Steph Curry, due volte MVP NBA e leader dei Golden State Warriors

Steph Curry, due volte MVP NBA e leader dei Golden State Warriors (getty images)

(1) Golden State Warriors – (3) Oklahoma City Thunder 4-3

Dopo aver sudato freddo i Golden State Warriors compiono la loro missione e chiudono, come da pronostici della vigilia, la serie contro gli Oklahoma City Thunder e volano alla seconda finale NBA in altrettante stagioni. Ma questa è solo la fine della storia, una storia fatta di sorprese e controribaltoni, una serie che si è chiusa nella notte dopo 48 minuti di puro spettacolo. A chi lo accusava di non essere poi così decisivo e di essere stato troppo spesso in ombra nel corso della serie, Stephen Curry ha risposto con una gara 7 praticamente perfetta. Dopo un buon primo tempo, il fenomeno dei Warriors si è scaldato nella ripresa, quando Golden State ha preso il largo, con un parziale devastante di 12 a 29 nel terzo periodo. Per l’MVP alla fine ci sono 36 punti, 5 rimbalzi e 8 assist con 7/12 da 3 punti e i numeri spiegano solo in parte il dominio che ha esercitato sugli avversari nei momenti chiave del match e soprattutto non dicono nulla degli ultimi sei punti del match, quelli che hanno chiuso ogni discorso a un minuto dalla fine. I numeri ci dicono poco anche della partita, difensivamente perfetta, di Andre Iguodala che, promosso in quintetto, ha risposto con una prestazione quasi fenomenale e non è un caso che il più utilizzato da coach Kerr, per oltre 43 minuti, sia stato proprio lui. Che dire, infine di Klay Thompson? Dopo la scarica di gara 6 ha iniziato gara 7 con uno 0/7 che avrebbe abbattuto chiunque, ma non lui che alla fine ha chiuso con 21 punti e un ottimo 6/11 da 3 punti.

Kevin Durant, stella degli Oklahoma City Thunder

Kevin Durant, stella degli Oklahoma City Thunder (getty images)

Tanti, tantissimi rimpianti per l’altra metà del cielo: gli Oklahoma City Thunder. Dopo aver sfiorato il miracolo in gara 5 e soprattutto in gara 6 i ragazzi di Billy Donovan ci sono andati vicinissimi per la terza volta in gara 7 quando, nel corso del primo tempo, hanno avuto anche un vantaggio in doppia cifra. Russell Westbrook è apparso stanco e meno efficace del solito (19 punti, 7 rimbalzi e 13 assist), mentre Kevin Durant ha giocato una partita offensivamente perfetta (27 punti, 7 rimbalzi e 7 assist con 10/19 dal campo), macchiata solamente da un passaggio a vuoto nel terzo quarto, lo stesso avuto da tutta la squadra. A tradire, però, sono stati gli altri. Roberson, gigante in difesa, ha chiuso con un misero 2/11 dal campo, Waiters con un pessimo 0/5 da 3 punti e Steven Adams, nonostante i 9 rimbalzi (di cui ben cinque offensivi) ha tirato con un brutto 4/11 dal campo per 9 punti complessivi. In generale il 38.4% complessivo da campo pesa, ma ancora di più pesa il 7/27 da 3 punti complessivo. Adesso si profila un’estate di scelte, per OKC e per Kevin Durant e non è da escludere che quella di ieri sera sia stata l’ultima partita giocata da KD con la maglia di Oklahoma.


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