Ci hanno provato gli Atlanta Hawks, ma la sconfitta a Cleveland al supplementare in una gara 3 in cui succede davvero di tutto compromette quasi sicuramente in modo irrimediabile la serie. Un LeBron James dall’ennesima tripla doppia è però colui che a inizio gara mette in partita gli avversari, iniziando con un tremendo 0/10 dal campo che permette agli Hawks di toccare anche il +9. Cleveland rientra però subito con Smith, Shumpert e Dellavedova, e quando nel secondo quarto anche King James si iscrive alla gara sembra che l’equilibrio sia destinato a durare poco.

Il momento del contatto tra Dellavedova e Horford (Foto: rock937online.com)

Il momento del contatto tra Dellavedova e Horford (Foto: rock937online.com)

Anche perché, a 34 secondi dall’intervallo, arriva il fattaccio che segnerà in modo indelebile partita e di conseguenza serie: lottando a rimbalzo, Dellavedova finisce sulle ginocchia di Horford, facendolo cadere e rischiare anche un infortunio serio; il giocatore degli Hawks, nella caduta, finisce a terra insieme all’avversario, con un gomito che arriva vicinissimo alla faccia dell’australiano. Gli arbitri non hanno dubbi e fischiano un Flagrant 2 al dominicano, con espulsione immediata; scelta eccessiva (la gomitata è in parte determinata dalla caduta, e di sicuro non violenta) e che compromette la serie degli Hawks, e soprattutto non si capisce, a questo punto, a cosa si debba il fallo tecnico fischiato a Dellavedova nello stesso frangente.
Fatto sta che Atlanta perde uno dei suoi uomini migliori fino a quel momento (14 punti con 7/10 dal campo in 19 minuti), e nella ripresa Cleveland prende il controllo della partita, toccando anche il +10 all’inizio del quarto periodo. La reazione d’orgoglio di Atlanta è guidata da Jeff Teague: con un break di 19-7 in 6 minuti gli Hawks tornano in vantaggio e toccano anche il +4, mentre nel finale Shumpert fa solo 1/2 dalla lunetta e Teague sbaglia la tripla della vittoria, mandando la gara all’overtime.
Negli ultimi 5 minuti per gli ospiti segna solo Teague, compresa la tripla che a 55 secondi dalla fine manda i suoi in vantaggio di 2 punti: risponde però 20 secondi dopo un tiro da tre di James, e poi, dopo l’errore in layup dello stesso Teague e la rimessa erroneamente assegnata a Cleveland dopo vari tocchi a rimbalzo, è ancora James a chiudere i conti in penetrazione, con Mack a sbagliare due triple tutto sommato ben costruite nei secondi finali.

Atlanta Hawks @ Cleveland Cavaliers 111-114 (0-3)

LeBron James ha dominato contro DeMarre Carroll (Foto: sportal.com.au)

LeBron James ha dominato contro DeMarre Carroll (Foto: sportal.com.au)

MVP. Può un giocatore che inizia la sua gara con dieci errori al tiro esserne l’MVP? Sì, se poi di tiri ne mette 14 su 27 e chiude con 37 punti, 18 rimbalzi e 13 assist (sì, avete letto bene), comprese le giocate decisive per chiudere la partita all’overtime. LeBron James sta letteralmente portando per mano i suoi in Finale.

LVP. Non daremmo a nessuno la palma di peggiore: senza Kyle Korver (infortunatosi in gara 2 dopo un contatto con lo steso Dellavedova), se gli Atlanta Hawks forzano la gara al supplementare è proprio perché tutti hanno dato il loro contributo. Verrebbe da dire che Horford poteva forse evitare di muovere troppo i gomiti durante la caduta, ma vedendo e rivedendo il replay la sensazione è che la sua espulsione sia più frutto di un’esagerazione arbitrale che sua.

Losing Effort. Ancora una volta è Jeff Teague a guidare i suoi, con 30 punti, 6 rimbalzi e 7 assist in 42 minuti sul parquet.

The Unexpected. Con Korver assente, Bazemore parte in quintetto, e Atlanta ha bisogno di trovare forze fresche dalla panchina; detto fatto: Shelvin Mack gioca 28 minuti di qualità, segnando 13 punti e aggiungendo 4 rimbalzi e 3 assist. Peccato per le due triple sbagliate negli ultimi secondi del supplementare.

Milestone. Oltre a far registrare la dodicesima tripla doppia nella sua carriera ai playoffs, LeBron James supera anche Karl Malone come sesto marcatore di tutti i tempi nella post-season (4.782 punti contro 4.761).