Kawhi Leonard non ha sbagliato gara 1 ed è stato decisivo per la vittoria dei suoi (Photo by Ronald Martinez/Getty Images)

Kawhi Leonard non ha sbagliato gara 1 ed è stato decisivo per la vittoria dei suoi (Photo by Ronald Martinez/Getty Images)

Il fattore campo viene rispettato anche nella prima gara delle Finali della Western Conference, dove i San Antonio Spurs hanno la meglio degli Oklahoma City Thunder grazie ad un attacco spaziale che li porta a segnare il 57.5% dei tiri presi dal campo (52.9% da tre). La squadra di coach Popovich produce diversi break grazie a cui riesce a liberarsi degli avversari: il primo è subito alla partenza, quando al settimo minuto è avanti 18-7; i Thunder però, grazie al miglior Fisher visto in questi Playoffs, fanno in fretta a riportarsi sotto appena di un punto. Dall’altra parte il primo tempo di Duncan è incredibile (21 punti già alla pausa lunga) e sul finire del secondo quarto i texani si sono portati avanti 65-51. Alla ripartenza Westbrook però sembra un altro giocatore e, coadiuvato da Durant, permette ai suoi di riportare il naso avanti sul 78-77. Sarà l’ultima volta che Oklahoma City riuscirà a prendere un vantaggio durante la partita: da quel momento San Antonio mette la freccia e non si gira più indietro, toccando anche le 23 lunghezze di margine.

Oklahoma City Thunder @ San Antonio Spurs 105-122 (serie 0-1)

I Thunder non sono riusciti a beneficiare della grande prova giocata da Derek Fisher (Lucy Nicholson/Reuters)

I Thunder non sono riusciti a beneficiare della grande prova giocata da Derek Fisher (Lucy Nicholson/Reuters)

MVP: come abbiamo già evidenziato sopra il primo tempo di Tim Duncan è stato divino, ma complessivamente durante tutto l’arco del match ha dominato sotto le plance (complice magari l’assenza di Ibaka). In appena 29 minuti di gioco è riuscito a segnare 27 punti con 11/19 al tiro, 7 rimbalzi e 3 assist.

LVP: senza Ibaka coach Brooks prova ad affidarsi in quintetto a Nick Collison che però delude, risultando assolutamente nullo nei poco più di 15 minuti di gioco che gli vengono concessi. Un desolante 0 nella casella dei punti (0/3 dal campo) a cui ha saputo aggiungere solamente 3 rimbalzi. Visto che il lungo congolese di passaporto spagnolo mancherà per tutta la serie, i Thunder avranno bisogno d’inventarsi qualcosa per sostituirlo.

On Fire: R. Westbrook (OKC, 25 pts, 5 reb, 7 ast), K. Leonard (SAS, 16 pts, 6 reb, 3 st), D. Green (SAS, 16 pts, 4/5 3PM-A), T. Parker (SAS, 14 pts, 12 ast), M. Ginobili (SAS, 18 pts, 7/12 FGM-A).

Losing Effort: i Thunder perdono, ma Kevin Durant dimostra ancora il perché sia stato eletto MVP della stagione, rimanendo per tutta la partita un punto fermo (forse l’unico) dell’attacco della propria squadra. Chiude con 28 punti (4/7 da tre), 9 rimbalzi e 5 assist. L’unica cosa da migliorare per il prosieguo della serie sono le 6 palle perse con cui ha finito la partita.

Stat of the Night: l’attacco degli Spurs in questa gara 1 è apparso davvero incredibile e ciò che la squadra di coach Popovich ha prodotto nel secondo quarto è il punto più alto dell’intera partita: 37 punti con 15/23 dal campo, 9 assist e appena 1 palla persa.

The Unexpected: finora in questi Playoffs s’era parlato più di lui per il suo futuro da coach (l’ultima voce lo vorrebbe sulla panchina dei Knicks), anche perché obiettivamente aveva faticato a produrre ciò che nelle annate passate gli veniva più facile. In questa gara 1 invece Derek Fisher ha trovato la sua prima doppia cifra nella post season (16 punti), grazie all’ottimo 4/6 da tre con cui ha concluso. Se dovesse confermarsi anche per il resto della serie i Thunder avrebbero trovato un bel valore aggiunto.