti, i nero-argento sembrano aver preso in mano in maniera indiscutibile la serie, come dimostra il fatto che Durant e compagni non hanno mai messo la testa avanti in gara 2. Il pronostico della vigilia di chi si aspettava una serie lunga  difficilmente verrà smentito, ma in questo senso sarà fondamentale gara 3. Oklahoma City, infatti, grazie anche al supporto del caldo pubblico di casa, dovrà porre un freno alle transizione avversarie, che sono state il vero punto di svolta dei primi due episodi della serie. L’obiettivo potrà essere raggiunto a partire da uno sviluppo del gioco diverso nell’altra metà campo. La testardaggine dei penetratori di coach Brooks, infatti, fino ad ora ha portato a molti tiri ampiamente sbagliati o comunque forzatissimi che hanno esposto Westbrook e compagni al contropiede dei texani. Occorrerà, quindi, un miglior movimento della palla per provare a mettere in crisi l’intensissima difesa di San Antonio. Ovviamente coach Popovich sa che anche una sola vittoria a Oklahoma City sarebbe fondamentale per ipotecare il ritorno dei suoi alle Finals e visto l’esito dei primi due episodi della serie dovrà “soltanto” chiedere ai suoi quello che si è visto nell’ultima gara e mezzo in Texas.