Deron Williams

Il Record. Deron Williams a inizio stagione aveva dichiarato che questo sarebbe stato l’anno giusto per essere protagonisti, per puntare a un posto importante nei playoff e così salutare il New Jersey e dare il benvenuto a Brooklyn. Il record della pazza stagione del lockout smentisce questa dichiarazione: 22-44. Gli infortuni hanno segnato indelebilmente la stagione dei Nets. Brook Lopez, il centro californiano che nella stagione 2010-2011 era stato, secondo molti addetti ai lavori, il migliore dei Nets, ha subito una frattura da stress al piede nella seconda partita di pre-season e ha giocato solo cinque gare in stagione. I Nets guidano la speciale classifica NBA per maggior numero di partite saltate per infortunio o malattia sommando tutte le assenze dei giocatori del roster con 248 partite. Coach Avery Johnson è stato costretto a schierare 25 quintetti diversi in stagione, non riuscendo mai a trovare una chimica di gioco definitiva per la squadra. Risultato? La franchigia non è riuscita a raggiungere il traguardo dei playoff per il quinto anno di seguito.

MVP. L’MVP della stagione dei Nets, sul parquet e fuori, è stato sicuramente Deron Williams. L’All Star ex Utah Jazz aveva lasciato New Jersey durante il lockout per firmare con il Beşiktaş con un contratto da cinque milioni con la clausola di ritornare in NBA non appena la serrata fosse terminata. 21.0 punti a partita combinati con 8.7 assist di media. Numeri importanti per DWill che è stato il migliore della sua squadra anche per minuti giocati (36.3). Il 4 marzo, Williams, nella partita vinta 104-101 contro gli Charlotte Bobcats, con una prestazione straordinaria, ha raggiunto il suo career-high, e record per la franchigia, segnando 57 punti. La point guard è stata protagonista anche fuori dal rettangolo di gioco. Le voci sulla possibilità di una sua cessione si sono rincorse per tutta la stagione. Il teatrino di Orlando che ha avuto come protagonista Dwight Howard, Stan Van Gundy e Otis Smith ha avuto ripercussioni anche in New Jersey. Deron Williams ha più volte fatto sapere che la presenza di DH12 a Newark lo avrebbe reso felice e avrebbe dato ai Nets serie chance di fare una grande seconda parte di stagione. Sappiamo bene come sia andata a finire in Florida.

MarShon Brooks, la sorpresa.

La SorpresaMarShon Brooks. Scelto alla venticinquesima posizione assoluta nel Draft 2011 dai Boston Celtics e scambiato immediatamente con i New Jersey Nets per la ventisettesima scelta assoluta (JaJuan Johnson) e una scelta al secondo giro nel Draft 2014. MarShon credeva di meritare una chiamata molto più alta. E aveva ragione. La guardia nativa di Long Branch, NJ, ha concluso la stagione con 12.6 punti di media a partita ed è stato nominato nel secondo quintetto stagionale di Rookie, diventando così il tredicesimo giocatore nella storia della franchigia a essere inserito in questa speciale squadra composta dai migliori giocatori al loro primo anno tra i Pro. A febbraio è stato anche convocato nel team Chuck (squadra scelta da Charles Barkley) per partecipare al Rising Star Challenge nell’All Star Game di Orlando.

La DelusioneMikhail Prokhorov. Il magnate russo della finanza è sembrato molto più attento durante l’anno ai progetti di trasferimento della franchigia dal New Jersey a Brooklyn piuttosto che alle ‘s’fortune della sua squadra nella stagione 2011-2012. Il fallimento nel portare stelle come Carmelo Anthony e Dwight Howard a Newark negli ultimi anni si somma agli errori nella gestione della franchigia di quest’anno. Bisogna dire che l’arrivo di Gerald Wallace a stagione iniziata ha portato un concreto aiuto per coach Avery Johnson. Anche se è costato la prima scelta al prossimo draft, che si annuncia piuttosto interessante.

Prospettive Future#Hello Brooklyn. E’ l’hashtag twitter creato dal sito ufficiale della franchigia che il 30 aprile 2012 ha cambiato nome ufficialmente in Brooklyn Nets. Il progetto di costruzione della nuova arena, il Barclays Center, è stato approvato nel 2010. Deron Williams sembra essere affascinato da questo nuovo palazzo costruito in due anni dal magnate Russo Prokhorov per il costo di 1 miliardo di dollari. Il progetto che c’è dietro questo splendido nuovo edificio però non è fatto solo di mattoni. Le prospettive di mercato estive, anche se con qualche incognita, sembrano incoraggianti. Deron Williams ha incontrato il presidente Prokhorov a Istanbul in occasione della Final Four di Eurolega, che ha dichiarato di aver avuto un “colloquio costruttivo” con DWill verso la firma del contratto. Dwight Howard è lontano dal decidere quale sarà il suo futuro. La rottura con Orlando sembra ormai certa e sicuramente Brooklyn sarà una delle possibile scelte del centro di Atlanta. Ci sono altri due nomi importanti che girano intorno ai neonati Brooklyn Nets: Nenad Krstic e Andrei Kirilenko. La presidenza russa attira moltissimo i due giocatori. Kirilenko ha dichiarato ai media russi che Jazz e Nets sono le sue priorità, ma che deciderà del suo futuro a luglio con l’apertura del mercato.

Il nuovo Barclays Center

Il giorno dopo la nascita dei Brooklyn Nets, a New York sulla Fifth Avenue, la fila di tifosi che alle cinque di mattina aspettavano di entrare nell’NBA Store per comprare magliette e cappellini con il nuovo stemma (disegnato da JayZ) della franchigia era di almeno un isolato. Alle nove del mattino sugli scaffali non c’era più niente. Questo spiega quale sia l’attesa e la speranza dei tifosi di Brooklyn intorno a questa nuova creazione dello sport professionistico americano. Dovremo aspettare fino alla prima palla a due della prossima stagione per saperne di più.


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