San Antonio Spurs @ Oklahoma City Thunder

Durant può esultare

LA PARTITA – Casa dolce casa. I Thunder, tornati davanti al loro pubblico, hanno espresso quanto di meglio prevede il loro repertorio, sfoderando una prestazione che non ha lasciato scampo a degli Spurs che hanno lasciato tutta l’energia mostrata nei primi due episodi della serie in Texas. Il simbolo della rinascita di Oklahoma City è l’ex Biella Thabo Sefolosha, capace di mettere insieme non solo numeri impressionanti per le sue medie stagionali (19 punti, 6 rimbalzi e 6 recuperi), ma riuscendo anche a compiere quella che nelle prime due gare sembrava una missione impossibile, ovvero fermare Tony Parker e Manu Ginobili. Il francese è stato limitato a 16 punti, il doppio del fatturato prodotto dall’ex di Bologna. Coach Brooks ha potuto contare su un’ottima prestazione di squadra, con cinque uomini in doppia cifra, che ha permesso a Durant di potersi permettere una prestazione “normale” (22 punti con 8/17 al tiro). Le altre due chiavi di un successo mai in discussione per i padroni di casa sono quelle che erano mancate sul campo dei nero-argento, ovvero Russell Westbrook e Serge Ibaka. Il numero 0 ha finalmente preso in mano i ritmi della contesa fin dall’inizio, giocando non solo per se ma anche e soprattutto per la squadra come dimostrano i 10 punti, 9 assist, 7 rimbalzi, 4 recuperi e 2 stoppate. Il numero 9 (14 punti, 3 stoppate e 2 recuperi), invece, ha preso possesso dell’area sia in attacco che in difesa, riuscendo a porre un freno allo strapotere di uno spento Duncan (11 punti). La prova del giocatore di origine africana ha permesso a Oklahoma City di portare a suo favore anche un’altra statistica molto significativa, quella dei punti in area, che sono stati 44 contro i 24 degli avversari. Alla serata storta degli Spurs, già sotto di tredici all’intervallo e che mai hanno dato l’impressione di poter andare sul 3-0, hanno contribuito anche le 21 palle perse e le disastrose prove dei giovani e, fino a gara 2, sorprendenti Green e Leonard, che hanno mandato a referto complessivamente 5 punti con 2/6 dal campo.

Per Parker la vita è più difficile a OKC

LA SERIE – Dopo una gara 3 a senso unico è naturale aspettarsi ora una reazione da parte degli uomini di coach Popovich, che difficilmente falliscono due appuntamenti importanti di fila. Proprio per questo appare improbabile aspettarsi per gara 4 un monologo dei Thunder, che hanno comunque dimostrato di sapere come bloccare le bocche da fuoco avversarie. Nello stesso tempo sarà difficile aspettarsi una prova simile, almeno in attacco, da parte di Sefolosha. La metà campo offensiva, comunque, resta il problema minore per una squadra che ha dato venti punti di distacco agli Spurs, che provenivano da altrettante vittorie consecutive, con Durant e Westbrook che hanno viaggiato molto sotto le loro medie nei playoff in gara 3. Quel che appare chiaro è che la gara in programma tra poche ore, soprattutto in caso di un’affermazione di San Antonio, assumerebbe i contorni della partita decisiva. Una contesa dove intensità e controllo del ritmo saranno ancora le parole chiave. Senza dimenticare come per i Thunder la Chesapeake Energy Arena si sta dimostrando davvero una casa dolce casa.