A tre giorni di distanza dal nostro ultimo appuntamento con i playoffs nella Eastern Conference molto è cambiato, una serie si è chiusa, un’altra rischia di avere un clamoroso upset, vediamo tutto nel dettaglio.

(3) MIAMI HEAT – CHARLOTTE HORNETS (6): 2-3

Partiamo dagli Charlotte Hornets, che dopo aver sfruttato al meglio il fattore campo nelle gare 3 e 4, quinto episodio della serie hanno messo a segno il colpaccio, sbancando il palazzetto dei Miami Heat al termine di una partita combattutissima, che ha visto trionfare la mano calda di Charlotte (12/24 da 3 punti) sul talento individuale degli Heat. Nella serata complicata di Kemba Walker e Jeremy Lin, eroi dei due precedenti episodi, a spiccare è stato un Marvin Williams che non ti aspetti, con 17 punti e 8 rimbalzi con 7/10 dal campo. Il canestro che ha risolto la partita, però, è quello di Courtney Lee, che fino a quel momento era reduce da un pessimo 1/8 dal campo.

Miami invece, paga la serata sorta della panchina, che ha prodotto solamente 13 punti, ma anche un bruttissimo 5/18 dall’arco dei tre punti. Non basta quindi un Dwyane Wade, da 25 punti con 11/19 dal campo. Proprio “Flash” è poi protagonista sull’azione che decide la partita quando gli arbitri decidono di non fischiare fallo sulla sua penetrazione in area, a meno di cinque secondi dalla fine. Un’azione che potrebbe decidere il risultato di una serie e che coach Spoelstra ha commentato così’: “Non ho bisogno di riguardare la giocata, so che era fallo”. Chiudiamo con una curiosità, per la prima volta nella sua storia gli Charlotte Hornets sono in vantaggio dopo 5 partite in una serie al meglio delle 7.

(4) ATLANTA HAWKS – (5) BOSTON CELTICS: 4-2

Dopo aver riaperto clamorosamente la serie contro Atlanta, con due vittorie consecutive in casa, Boston si è sciolta come neve al sole, regalando il passaggio del turno agli Atlanta Hawks, che adesso se la vedranno contro i Cleveland Cavs. Gara 5 è finita con 27 punti di scarto tra le due squadre, ma la partita e la serie sono cambiate nel secondo quarto quando gli Hawks hanno firmato un parziale di 28-8, frutto di 12 canestri consecutivi, che ha cambiato tutto. Da quel momento in poi i ragazzi di coach Budenholzer non si sono più guardati indietro e hanno conquistato entrambe le partite senza troppe difficoltà. Troppo più lunga la panchina di Atlanta, da cui si alzavano elementi importanti come Mike Scott e Dennis Schroder. Dall’altra parte invece il solo Marcus Smart è stato in grado di incidere sulla serie.

Impossibile poi non parlare dell’importanza, su entrambi i lati del campo, di Al Horford e Paul Millsap, che dopo una serata difficile al tiro in gara 5, sono stati decisivi in gara 6. A trionfare, però è soprattutto la gestione di squadra della palla, da parte di Atlanta,  che non a caso ha chiuso con 30 e 26 assist di squadra le gare 5 e 6. Per Boston, vista la situazione salariale e l’età media della squadra le occasioni non mancheranno, mentre gli Hawks proveranno a battere Lebron James e compagni, ma la caviglia di Teague (uscito malconcio da gara 6) preoccupa.


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