Il canestro vincente di Damian Lillard (fonte: Gregory Shamus/NBAE via Getty Images))

Il canestro vincente di Damian Lillard (fonte: Gregory Shamus/NBAE via Getty Images))

Cinque gare nella notte, vediamo come sono andate. Charlotte parte lanciata (35-22 il primo quarto) e gestisce agevolmente anche il ritorno di Sacramento, rientrata fino al -2, chiudendo ogni discorso con un parziale di 11-1 nell’ultimo periodo. A Cleveland prosegue la corsa in vetta dei Portland TrailBalzers che, dopo aver riequilibrato il match nel terzo quarto, hanno bisogno del secondo buzzer-beater consecutivo di Damian Lillard per aver la meglio dei coriacei Cavs, rientrati in partita con un parziale di 8-0 nell’ultimo minuto e 18”. Prosegue il momento-no di Memphis che cede in casa contro i Los Angeles Lakers che, dopo aver controllato la gara per tutto il primo tempo, hanno bisogno di un parziale di 17-4 e di una tripla di Bryant (che pareggia il suo season-high di 21 punti) per tamponare la rimonta dei Grizzlies. Facile vittoria esterna per Oklahoma City che a Denver prende subito il largo rimanendo sempre in controllo e toccando anche il +18 come massimo vantaggio. Nell’ultima gara della notte, infine, Golden State festeggia il ritorno di Andre Iguodala battendo agevolmente New Orleans che sprofonda fino a -26 prima di ridurre il gap in pieno garbage time. Questi i risultati:

Sacramento Kings @ Charlotte Bobcats 87-95
Portland TrailBlazers @ Cleveland Cavaliers 119-116
Los Angeles Lakers @ Memphis Grizzlies 96-92
Oklahoma City Thunder @ Denver Nuggets 105-93
New Orleans Pelicans @ Golden State Warriors 93-104

MVP: dopo il buzzer beater di Detroit, prosegue il momento magico di Damian Lillard che a Cleveland chiude con una quasi tripla doppia: 36 punti, 10 assist e 8 rimbalzi tirando con un incredibile 8/12 da 3 (suo nuovo career-high, 11/23 il computo complessivo dal campo).

LVP: dopo le sfavillanti prime due prestazioni in maglia Kings, Rudy Gay ha chiuso con soli 4 punti (1/6 al tiro) nella trasferta di Charlotte. A parziale scusante un leggero infortunio al ginocchio che l’ha costretto ad uscire definitivamente nel corso del terzo periodo.

On Fire: Kemba Walker (CHA) 24p, Gerald Henderson (CHA) 20p, Isaiah Thomas (SAC) 21p, LaMarcus Aldridge (POR) 26p e 15r, Kyrie Irving e Dion Waiters (CLE) 25p, con Irving che aggiunge 10 assist, Kobe Bryant e Pau Gasol (LAK) 21p, Zach Randolph (MEM) 18p e 16r, Kevin Durant (OKC) 30p, Russell Westbrook (OKC) 21p, 13r e 8a, J.J.Hickson (DEN) 20p e 14r, Ty Lawson (DEN) 17p e 13a, Ryan Anderson (NOP) 21p, Steph Curry (GSW) 28p e 12a, David Lee (GSW) 21p e 17r.

Doppia doppia imponente per DeMarcus Cousins, ma non è bastata ai suoi Kings (fonte: AP Photo/Chuck Burton)

Doppia doppia imponente per DeMarcus Cousins, ma non è bastata ai suoi Kings (fonte: AP Photo/Chuck Burton)

Losing Effort: nella sconfitta di Charlotte brilla comunque la stella di DeMarcus Cousins che cerca di trascinare i suoi Sacramento Kings alla vittoria con 30 punti (9/13 al tiro) e 17 rimbalzi.

The Unexpected: Marreese Speights sta approfittando degli infortuni che hanno accorciato il reparto lunghi di Golden State per trovare più spazio e “rispondere” con prestazioni convincenti. Nella notte 12 punti e 6 rimbalzi in 18’ d’impiego.

Ups: prosegue la corsa in testa di Portland che acquista partita dopo partita sempre più fiducia. I TrailBlazers inoltre hanno un record immacolato (11-0) contro avversarie della Eastern Conference.

Downs: New Orleans sta accusando un periodo di flessione dopo il brillante avvio di campionato. Colpa principalmente degli infortuni che hanno colpito Tyreke Evans ma soprattutto il leader Anthony Davis.

Buzzer beater: con 7” sul cronometro ed il punteggio in parità, è ancora Damain Lillard (dopo la prodezza di Detroit di due giorni prima) ad avere la palla in mano nel possesso decisivo: arresto e tiro un passo abbondante dietro la linea da 3 e tripla in faccia ad Alonzo Gee. Kyrie Irving, con 4 decimi rimasti e dopo il time out Cavs, non riesce ad organizzare nulla di meglio che una “preghiera” da quasi metà campo.

Stat of the night: decima sconfitta casalinga per Memphis. Lo scorso anno furono 9 in tutta la stagione. Anche Denver ha già superato il totale di sconfitte casalinghe dell’anno scorso (4 contro 3), ma qui, visti i tanti cambiamenti (sia di roster che dirigenziali) e la straordinaria stagione passata, la cosa era più facilmente pronosticabile.


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