Klay Thompson ha stabilito il record di triple messe a segno in una gara di NBA Playoffs (Foto: extras.mnginteractive.com)

Klay Thompson ha stabilito il record di triple messe a segno in una gara di NBA Playoffs (Foto: extras.mnginteractive.com)

(1) Golden State Warriors – (3) Oklahoma City Thunder 3-3, gara-7 tra lunedì e martedì alle 3.00 italiane.

Una gara-6 bellissima, appassionante e giocata a ritmi costantemente elevati. Golden State si dimentica di avere le spalle al muro e vince, dopo aver quasi toccato il fondo sul -13, l’incontro più importante della sua stagione per portare la serie alla settima partita. Decisivo il quarto periodo da 33-18 dei Warriors con Curry (29 punti, 10 rimbalzi, 9 assist e il tiro che ha messo KO gli avversari) e Thompson (41 punti con 11 triple, record di sempre per canestri dall’arco nei Playoffs) che sono saliti prepotentemente in cattedra per regalare ai campioni in carica un trionfo per certi versi inaspettato sul parquet nemico, specialmente a causa dei risultati di gara-3 e gara-4. Da non dimenticare la straordinaria difesa di Iguodala (8 punti, 7 rimbalzi e 3 rubate), capace di oscurare per diverse azioni un impreciso Durant (10-31 per 29 punti) e di recuperare un pallone importantissimo ai danni di Westbrook (28 punti, 9 rimbalzi e 11 assist).

Dopo un primo quarto da 23-20 per i padroni di casa, il match prende una piega favorevole a OKC nella seconda frazione. Kanter e Durant portano avanti un parziale di 6-0 per il 29-20, la difesa dei Thunder in transizione è perfetta, l’energia del quintetto scelto da coach Donovan è straripante e l’attacco dei californiani non può nulla. Le palle perse degli ospiti salgono a quota 8 e Adams (che schiacciata in faccia a Green!) e Durant, quindi, ne approfittano presto per siglare un nuovo break di 6-0 per il +13. Nel finale del periodo fa la voce grossa Thompson con tre triple ravvicinate, Curry lo imita e i ragazzi di coach Kerr limitano i danni sul 48-53 all’intervallo. La mano di Thompson rimane calda anche nella ripresa: una tripla, sfondamento di Roberson e un’altra tripla per l’incredibile sorpasso Warriors dopo 1 minuto; Curry (12 nel terzo quarto), intanto, entra in ritmo ma Oklahoma City è superiore a rimbalzo e riesce a riconquistare terreno per affrontare l’ultimo atto più in tranquillità (83-75). Il quarto periodo è da film hollywoodiano. Thompson è leggendario e reagisce ad ogni colpo dei Thunder con due triple in apertura e un’altra “bomba” (la decima della sua serata), praticamente da metà campo, a 5 minuti dalla sirena dopo il guizzo di Durant. A questo punto Curry si fa sentire con due canestri dall’arco che pareggiano i conti sul 99-99, Iguodala risponde a Robertson e Thompson fa centro dalla lunga distanza per il 104-101 Warriors a 90 secondi dalla fine. I padroni di casa, nelle ultime azioni, perdono due sanguinosi palloni mostrando quella mancanza di lucidità che spesso si è vista in Regular Season. Con 14 secondi circa sul cronometro ci pensa Curry a battere Ibaka in penetrazione per il colpo della vittoria (+5), poi Westbrook perde palla sulla rimessa ed è “game set and match” (108-101 il punteggio): si va a gara-7.

Coach Kerr in conferenza stampa (Foto: i.ytimg.com)

Coach Kerr in conferenza stampa (Foto: i.ytimg.com)

“Thompson ha segnato canestri che raramente mi è capitato di vedere nella mia carriera. La nostra difesa è stata di ottimo livello, abbiamo fatto fatica a rimbalzo ma siamo stati sempre lì. Abbiamo il vantaggio del fattore campo e un piccolo vantaggio psicologico avendo vinto due gare consecutive. Ma questo non garantisce nulla e dovremo lottare come dei pazzi. Siamo contenti di tornare a giocare davanti al nostro pubblico”, dice coach Kerr dopo la partita.


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