Il ritorno in campo di Kobe Bryant dopo 8 mesi di assenza viene offuscato dalla vittoria dei Raptors, che fanno a meno di Rudy Gay, tenuto fermo a causa della trade che lo porterà ufficialmente ai Kings. Toronto chiude la striscia di 5 sconfitte consecutive, guidando sempre nel punteggio a Los Angeles. Con 41 punti di scarto finale i Boston Celtics impartiscono una dura lezione a domicilio ai New York Knicks, con una partenza sprint di 25-3 che non lascia scampo a Carmelo Anthony e soci. Si vendicano i Miami Heat che a meno di una settimana di distanza dalla sconfitta casalinga, strapazzano i Pistons a Detroit grazie ad un partenza lampo di 16-5 e al parziale decisivo di 13-2 nel terzo quarto che chiude con 12 minuti di anticipo la contesa. Con la vittoria casalinga contro gli Indiana Pacers, gli Oklahoma City Thunder tengono aperta la striscia di 10 vittorie casalinghe consecutive grazie ai soliti Kevin Durant e Russell Westbrook. Nel giorno del suo 28° compleanno Dwight Howard guida i Rockets alla vittoria nello scontro con i suoi ex Orlando Magic.
Boston Celtics @ New York Knicks 114-73
Miami Heat @ Detroit Pistons 110-95
Orlando Magic @ Houston Rockets 88-98
Indiana Pacers @ Oklahoma City Thunder 94-118
Toronto Raptors @ Los Angeles Lakers 106-94
MVP. Nella serata che doveva essere di Kobe Bryant, è stato Amir Johnson a prendere le luci dei riflettori, piazzando il suo career high di 32 punti (con 14/17) conditi da 10 rimbalzi, determinanti per la vittoria dei Raptors sui Lakers.
LVP. I New York Knicks, senza escludere nessuno, per la clamorosa debacle casalinga ad opera dei Boston Celtics. Partita già in ghiaccio dopo i primi 12 minuti, con i Knicks capaci di segnare solo 11 punti nel primo quarto, già sotto di 20 punti dopo i primi 6 minuti di gioco. Una sconfitta inopinata per come avvenuta, dopo due vittorie convincenti che avevano dato morale alla truppa di Mike Woodson.
On Fire. Kyle Lowry 23 + 8 assist con 8/13 al tiro, DeMar DeRozan 26 + 5 rimbalzi + 5 assist, Xavier Henry 17 con 6/8 dal campo in 14 minuti, Paul George 32 + 5 rimbalzi, Russell Westbrook 26 + 7 rimbalzi +13 assist, Kevin Durant 36 + 10 rimbalzi con 14/23 dal campo, Dwight Howard 20 + 22 rimbalzi, James Harden 27 + 8 rimbalzi + 10 assist, Glen Davis 18 + 6 rimbalzi, Jordan Crawford 23 + 7 assist, Jared Sullinger 21 con 9/13 dal campo, LeBron James 24 + 7 rimbalzi + 9 assist, Andre Drummond 19 + 14 rimbalzi.
Ups. I Toronto Raptors, che senza Rudy Gay, giocano la loro miglior partita stagionale. La panchina dei Lakers ha contribuito con 71 dei 94 punti della propria squadra con tutti i panchinari scesi in campo che sono andati in doppia cifra per punti segnati. Miami Heat cinici in attacco nonostante l’assenza di Dwyane Wade: 56% dal campo ed ottimo contributo della panchina esaltato dalle triple di Rashard Lewis e Roger Mason Jr. I progressi al tiro del bigman Jared Sullinger, evidenziati dal 2/3 da tre punti che porta il numero di tentativi in stagione a 51 tiri da oltre l’arco in 20 partite. Lo scorso anno furono solo 5 in tutta la sua stagione, durata appena 45 incontri.
Downs. Il ritorno di Kobe Bryant è stato contrassegnato da 9 punti ottenuti con 2/9 al tiro con la macchia delle 8 palle perse che cancellano le cose buone fatte a rimbalzo. Più in generale il quintetto dei Lakers è riuscito a mettere a referto solo 23 dei 94 punti totali. Gli appena 29 rimbalzi catturati dagli Indiana Pacers, squadra che tende a dominare sotto i tabelloni. Una prestazione opaca spiegata in gran parte dall’essere in back-to-back dopo la grande vittoria contro gli Spurs.
Stat of the Night. Il 47/77 dal campo, pari al 61%, con cui i Thunder hanno tirato dal campo contro la miglior difesa della NBA, quella degli Indiana Pacers che, per un confronto, in stagione concedevano – prima della gara – un soffio meno del 40% su azione agli avversari.
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