L'esultanza di Nate Robinson (foto nba.com)

Miami Heat @ Golden State Warriors 106-111 OT
I Golden State Warriors sorprendono i Miami Heat condannandoli alla seconda sconfitta stagionale dopo una match tiratissimo deciso solo dopo un tempo supplementare. Atmosfera elettrica alla Oracle Arena di Oakland dove i padroni di casa mettono in scena una clamorosa rimonta nell’ultimo quarto ai danni di Lebron James e compagni. Merito della grande energia sprigionata, uscendo dalla panchina, dal neo acquisto Nate Robinson che con le sue triple e le sue penetrazioni guida i Warriors ad un parziale di 24-12 nell’ultima frazione che vale i tempi supplementari. All’overtime, Golden State continua a macinare gioco trovando in Dorrell Wright un prezioso finalizzatore. Il canestro dalla media di Monta Ellis porta i Warriors sul +3 a 35” dalla sirena finale. Dall’altra parte la tripla del possibile pareggio di James si spegne sul ferro regalando una prestigiosa vittoria ai ragazzi di coach Mark Jackson.
Miami (8W-2L):
 D. Wade 34, L. James 26, c. Bosh 16. Reb (48): L. James 11, U. Haslem 10. Ast (16): L. James 7.
Golden State (3W-6L)
: N. Robinson 24, M. Ellis 22, D. Lee e D. Wright 20. Reb (52): D. Lee 14. Ast (23): N. Robinson 5.

Chicago Bulls @ Minnesota Timberwolves 111-100
I Bulls espugnano il Target Center di Minneapolis grazie alla solita grande prestazione di Derrick Rose capace di mettere a referto 31 punti (con 4/8 da tre punti) e 11 assist. Nel primo quarto sono proprio le penetrazioni dell’MVP a seminare lo scompiglio nella difesa dei T-wolves consentendo ai Bulls di chiudere la frazione con un rassicurante parziale di 33-17. Ma l’ingresso in partita di Ricky Rubio (ennesima doppia-doppia da 13 punti e 12 assist) scatena la rimonta di padroni di casa che, grazie alle assistenze del play spagnolo, di cui il principale beneficiario è Anthony Randolph (18 punti alla fine per lui), si riportano sotto di 6 lunghezze. La rimonta di Minnesota si completa a 3 minuti dalla fine del terzo quarto con la tripla di Luke Ridnour che impatta a quota 70. La partita si mantiene in sostanziale equilibrio sino agli ultimi minuti quando un tiro da tre di Derrick Rose a poco più di un minuto dalla sirena finale porta i Bulls sul +9 condannando i T-Wolves alla nona sconfitta stagionale.
Chicago (9W-2L):
D. Rose 31, L.Deng 21, R. Brewer 17. Reb (47): J. Noah e L.Deng 11. Ast (24): D. Rose 11.
Minnesota (3W-7L):
L.Ridnour 22, K. Love 20, A.Randolph 18. Reb (30): K. Love 13. Ast (18): R. Rubio 12.

Kobe Bryant tira in faccia a Gortat (foto NBA.com

Phoenix Suns @ Los Angeles Lakers 83-99
I 48 punti messi a referto da Kobe Bryant trascinano i Lakers al settimo successo stagionale contro i Phoenix Suns, arrivati allo Staples Center con l’intenzione di confermare i progressi dimostrati nelle ultime partite. Ma con un Kobe in questo stato di grazia c’è ben poco da fare. I Suns hanno provato ad alternare l’ex di turno Shannon Brown e Grant Hill in marcatura, il risultato è stato sempre lo stesso: penetrazioni, canestri e falli e persino una spettacolare schiacciata rovesciata su alleyoop. I Suns rimangono in partita grazie ai lunghi Marcin Gortat e Channing Frye, ben innescati dal solito Steve Nash. Phoenix arriva a toccare anche il -2 grazie ad una tripla di Brown a 3 minuti dalla fine del terzo quarto ma, successivamente, è costretto ad assistere allo personale show di Bryant che lancia il parziale decisivo dei Lakers.
Phoenix (4W-5L)
: C. Frye 17, M. Gortat 16, S. Nash 13. Reb (35): M. Gortat 12. Ast (18): S. Nash 8.
Lakers (7W-4L): 
K. Bryant 48, P. Gasol 16, A. Bynum 12. Reb (49): P. Gasol 12. Ast (27): S. Blake 8.

Los Angeles Clippers @ Portland TrailBlazers 97-105
I Blazers mantengono inviolato il Rose Garden inanellando la sesta vittoria consecutiva di fronte al pubblico amico. Questa volta le vittime di turno sono i Clippers di Chris Paul che sono costretti a cedere nel finale dopo un match molto combattuto. Portland prende subito le redini dell’incontro chiudendo avanti di 7 lunghezze il primo tempo grazie alla buona vena offensiva di Gerald Wallace e LaMarcus Aldridge. La rimonta dei losangelini non si fa attendere arrivando a toccare il -3 sul canestro+fallo subito di Chauncey Billups a 25 secondi dalla sirena finale. Nel finale è una palla persa di Blake Griffin a condannare i Clippers alla terza sconfitta stagionale. Ottima prova di squadra dei Blazers che mandano in doppia cifra tutto il quintetto base.
Los Angeles (4W-3L):
C. Butler 20, C. Billups 19, B. Griffin 18. Reb (39): B. Griffin 12. Ast (18): C. Billups e M. Williams 4.
Portland (7W-2L):
G. Wallace 20, L. Aldridge e W. Matthews 18. Reb (34): M. Camby 11. Ast (21): R. Felton 8.

