Paul Pierce

Paul Pierce

Dopo l’esodo bostoniano che ha portato a Brooklyn Paul Pierce, Kevin Garnett e Jason Terry, i Nets si sono presentati alla prova della seconda stagione nella Grande Mela, pieni di grandi aspettative, appesantiti dal carico di un monte salari elevatissimo e con la fretta di dover vincere il prima possibile il titolo. Un mercato estivo già di per sé piuttosto movimentato è stato ancora più caricato di pressioni dall’arrivo di Jason Kidd nella veste del tutto nuova di capo allenatore. Insomma, c’erano tutti i presupposti per una stagione da ricordare per parecchio tempo. Purtroppo, la Regular Season è stata tutt’altro che indimenticabile. I Nets sono finiti sesti, con il record di 44-38. Niente di trascendentale se pensiamo alla non irresistibile Eastern Conference. Sesto posto che è significato l’accoppiamento contro i Toronto Raptors. Una serie finita alla settima partita e decisa da una stoppata (!!!) di Paul Pierce. Una serie che si è giocata più su i titoli dei giornali locali che sul parquet. Indimenticabile resterà sicuramente il titolo del Toronto Sun: “Raptors vs. Dinosaurs”. Non bisogna dimenticare che è piuttosto rischioso additare come “dinosauri” Paul Pierce e Kevin Garnett, e il 34 ci ha tenuto a far sapere a tutto il pubblico canadese di avere ancora qualche numero da mostrare stoppando quel pallone in Gara 7. La stagione è finita contro gli Heat nelle semifinali di conference. I “dinosauri” hanno sentito sicuramente il peso di quelle sette partite giocate contro i Raptors. Miami ha avuto bisogno di sole 5 partite per rimandare i sogni di un titolo targato Nets alla prossima stagione.

MVP

Joe Johnson è stato il migliore ancora una volta. Non è bastato l’arrivo di Paul Pierce per allontare dal numero 7 i riflettori del migliore in campo anche per la stagione 2013-2014. Johnson ha chiuso il suo conto personale con la Regular Season a quota 15.8 punti di media per migliorarsi nella Post-Season, arrivando a 21.2 punti a partita. Niente male per uno che il Toronto Sun additava come un dinosauro.

La Sorpresa

Mizra Teletovic ha saputo aspettare. L’anno scorso non aveva trovato il giusto spazio e la sua stagione era passata completamente inosservata. Quest’anno, Jason Kidd ha creduto in lui, concedendogli 19.2 minuti a partita che gli sono valsi 8.2 punti e 3.7 rimbalzi ad uscita. Nei playoffs non è riuscito a migliorarsi restando sulle medie della Regualar Season. Il cesista bosniaco non può che essere contento di come è andata la sua stagione.

La delusione

Andrei Kirilenko ha deluso. Veterano esperto in una squadra di veterani esperti, il russo non ha giocato ai suoi livelli chiudendo a quota 5 punti di media a partita una regular season non indimenticabile e restando sugli stessi livelli anche in una post-season dove non ha trovato molto spazio. Si parla già del suo futuro. L’ennesimo ritorno in Europa? Al momento, l’opzione più probabile sembra essere quella di un’altra stagione alla corte di Jason Kidd.

Le prospettive future

91 milioni. Questi gli stipendi che i Nets dovranno pagare ai loro giocatori l’anno prossimo. Come si può facilmente intuire non c’è spazio per grandi movimenti in questa frizzante estate di mercato NBA. Al 99.9% si tenterà un’altra corsa con i “dinosauri” di cui sopra. Garnett ha aperto un contratto da 12 milioni di dollari con la squadra e, pur non avendo giocato la sua migliore stagione, non sembra pronto ad abbandonare la scena e lo vedremo ancora di fianco a Paul Pierce per l’ultima cavalcata NBA prima del definitivo ritiro che dovrebbe arrivare l’anno prossimo. L’estate del mercato NBA potrebbe stravolgere a tal punto la lega che un po’ di solidità e di esperienza tra compagni potrebbe essere la chiave per una stagione NBA.


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