LeBron James, semplicemente inarrestabile (Foto: cleveland.com)

LeBron James, semplicemente inarrestabile (Foto: cleveland.com)

Non c’era bisogno di dimostrarlo, ma gara 5 tra Bulls e Cavs ha confermato una volta di più quanto sia equilibrata questa serie. Ci sono voluti un sontuoso LeBron James da una parte e un Derrick Rose tanto volenteroso quanto poco efficace dall’altra per decidere il risultato di una sfida che, con Cleveland ben avviata verso una vittoria ormai certa, ha visto la rimonta dei Bulls propiziata e poi arrestata anzitempo da un errore da tre di Jimmy Butler. Chicago parte bene, concedendo a Cleveland solo 6 punti nei primi 6 minuti; poi però i Cavs ingranano, con Shumpert e Smith a colpire con regolarità dalla media e da fuori, mentre i Bulls si spengono, anche in difesa, dove concedono a James, Irving e Smith penetrazioni che di certo non fanno parte del pedigree di coach Thibodeau. I Cavs vanno così all’intervallo sul +10, Chicago apre il terzo quarto con un 8-0, ma Cleveland ormai è in partita e tocca il +12 alla fine del periodo prima della tripla da metà campo di Mirotic. Quando JR Smith a 9 minuti e mezzo dal termine infila la tripla del +17 sembra che i giochi siano ormai chiusi; e invece no: Chicago rientra con Mirotic, Dunleavy e Butler, che con due triple di fila riporta i suoi a -2 con 78 secondi sul cronometro, sbagliando però la successiva per il sorpasso dopo che Rose si era visto stoppare un contropiede da James.
Eliminazione scampata, almeno per il momento, per gli Houston Rockets, che contro i Clippers controllano la gara sostanzialmente dall’inizio alla fine, iniziando con parecchi palloni in area per Howard e allungando con un 20-2 a cavallo tra secondo e terzo quarto per il +20. Blake Griffin prova una timida reazione nel terzo quarto, ma il divario rimarrà sempre in doppia cifra fino alla sirena finale.

Chicago Bulls @ Cleveland Cavaliers 101-106 (2-3)
Los Angeles Clippers @ Houston Rockets 103-124 (3-2)

Ottima partita da 20 punti e 15 rimbalzi per Dwight Howard (Foto: vk.com)

Ottima partita da 20 punti e 15 rimbalzi per Dwight Howard (Foto: vk.com)

MVP. Non può che essere LeBron James, che gioca una partita ai limiti dell’onnipotenza cestistica chiudendo con 38 punti, frutto di un ottimo 14/24 al tiro, più 12 rimbalzi, 6 assist, 3 recuperi, 3 stoppate e nemmeno una palla persa. Merita almeno una citazione, però, anche la tripla doppia di James Harden, che guida i Rockets alla vittoria con 26 punti, 11 rimbalzi e 10 assist.

LVP. Ai Clippers è mancato soprattutto l’impatto dalla panchina di Crawford e Rivers, che in coppia stavolta mettono solo 13 punti con un pessimo 5/21 dal campo.

Losing Effort. Jimmy Butler, oltre a giocare una splendida partita da 29 punti e 9 rimbalzi, è anche l’artefice della rimonta dei Bulls nei minuti finali; rimonta che, purtroppo per lui, si ferma sul -2 proprio a causa di un suo errore da tre.

The Unexpected. Kyrie Irving non può certamente essere considerato una sorpresa, ma lo diventa se mette 25 punti con 5 assist e 9/16 al tiro nelle sue cattive condizioni fisiche. In gara 4 ha praticamente giocato solo di sponda (e nemmeno avrebbe dovuto scendere in campo); per gara 5 ci si aspettava una prestazione simile, e invece ha dato man forte a James per andare avanti nella serie.

Stat of the Night. I Cavs si guadagnano un prezioso match-ball per chiudere la serie a Chicago, e lo fanno andando a segno quasi esclusivamente con i propri esterni. Se consideriamo LeBron James un’ala piccola, ruolo in cui in effetti inizia le partite, Cleveland ha segnato solo 13 punti su 106 con i lunghi (12 di Thompson e solo 1 di Mozgov), costruendo la sua vittoria su tiri da fuori e incursioni di irving, Shumpert e JR Smith, oltre che, ovviamente, a quelle di James.