Al Jefferson (foto AP)

Cleveland Cavs @ Utah Jazz 105-113
Ai Cavs non bastano i 20 punti messi a segno dal rookie Kyrie Irving per evitare la quinta sconfitta stagionale al cospetto degli Utah Jazz. I Jazz sono trascinati al successo dalla straordinaria prestazione di Al Jefferson capace di mettere insieme 30 punti e 12 rimbalzi. La partita rimane in grande equilibrio fino al jumper di Josh Howard che vale il +10 Utah a meno di 3 minuti dalla fine. Ancora segnali positivi, dunque, per questi Jazz che, nonostante una stagione in cui si sta cercando di rifondare, collezionano la 6 vittoria a fronte di 3 sconfitte mantenendo un record superiore al 50%.
Cleveland (4W-5L)
: A. Jamison 22, K. Irving 20, A. Varejao 12. Reb (42): A. Varejao 11. Ast (13): K. Irving 5.
Utah (6W-3L):
A. Jefferson 30, P. Millsap 19, J. Howard 17. Reb (37): A. Jefferson 12. Ast (24): G. Hayward 8.

Sacramento Kings @ Philadelphia 76ers  85-112
Dopo una buona partenza dei Kings, grazie al solito Tyreke Evans, i Sixers scappano con Brand e Holiday, raggiungendo anche il +14. Nonostante i Kings possano contare sul dominio di Cousins sotto le plance (12 punti e 8 rimbalzi per lui all’intervallo), i primi due quarti vanno in archivio con Philadelphia avanti di 10. Nel terzo quarto i Sixers chiudono definitivamente la partita, segnando tutto e difendendo con buona intensità. Fondamentale l’apporto dalla panchina di Williams e Turner, che addirittura sfiora la tripla doppia con 16 punti, 10 rimbalzi e 8 assist. I Kings, privi di idee, si arrendono senza opporre resistenza. L’ultimo quarto scorre via veloce, per la gioia degli amanti del garbage time. Philadelphia domina l’ennesima partita e mette in mostra un attacco molto ordinato e prolifico, portando sei uomini in doppia cifra. Per i Kings l’ennesima serata no, nonostante il cambio di allenatore.
Sacramento (3W-7L): D.Cousins 17, T.Evans 15, J.Thompson 13 Reb (43): D.Cousin 10 Ast (16): F.Garcia 4
Philadelphia (7W-2L): E.Brand 21, J.Holiday 17, E.Turner 16 Reb (46): E.Brand e E.Turner 10 Ast (30): E.Turner e J.Holiday 8

Toronto Raptors @ Washington Wizards  78-93
Finalmente arriva la prima vittoria stagionale per Washington che supera, senza troppe difficoltà, una Toronto stanca e confusionaria. Primo quarto che vede il dominio dei Raptors grazie ai 6 punti di Calderón e Bargnani. Toronto arriva fino al +8 prima di farsi riprendere nel finale di frazione da Young e soci. Striscia positiva dei Wizards che continua nel secondo quarto. Crawford e McGee battono facilmente la molle difesa dei Raptors, che in attacco concludono poco. Si va al riposo sul +14 Washington (46-34). Nella ripresa la storia non cambia. Washington vola con Rashard Lewis e Nick Young, Toronto arranca. Solo un positivo Bargnani, che infila 8 punti consecutivi nel terzo periodo, permette ai Raptors di non sprofondare. Il tracollo arriva puntuale nell’ultimo quarto, permettendo ai due allenatori di concedere minuti alle proprie panchine.
Toronto (4W-6L):  A.Bargnani 22, L.Barbosa 12, DeRozan 11 Reb (44): A.Johnson 10  Ast (21): J.Calderon 8
Washington (1W-8L):  R.Lewis e N.Young 15, J.Crawford 11 Reb (39): C.Singleton 9 Ast (20): J.Wall 9

 

Kevin Martin (foto AP)

Houston Rockets @ Charlotte Bobcats  82-70
Partita all’insegna dell’equilibrio fin dall’inizio. Nel primo tempo Charlotte prova a prendere a scappare con canestri importanti di Henderson e di un positivissimo Mullens dalla panchina (10 in 11’), ma Martin è immarcabile e Houston chiude in vantaggio il secondo quarto (43-39). Nel terzo quarto Parsons guida i Rockets che, nonostante le molte palle perse (22 a fine serata) e le percentuali non proprio positive al tiro, riescono ad allungare grazie alla scarsa vena offensiva dei Bobcats. Charlotte costruisce male e tira ancora peggio. Si entra nell’ultimo quarto con Houston avanti di 14. Il solito Mullens è l’unico a segnare per i Bobcats che, nonostante una buona difesa, non riescono a recuperare mai lo svantaggio. Partita in archivio, con Houston che trova la terza vittoria in stagione, anche se i limiti della squadra sono ancora evidenti. Per Charlotte la crisi di risultati è profonda, anche se, da questa stagione, non ci si aspettava molto di più.
Houston (3W-6L): C.Parsons 20, K.Martin 17, J.Hill 12  Reb (57): J.Hill 12 Ast (18): K.Lowry 8
Charlotte (2W-8L): B.Mullens 15, G.Henderson 12, D.J.Augustin 11  Reb (44): B.Mullens 10 Ast (16): K.Walker, D.Augustin e B.Diaw 3

