Si avvicina la trade deadline e i rumors iniziano ad aumentare a livello esponenziale. Diamo un’occhiata a quelli più interessanti.

Il primo è puro fantabasket. Secondo quanto riporta Chris Haynes di Espn, LeBron James (che sarà free agent a fine stagione) parlerà in estate anche con i Golden State Warriors. Il Re sembra intenzionato a sondare questa ipotesi e capire come gli Warriors potrebbero liberare spazio salariale per firmarlo. Solo accostare il nome di LeBron a Golden State mette i brividi. Li mette perché il campionato di basket più bello del mondo perderebbe molto di interesse e competitività, una squadra già fuori da ogni logica per talento e risultati con l’aggiunta di un giocatore di questa portata ammazzerebbe lo spettacolo. Difficile capire ora se e come le due parti potrebbero arrivare ad un accordo; curioso capire anche se eventualmente la lega potrà opporsi a un movimento del genere con quelle che vengono chiamate basketball reasons (cioè una decisione diretta della lega di impedire uno scambio o una firma), divenute famose quando l’approdo di Chris Paul ai Los Angeles Lakers venne annullato dall’allora commissioner David Stern.

Cambiamo portata dei nomi coinvolti ma non di certo l’interesse: infatti Tyreke Evans sembra essere dato come partente certo da Memphis. In una stagione in cui stava mettendo assieme numeri molto interessanti (19 punti 5 rimbalzi e 5 assist di media), ma che ai Grizzlies ormai fuori da tutto servono davvero a poco, molte squadre sembrano essere sulle sue tracce. Boston, Philadelphia, Denver e New Orleans si sono fatte avanti. Oltre ad avere cifre elevate, a generare interesse è anche il suo contratto da 3.9 milioni di Dollari che scadrà a fine stagione e sarebbe quindi una presa interessante sia per produzione che per contratto. La curiosità di vedere finalmente un giocatore di talento ed esperto, ma allo stesso tempo molto sfortunato perché la sua carriera è stata segnata spesso da infortuni, in una squadra competitiva e con delle ambizioni serie è molto elevata.

Greg Monroe ha ufficializzato il Buyout con Phoenix. Dopo essere arrivato nella trade che ha portato Bledsoe a Milwaukee, il lungo ex Georgetown non ha trovato minuti e continuità in Arizona dove la rotazione dei lunghi è sempre stata incomprensibile, alternando dei DNP a partite da 30 minuti di impiego e oltre. Tre squadre su tutte sono interessate al giocatore: Celtics, Pelicans e Spurs. In una squadra con obiettivi e con un ruolo definito, Monroe potrebbe dare un apporto importante.

Anche Portland sta cercando qualche mossa. Batum sembra essere la prima scelta, anche se per (ri)averlo i Blazers dovrebbero intavolare una trade con Charlotte, anche perché il francese ha un contratto di altri tre anni dopo questa stagione per un totale rimanente 76 di milioni di Dollari. Sarebbe un ritorno per Batum in Oregon, ma sarebbe anche molto interessante vederlo assieme a Lillard e McCollum (fresco nella notte di una prestazione contro i Bulls da 50 punti con 6 triple in soli 29  minuti di gioco).

I Los Angeles Lakers, riporta sempre Espn, stanno cercando di trovare squadre interessate a Julius Randle e Jordan Clarkson. In cambio di questi due giocatori i Lakers vorrebbero avere prime scelte da poter spendere al prossimo Draft. Clarkson dalla panchina sta avendo buoni numeri: 14.3 punti e 3 assist di media. Randle sta viaggiando a corrente alternata così come i suoi minuti ma ad ogni modo 13.8 punti e 7.9 rimbalzi di media sono cifre interessanti. Due pedine sicuramente possibili da muovere per età e prospettiva, che a L.A. probabilmente non fanno più parte dei progetti futuri della franchigia.

I Pistons dopo aver portato in Michigan Blake Griffin, e come avevamo accennato nel nostro articolo di analisi della trade, sono alla ricerca di una shooting guard affidabile. Detroit sembra disposta a scambiare Stanley Johnson, giocatore al secondo anno, che non ha mai convinto fino in fondo coach Stan Van Gundy. La volontà dei Pistons sarebbe quella di portare a roster Rodney Hood, giocatore degli Utah Jazz che ricopre proprio quel ruolo ma che a Salt Lake City sta trovando un minutaggio ondivago pur viaggiando a 16.7 punti e 3 triple di media a gara. Un upgrade importante per Detroit, mentre Utah andrebbe ad inserire un altro giovane interessante da sviluppare.

La deadline scade l’8 febbraio. vedremo cosa succederà e quali scambi si concretizzeranno.