(foto yahoosport.com)

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Erano diverse le partite di cartello nel “Friday night NBA”: a Memphis i padroni di casa hanno piegato di misura gli Spurs dopo un supplementare, i Lakers hanno alzato ben presto bandiera bianca contro un super Durant, mentre Chicago ha sbancato per la seconda volta in stagione il Madison Square Garden, nonostante una prova superba di Anthony. Un plauso a Danilo Gallinari, che è stato ancora una volta il migliore dei suoi Nuggets, mandando a segno una tripla importantissima a meno di un minuto dallo scadere.

I risultati della notte:

Charlotte Bobcats @ Toronto Raptors 78-99

Houston Rockets @ Boston Celtics 91-103

Phoenix Suns @ Brooklin Nets 79-99

Utah Jazz @ Atlanta Hawks 95-103

Chicago Bulls @ New York Knicks 108-101

San Antonio Spurs @ Memphis Grizzlies 98-101 overtime

Minnesota Timberwolves @ New Orleans Hornets 92-104

Detroit Pistons @ Milwaukee Bucks 103-87

Cleveland Cavaliers @ Denver Nuggets 91-98

Oklahoma City Thunder @ Los Angeles Lakers 116-101

Portland Trailblazers @ Golden State Warriors 97-103

L.Deng a canestro (foto ESPN.com)

L.Deng a canestro (foto ESPN.com)

MVP. Pronti, via, e Luol Deng si presenta a New York con una tripla che lascia subito intendere che non sarà una nottata ricca di gioie per i Knicks. Il naturalizzato inglese è il principale protagonista dell’avvio sprint dei Bulls, che toccano il +15 già poco dopo la metà del primo quarto. Alla fine i punti per Luol Deng saranno 33 (season high), con 13/18 al tiro, 5 rimbalzi e 4 assists.

LVP. Ha vissuto serate migliori Jason Kidd, che in venti minuti di impiego ha prodotto zero punti con 0/6 al tiro e -21 di plusminus. La notizia più sorprendente, però, sono gli zero assist per uno che in carriera ne ha dispensati quasi 12.000.

On FireK.Durant (OKC) 42 pts, G.Monroe (DET) 26 pts e 11 reb, T.Parker (SAS) 30 pts, C.Anthony (NYK) 39 pts, D.Harris (ATL) 24 pts, R.Foye (UTA) 25 pts, K.Bryant (LAL) 28 pts, P.Pierce (BOS) 23pts, J.Harden (HOU) 24pts, K.Irving (CLE) 28 pts, D.Gallinari (DEN) 23pts.

D.Lillard, grande protagonista nella sua Oakland (foto nba.com)

D.Lillard, grande protagonista nella sua Oakland (foto nba.com)

Losing Effort. Nonostante la sconfitta di misura rimediata dai suoi Blazers, Damian Lillard è stato il grande protagonista della sfida di Oakland. Impegnato per la prima volta in NBA nella sua città natale, il rookie è letteralmente esploso negli ultimi 16 minuti e mezzo di partita, con 29 punti e 12/14 dal campo. Lillard chiude con 37 punti, sette tiri da tre punti mandati a bersaglio, 6 rimbalzi e 4 assists, ricevendo anche i sinceri complimenti del coach avversario Mark Jackson.

The Unexpected. È stato decisamente un fattore nel successo dei Nets la guardia al secondo anno MarShon Brooks, non proprio un titolare o una prima alternativa prima per Avery Johnson e ora per P.J.Carlesimo. Brooks prima di questa sera viaggiava a poco più di dieci minuti di impiego e cinque punti a partita. Contro Phoenix i minuti sono diventati 22, e i punti 17 e chissà che non abbia scalato qualche posizione nelle gerarchie del coach.

Ups. Per Nets e Celtics, rispettivamente sesta e settima ad est, si è trattato della quinta vittoria di fila. I Nuggets si confermano praticamente insuperabili al Pepsi Center, aggiornando il record stagionale casalingo a 13W-2L, mentre i Pistons sembrano aver trovato una buona quadratura con cinque vittorie nelle ultime sei uscite: l’unico k.o. è arrivato peraltro in overtime.

Downs. Non finisce più la crisi dei Lakers, sempre più lontani dalla zona Playoff. Durant, Westbrook e Martin hanno messo a nudo tutti i limiti difensivi di una squadra sempre e troppo sulle spalle del solo Bryant. Se poi aggiungiamo che World Peace (1/9 da tre punti) e compagni hanno sbagliato i primi dodici tiri dall’arco tentati, molti dei quali piedi per terra con metri di spazio, ecco spiegata la severa lezione subita. Male anche i Suns, che nel viaggio a est stanno raccogliendo solo sconfitte, e ora faranno sosta allo United Center per sfidare i Bulls in fiducia.

Buzzer beater. Sensazionale il canestro con cui Tony Parker forza la gara di Memphis al supplementare. Con coach Popovich a corto di timeout, il piccolo francese in 3.5” percorre il campo coast to coast, si arresta a oltre sette metri dal canestro, e in precario equilibrio pesca la bomba del pareggio. Ginobili ha poi tentato una giocata simile sulla sirena dell’overtime, ma il tiro si è stampato sul secondo ferro.

Stats of the night. Era dal 2007 che i Lakers non andavano k.o. per sei volte consecutivamente: Lakers e Magic sono rimaste le uniche squadre del 2013 senza una vittoria all’attivo. Con un tiro da tre punti nel corso del primo quarto Kyle Korver ha realizzato almeno una bomba nelle ultime 29 partite, portandosi al secondo posto nella storia degli Hawks (il primato, appartenente a Mookie Blaylock, è di 42 partite di fila).

Ecco le migliori 10 giocate della notte NBA:

httpv://www.youtube.com/watch?v=ePlnpHLW5Dk