Iniziano le semifinali di Conference, e subito col botto: i Wizards sembrano infatti averci preso gusto alle vittorie in trasferta, e in gara 1 contro gli Hawks sbancano Atlanta nel secondo tempo. I padroni di casa segnano addirittura 37 punti nel solo primo quarto, spinti dai punti di un Carroll indiavolato (21 nel primo tempo, con 5/7 da tre). Poi però comprensibilmente Carroll cala, e con lui tutti gli Hawks: Washington rientra alla nel terzo quarto e passa in vantaggio a 10 minuti dal termine con un canestro di Beal, all’interno di un break di 8-0 che li porta a +6. Atlanta torna a -1 con Korver e Teague, e poi ancora con Millsap a 80 secondi dalla sirena, ma Washington non molla un colpo e porta a casa la vittoria con Porter e Gortat.

Serata in ufficio per Stephen Curry (Foto: mercurynews.com)

Serata in ufficio per Stephen Curry (Foto: mercurynews.com)

Tutto più facile, invece, per i Warriors, che come da copione battono piuttosto tranquillamente i Grizzlies privi di Mike Conley. Senza il loro play, infatti, Memphis fa più fatica, ha rotazioni più corte e, come se non bastasse, lascia vita più facile al signor Stephen Curry, che infatti ne mette 22 senza nemmeno dare l’impressione di spingere granché sull’acceleratore. I Warriors si portano in testa già nel primo quarto, e ci rimarranno fino alla fine, toccando il +20. Vittoria facile, ma occhio a pronosticare un 4-0: i Grizzlies venderanno cara la pelle.

Washington Wizards @ Atlanta Hawks 104-98 (1-0)
Memphis Grizzlies @ Golden State Warriors 86-101 (0-1)

John Wall batte in palleggio Jeff Teague (Foto: 3news.co.nz)

John Wall batte in palleggio Jeff Teague (Foto: 3news.co.nz)

MVP. È sempre più un leader silenzioso, poco appariscente, ma dopo un’ottima serie giocata con Toronto John Wall inizia con il piede giusto anche contro gli Hawks, segnando 18 punti, smazzando 13 assist, catturando 7 rimbalzi e, addirittura, dando 3 stoppate.

LVP. La coppia Calathes-Udrih, che sostituisce l’infortunato Conley, può e deve fare di più, come contro i Blazers: 7 punti, 3 assist e 3/11 al tiro in coppia è meno della metà di quanto produce il play titolare di Memphis da solo…

Losing Effort. Il primo tempo di DeMarre Carroll è assolutamente spettacolare: 21 punti con 5/7 dalla lunga distanza. Il problema è che poi chiude la sua gara a quota 24, e con lui calano tutti gli Hawks, ma è anche vero che senza di lui non ci sarebbe stata partita nei primi 24 minuti.

The Unexpected. Discreto impatto dalla panchina per Marreese Speights, che in 12 minuti e mezzo colleziona 10 punti e 5 rimbalzi, con 4/6 al tiro.

Up. Oltre a Wall, per i Wizards, che manda sei giocatori in doppia cifra, ottime prove di Bradley Beal (28 punti e 7 rimbalzi) e Paul Pierce (19), mentre i Grizzlies hanno solo Gasol (21, più 9 rimbalzi), Randolph (20 più 9 rimbalzi) e Allen (15) sopra quota 10. Per gli Hawks, vicini alla tripla doppia Horford (17 punti, 17 rimbalzi e 7 assist) e Millsap (15 punti, 12 rimbalzi, 8 assist), mentre i Warriors hanno 22 punti e 7 assist da Stephen Curry, 18 e 6 assist da Klay Thompson e 16 e 5 rimbalzi da Draymond Green.

Down. Se Washington ha vinto di sicuro non lo deve a Nené, in serata palesemente negativa con 0 punti e 0/4 al tiro. Per Atlanta serata difficile al tiro per Kyle Korver (13 ma con 3/11 da tre), mentre per Golden State Andrew Bogut ha avuto qualche difficoltà nella sfida contro il pariruolo Marc Gasol, uscendo per falli dopo 24 minuti sul parquet: che sia questa la sfida su cui devono puntare i Grizzlies per capovolgere la serie?