A.Bargnani, contro un super K.Garnett

A.Bargnani, contro un super K.Garnett

Nella notte sono scese in campo quasi tutte le squadre NBA, visto che erano in programma la bellezza di 13 partite. La notizia che ci riguarda più da vicino è quella del tanto atteso rientro di Andrea Bargnani, dopo 26 partite saltate per l’infortunio al gomito destro. Il “Mago” ha chiuso la serata con 13 punti, uscendo dalla panchina, e i suoi Raptors si sono dovuti inchinare al cospetto di un Garnett autore del proprio season high. Per quanto concerne le squadre di spicco, buone performance di Clippers, Spurs, Thunder e Heat, mentre i Knicks tornano dalla Capitale sconfitti dai Wizards.

Ecco i risultati della notte:

Boston Celtics @ Toronto Raptors 99-95

Indiana Pacers @ Philadelphia 76ers 88-69

New York Knicks @ Washington Wizards 96-106

Los Angeles Clippers @ Orlando Magic 86-76

Charlotte Bobcats @ Cleveland Cavaliers 95-122

Memphis Grizzlies @ Atlanta Hawks 92-103

Houston Rockets @ Miami Heat 108-114

Brooklyn Nets @ Detroit Pistons 93-90

Phoenix Suns @ New Orleans Hornets 84-93

Golden State Warriors @ Oklahoma City Thunder 98-119

Portland Trailblazers @ Dallas Mavericks 99-105

San Antonio Spurs @ Minnesota Timberwolves 104-94

Milwaukee Bucks @ Utah Jazz 86-100

MVP. C’è lo zampino di Kevin Garnett nella sesta vittoria di fila dei Celtics, che espugnano l’Air Canada Center in volata. Il quasi 37enne KG estrae dal cilindro il proprio season high con 27 punti, conditi da 10 rimbalzi e +14 di plusminus. Il prossimo All Star Game, nel quale partirà in quintetto con la casacca dell’Est, sarà il 15° per questo intramontabile fenomeno.

LVP. Nel sonoro k.o. subito dai Warriors nella tana di Durant e Westbrook, è mancato in maniera decisiva l’apporto di Stephen Curry, fondamentale se si vuole andare alla Chesapeake Energy Arena e non venire travolti. Il grande deluso dalle convocazioni per l’All Star Game ha tirato 5/20 dal campo, perdendo 6 palloni.

E.Bledsoe, un rebus per la difesa dei Magic (foto usatoday.com)

E.Bledsoe, un rebus per la difesa dei Magic (foto usatoday.com)

The Unexpected. Due giocatori meritano di essere citati. Eric Bledsoe si è ritrovato a sostituire Chris Paul in un quintetto Clippers a dir poco decimato viste anche le assenze di Griffin e Crawford. Il piccolo numero 12 ha risposto con un prova maiuscola: 27 punti (career high), 19 dei quali nel secondo tempo, 6 rimbalzi e + 24 di plusminus. Si ricorderà di questa serata anche Danny Green, provvidenziale nell’undicesimo successo consecutivo degli Spurs con 28 punti, 8/12 da tre ed autore di 11 punti in rapida sequenza nei minuti finali per indirizzare in maniera definitiva la partita.

On Fire. T.Parker (SAS) 31 pts, C.Anthony (NYK) 31 pts, O.J.Mayo (DAL) 28 pts, L.James (MIA) 32 pts, D.Wade (MIA) 31 pts, L.Aldridge (POR) 27 pts, R.Gay (TOR) 25 pts.

Losing Effort. James Harden ha provato a trascinare ad un prestigioso successo i suoi Rockets a Miami. Il “barba” ne ha messi 36, e non è andato lontano dalla tripla doppia, con 12 rimbalzi e 7 assists. Contro il duo JamesWade, però, capaci di realizzare 63 punti in due, si trattava di un’impresa davvero al limite dell’impossibile per i texani.

Ups. Detto del gran momento degli Spurs (striscia aperta di 11 successi), è da sottolineare l’avanzata dei Pacers, che in punta di piedi ha raggiunto la terza piazza nella Eastern Conference a suon di vittorie. Squadra tutt’altro che appariscente, ma estremamente quadrata.

Deron Williams, 28, raggiunge quota 5000 assist in carriera (foto ESPN)

Deron Williams, 28, raggiunge quota 5000 assist in carriera (foto ESPN)

Downs. Raro e pericoloso momento di flessione per i Warriors, che hanno iniziato nel peggiore dei modi il tour di quattro trasferte consecutive. La difesa ha incassato 140 punti a Houston e 119 ad Oklahoma City, neanche ci fosse ancora Don Nelson, e ora la truppa di coach Jackson si ritrova sesta ad Ovest, con inseguitori da non sottovalutare. Prosegue la discesa libera dei Magic, giunti all’undicesimo k.o. di fila, stavolta contro le seconde linee dei Clippers.

Stat of the night. Nel corso del primo quarto, Deron Williams ha raggiunto quota 5000 assists nella lega in sole 554 partite disputate. Solo altri sei giocatori negli ultimi venti anni erano riusciti a raggiungere questo traguardo in meno di 600 partite. Gli assist dell’ex Utah, peraltro, sono stati fondamentali per centrare una vittoria a Detroit che ai Nets mancava dal lontano 2006.