Jae Crowder a terra, colpito da JR Smith (Foto: sbnation.com)

Jae Crowder a terra, colpito da JR Smith (Foto: sbnation.com)

La domenica dei Playoffs si apre con lo sweep dei Cavs sui Celtics: un 4-0 che farebbe pensare a un dominio della squadra di LeBron James nella serie. In realtà, anche se nessuna partita è mai stata seriamente in discussione, Cleveland ha dovuto sudare sette camicie per ottenere ogni vittoria, e gara 4 non è stata da meno: da una parte è finita con un infortunato potenzialmente grave (Kevin Love, le cui condizioni verranno rivalutate nei prossimi giorni) e un paio di gomiti volanti, sempre con vittima Jae Crowder, uscito per un infortunio al ginocchio in occasione del secondo episodio, quello che ha portato all’espulsione (con probabile squalifica in arrivo) di JR Smith. Dall’altra parte, ovviamente, c’è anche stata una partita, che i Cavs hanno dominato nel primo tempo (57-36), ma che Boston è riuscita a rimettere in piedi nella ripresa, con energie nervose e tanta fisicità: tanto che, a 37 secondi dalla fine, Bradley infila i due liberi del -6, James sbaglia la rimessa disturbato (illegalmente ma non sanzionato) da Isaiah Thomas, e il nostro Gigi Datome sbaglia la tripla del potenziale -3.
Chris Paul e Blake Griffin guidano invece i Clippers al 2-2 contro gli Spurs: dopo la debacle in gara 3, la squadra di Rivers è più che mai determinata a tornare a Los Angeles sul pareggio e lo mostra fin dall’inizio. L’equilibrio dura per tre quarti di gioco, con le due squadre ad alternarsi in testa nel punteggio, ma poi a inizio quarto periodo i Clippers provano l’allungo con Griffin, Rivers e Crawford che confezionano un 12-4 che li porta a +13 a poco meno di 10 minuti dalla fine. San Antonio non molla, ma non riuscirà più a riavvicinarsi in modo davvero pericoloso.

Tanta soddisfazione a Washington per il passaggio del turno (Foto: philly.com)

Tanta soddisfazione a Washington per il passaggio del turno (Foto: philly.com)

Finisce anche la serie tra Wizards e Raptors, con i primi a infliggere la quarta sconfitta consecutiva a una Toronto quasi irriconoscibile in questa post-season. La partita non ha storia fin dal primo quarto: Lowry ancora una volta si deve sedere in panchina per problemi di falli già dopo 7 minuti, Washington domina l’area con Gortat e Nené e apre il campo con Beal. Risultato: +14 dopo i primi 12 minuti e gara in discesa fino alla fine. Toronto infatti scivola rapidamente a -20 già nella seconda frazione e il divario non farà che ampliarsi fino alla sirena finale.
Più interessante l’ultima gara della notte, quella che ha visto i Mavs negare lo sweep ai Rockets. Houston parte determinata nel primo quarto (34-25) e tocca il +12 poco dopo, ma lì si ferma, perché Dallas torna prepotentemente in partita con una difesa solida e un attacco che prende ritmo minuto dopo minuto, con contropiedi e tiri da tre, tanto che i Mavericks dopo essere passati in vantaggio toccano anche il +8 con Chandler quasi sulla sirena dell’intervallo. La ripresa non serve a Houston per riprendersi, e così Aminu, Ellis e Barea fanno volare Dallas fino al +24, mettendo la parola fine alla partita già con una ventina di minuti d’anticipo.

Cleveland Cavaliers @ Boston Celtics 101-93 (4-0)
Los Angeles Clippers @ San Antonio Spurs 114-105 (2-2)
Toronto Raptors @ Washington Wizards 94-125 (0-4)
Houston Rockets @ Dallas Mavericks 109-121 (3-1)

Chris Paul ha vinto ancora una volta la sfida diretta con Tony Parker (Foto: marca.com)

Chris Paul ha vinto ancora una volta la sfida diretta con Tony Parker (Foto: marca.com)

MVP. Per il peso specifico della sua prestazione, e per quello che ha determinato, il prescelto di oggi è Chris Paul: i suoi 34 punti (11/19 al tiro) e 7 assist hanno contribuito in modo determinante al 2-2 per i Clippers, che ora torneranno a Los Angeles con la possibilità concreta di rimettere la testa avanti nella serie.

LVP. Nella serie, in generale, non sta certo brillando, ma stanotte è davvero stato quasi dannoso: gli Spurs non possono pensare di vincere con un Danny Green da 0 punti con 0/6 dal campo in 28 minuti. Ci chiediamo a questo punto perché Popovich ne abbia concessi solo 6 a Belinelli quando era evidente che le cose non stavano funzionando…

Losing Effort. Ancora una volta commovente Tim Duncan, che chiude con una doppia doppia da 22 punti e 14 rimbalzi (con 8/13 al tiro) non sufficiente per ottenere la vittoria.

The Unexpected. È il “figlio del coach”, Austin Rivers, l’elemento a sorpresa: con i suoi 16 punti e un fantastico 7/8 al tiro in 17 minuti, Rivers è fondamentale per i Clippers nel momento dell’allungo decisivo.

Austin Rivers, protagonista a sorpresa (Foto: expressnews.com)

Austin Rivers, protagonista a sorpresa (Foto: expressnews.com)

Up. Per Boston il solito Thomas (21 e 9 assist) è stato stavolta ben affiancato da Jared Sullinger (21+11), ma non è bastato. Per i Clippers, oltre a Paul e Rivers, ottimo Blake Griffin con 20 punti, 19 rimbalzi e 7 assist, mentre altrettanto determinanti, per i Wizards, sono stati Bradley Beal (23 più 5 assist), Marcin Gortat (21 punti, 11 rimbalzi e 5 assist) e John Wall (14 con 10 assist). Per Dallas invece il migliore è Monta Ellis (31 con 13/21 al tiro), ma si fanno notare anche Barea (17 e 13 assist) e Aminu (16 e 12 rimbalzi), mentre per i Rockets non bastano i ventelli di Harden (24), Josh Smith (23, con un inimmaginabile 4/5 da tre) e Brewer (22).

Down. Per Boston, Evan Turner assolutamente insufficiente (2 punti, 1/6 dal campo), così come Trevor Ariza per i Rockets (7 punti, 2/10 al tiro). Un discorso a parte va poi fatto per Kyle Lowry, che chiude con cifre ottime (21 punti, 8 rimbalzi, 4 assist) ma tutte messe a segno a partita già compromessa; ancora una volta, infatti, il play dei Raptors esce dalla partita già dopo pochi minuti per problemi di falli. Falli, tra l’altro uno più stupido ed evitabile dell’altro. È lui il primo contro cui puntare il dito nella ricerca di un “colpevole” per il 4-0 subito da Toronto.

Stat of the Night. Addirittura quattro giocatori in doppia doppia per i Cavaliers, tutti per punti+rimbalzi: LeBron James chiude con 27+10 (e 8 assist), Kyrie Irving con 24+11, Timofey Mozgov con 12+11 e Iman Shumpert, dalla panchina, con 15+10.