Partita a dir poco straordinaria per Paul George (Foto: concordmonitor.com)

Partita a dir poco straordinaria per Paul George (Foto: concordmonitor.com)

Due straordinarie rimonte caratterizzano le due gare 4 in programma nella notte: prima i Clippers pareggiano la serie contro i Thunder, poi i Pacers ipotecano il passaggio del turno a discapito dei Wizards.
Ma andiamo con ordine: nel pomeriggio di Los Angeles va in scena l’harakiri dei Thunder, in una partita non bella, ricca di errori e di falli, ma anche di giocate individuali prodigiose e di straordinaria intensità, tra due squadre che non brillano per espressione del collettivo. I Clips tirano malissimo da tre (3-21, 14 %), così Durant e i suoi comandano nel punteggio e rimangono in controllo della gara per almeno 40 minuti, raggiungono un massimo vantaggio di 22 punti nel primo quarto e addirittura di 16 a 8 minuti dalla fine, finché l’attacco di OKC si blocca e Chris Paul, chiamato a prendersi il proscenio, non si carica la squadra sulle spalle sui due lati del campo e, coadiuvato da un eroico Collison, la porta alla vittoria.
La sensazione è stata quella che dalla panchina coach Brooks non abbia trovato una singola risposta nei minuti decisivi, né difensivamente sui pick and roll di Paul, né sopratutto in attacco, quando i suoi non riuscivano a concepire altro che un pedissequo gioco a due Westbrook-Durant, nella stessa identica porzione di campo. Coraggiosa, invece, l’intuizione di Doc Rivers, che manda proprio Paul sulle tracce dell’MVP, con il sorprendente risultato di indurlo, nei minuti finali, a scelte sbagliate (almeno due palle perse sanguinose) e sopratutto a tirarlo fuori dalla gara a negli ultimi 2 minuti di partita.
Nonostante tutto nel finale i Thunder hanno anche la possibilità di vincerla, ma la tripla di Westbrook non vede il fondo della retina.

Al Verizon Center stesso copione ma a i ruoli invertiti, squadra di casa in fuga dalla palla a due, sospinta dall’energia della panchina e da un contropiede che produce la bellezza di 18 punti, e chiude il primo tempo con 17 punti di vantaggio. Gli aggiustamenti dell’intervallo di coach Vogel si vedono: 0 punti concessi in contropiede, attacco bilanciato e grande difesa. I Pacers rimontano da meno 19, grazie alla leadership realizzativa di un Paul George da 39 punti e 7 triple. Negli ultimi secondi ci sono varie possibilità per gli Wizards di portarla almeno all’overtime, ma nessuno di questi avrà buon esito. La Finale di Conference adesso per Indiana è veramente a un passo.

Oklahoma City Thunder @ Los Angeles Clippers 99-101 (serie 2-2)
Indiana Pacers @ Washington Wizards 95-92 (serie 3-1)

Chris Paul, vero leader nel finale (Foto: usatoday.com)

Chris Paul, vero leader nel finale (Foto: usatoday.com)

MVP: Manco a dirlo, Chris Paul: oltre alle cifre peraltro ragguardevoli (23 punti, 10 assist, 5 rimbalzi, 4 palle rubate e una sola palla persa), richiamato in campo da Rivers quando partita e serie sembrano in ghiaccio per i Thunder, guida i suoi verso una insperata rimonta, con la sua regia ma soprattutto con una mostruosa difesa su Durant.

LVP: Matt Barnes, spesso chiamato all’impraticabile compito di difendere su KD, incide negativamente sui due lati del campo per i suoi, realizzando 0 punti con 0/6 da tre, ma sopratutto uno sconfortante -20 di plus/minus in 21 minuti.

On Fire: R. Westbrook (OKC, 27 pts, 6, reb, 8 ast), B. Griffin (LAC, 25 pts, 9 reb), J. Crawford (LAC, 18 pts, 5 reb), P. George (IND, 39 pts, 12 reb, 7/10 3FG), R. Hibbert (IND, 17 pts, 9 reb), B. Beal (WAS, 20 pts, 5 reb, 5 ast), T. Ariza (WAS, 16 pts, 9 reb).

Losing Effort: Kevin Durant, 40 punti, nonostante l’1/7 da tre, 7 rimbalzi, ma anche 8 palle perse.

The Unexpected: Senza dubbio Darren Collison, 18 punti in 22 minuti, conditi da 7 rimbalzi; non sbaglia una scelta anche e sopratutto nei minuti decisivi, e affianca Paul nella conduzione del sorpasso.

Stat of the Night: Dopo i 59 su 118 di gara 4, i 67 punti su 99 totali di squadra dei Thunder arrivano dal duo Westbrook-Durant. Per Scott Brooks urge coinvolgere anche altri in maglia blu se si vuole ripartire da questa sconfitta e vincere la serie.

Alessandro Tonlorenzi