Kevin Durant (Oklahoma City Thunder) indiscusso MVP della notte con 41 punti in 47 minuti (Scott Halleran/Getty Images)

Kevin Durant (Oklahoma City Thunder) indiscusso MVP della notte con 41 punti in 47 minuti (Scott Halleran/Getty Images)

Sono state quattro le partite disputate in questa nottata di playoffs che, come al solito, ha regalato molte emozioni. Partita incredibile a Chicago, dove i Bulls recuperano uno svantaggio di 14 punti negli ultimi minuti del quarto periodo e che alla fine, dopo ben 3 overtime e quasi 4 ore, sconfiggono i Brooklyn Nets ipotecando sul 3-1 la serie. Potrebbe essere decisiva quindi gara 5 a Brooklyn lunedì ma sarà dura perchè soltanto tre squadre, al primo turno, hanno ribaltato un 3-1. È ad un passo dal mettere la parola fine alla serie anche Oklahoma City che soffre ma alla fine ha la meglio su Houston portandosi sul 3-0, grazie ad un Durant dominante che non fa rimpiangere l’assenza di Westbrook. Nelle altre partite della notte grande prova di squadra dei Memphis Grizzlies che battono senza troppe difficoltà i Clippers pareggiando la serie sul 2-2 e vittoria anche per gli Atlanta Hawks, che battono una spenta Indiana (solo 69 punti) e accorciano così le distanze nella serie che attualmente vede i Pacers avanti 2-1.

Ecco i risultati nel dettaglio:

Brooklyn Nets @ Chicago Bulls 134-142 3OT (serie 1-3)
Los Angeles Clippers @ Memphis Grizzlies 83-104 (serie 2-2)
Indiana Pacers @ Atlanta Hawks 69-90 (serie 2-1)
Oklahoma City Thunder @ Houston Rockets 104-101 (serie 3-0)

MVP: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder). Il numero 35 era chiamato alla prova del nove e non ha fallito. Senza Westbrook (out per tutta la stagione dopo l’infortunio al ginocchio in gara 2) che aveva la serie di presenze ininterrotte più lunga (439 playoff compresi), la prestazione dei Thunder sarebbe stata un’incognita. Oklahoma infatti soffre ma alla fine vince e Durant ne è l’implacabile trascinatore. 41 punti (17/30 dal campo 4/9 da 3 e 11/13 dalla linea della carità) in 47 minuti sul parquet più 14 rimbalzi e 4 assist. Domina tutte le statistiche dei suoi.

LVP: Jeremy Lin (Houston Rockets). Letteralmente scomparso. L’ex Knicks in questa postseason si sta rivelando l’anello debole dei Rockets. Anche stasera prestazione sottotono e minutaggio che scende sempre di più per il numero 7 dei texani che in 18 minuti raccoglie solamente 2 punti, frutto di un povero 1/6 dal campo,  1 assist e 1 palla persa.

Deron Williams (Brooklyn Nets) è il migliore degli sconfitti. 32 punti per lui che non bastano per avere la meglio su Chicago (AP Photo/Jim Prisching)

Deron Williams (Brooklyn Nets) è il migliore degli sconfitti. 32 punti per lui che non bastano per avere la meglio su Chicago (AP Photo/Jim Prisching)

On Fire: Nate Robinson (Chicago Bulls) ha conteso a Durant il titolo di MVP della notte fino all’ultimo. 34 punti (di cui 29 tra ultimo quarto e supplementari) in 28 minuti sul parquet riportando Chicago in partita, realizzando 12 punti consecutivi negli ultimi 3 minuti di gioco, trascinando  i suoi dal -14 fino al pareggio. In spolvero stanotte anche la coppia di Memphis Zach Randolph/Marc Gasol capace di mettere 24 punti ciascuno, Al Horford (Atlanta Hawks) con 26 punti e Serge Ibaka che da una mano a Durant con i suoi 17 punti.

Losing Effort: tra i perdenti di stanotte, grande prestazione di Deron Williams miglior realizzatore dei Brooklyn Nets con 32 punti che però non bastano ai suoi per avere la meglio dei Bulls. Si segnalano anche le prestazioni del duo Blake Griffin/Chris Paul che mettono in cascina 19 punti a testa nella sconfitta dei Clippers a Memphis, di David West (Indiana Pacers) 18 punti per lui e di James Harden (Houston Rockets) che ne mette 30.

Stat of the Night: I 142 punti messi a segno stanotte da Chicago rappresentano il record assoluto di franchigia di punti realizzati in una partita nei playoffs. Guardando in generale all’NBA quella di Chicago, a livello realizzativo, è la prestazione migliore da vent’anni a questa parte.