Dallas Mavericks @ Detroit Pistons  100-86
Facile vittoria di Dallas in casa di una Detroit a tratti imbarazzante. I Mavs, nonostante l’assenza di Jason Kidd, mettono subito in chiaro le cose con Marion e Carter, toccando il +16 (23-7) dopo pochi minuti. I Pistons provano a reagire, ma si fanno sentire l’assenze di Stuckey e Villanueva. Nel secondo quarto Dallas mantiene il pallino del gioco, e le distanze rimangono pressoché invariate (52-38). Dopo un canestro di Monroe, il terzo periodo vede un parziale dei Mavs di 16 a 0 che chiude definitivamente la partita. Il vantaggio dei texani tocca addirittura il +28 (68-40). La reazione dei Pistons è affidata a Bynum e Gordon, ma ormai la partita è finita. Dallas piazza la quarta vittoria nelle ultime cinque partite, riequilibrando l’inizio stagione disastroso. Detroit porta a casa l’ottava sconfitta, dimostrando tutti i propri difetti.
Dallas(5W-5L): D.Nowitzki 18, S.Marion 14, V.Carter 11 Reb (36): D.Nowitzki e L.Odom 7 Ast (28): D.West 10
Detroit(2W-8L): W.Bynum 20, B.Knight 12, B.Gordon 11 Reb (29): G.Monroe 7 Ast (17): A.Daye 4

Stephen Jackson (foto AP)

San Antonio Spurs @ Milwaukee Bucks  103-106
La migliore prestazione stagionale di uno Stephen Jackson finalmente decisivo regala la terza vittoria stagionale ai Bucks. Eppure gli Spurs erano arrivati al Bradley Center determinati e convinti di poter portare a casa il match. Infatti il primo quarto vede il dominio offensivo di San Antonio, grazie ai soliti Parker e Duncan che portano gli Spurs sul +8. Il secondo periodo vede la reazione veemente di Milwaukee grazie a Carlos Delfino e ad un immarcabile Jackson. Per l’ex Charlotte serata da incorniciare con un 12/17 al tiro che sorprende, soprattutto dopo le prime prestazioni di questa stagione, che l’avevano visto tirare dal campo con un 30% scarso. Mentre le difese latitano, i primi due quarti si chiudono sul 59-59. Equilibrio  che rimane invariato anche alla ripresa del gioco, con gli attacchi che rallentano leggermente il ritmo e le difese che diventano più arcigne. Così arriviamo all’ultimo minuto, con i Bucks sopra di uno (103-104). San Antonio va in attacco ma perde palla con Parker e permette la schiacciata in contropiede di Jennings che fissa il 106-104 finale. Per San Antonio sconfitta che non fa male più di tanto, Milwaukee invece può esultare per aver ritrovato un attacco finalmente prolifico.
San Antonio (6W-4L): T.Parker 22, T.Duncan 20, K.Leonard 19 Reb (35): T.Duncan 8 Ast (29): T.Parker 8
Milwaukee (3W-6L): S.Jackson 34, C.Delfino 18, B.Jennings 15 Reb (30): A.Bogut 11 Ast (31): B.Jennings 8

Oklahoma City Thunder @ Memphis Grizzlies  100-95
I Thunder fanno visita ai Grizzlies, privi di Zach Randolph, per uno dei big match di nottata. Nonostante Memphis provi la fuga più volte all’inizio, soprattutto con Gasol e Gay,  Oklahoma riesce a restare in partita grazie alla giornata perfetta di Russel Westbrook che mette sette degli otto tiri tentati nel primo tempo e che chiuderà la partita a quota 30 punti. Ad aiutarlo nel difficile compito di superare i Grizzlies troviamo un Durant da 22 punti e 11 rimbalzi, decisivo nell’ultimo quarto. Memphis paga anche la stanchezza di una panchina leggermente corta dopo l’infortunio del suo “big man”. Conley mette in campo una buona partita da 15 punti e 10 assist, tenendo attaccati i Grizzlies fino all’ultimo minuto. Ma i Thunder, soprattutto nei finali di partita, hanno dimostrato di avere una marcia in più questa stagione, che potrebbe essere un crocevia importante per l’intera NBA da qui ai prossimi 5 anni. Memphis porta a casa la sesta sconfitta stagionale, ma sembra chiaro a tutti che, con il rientro di Randolph e un apporto più continuo di O.J.Mayo, potrebbero dire la loro all’interno dei playoff.
Oklahoma City (9W-2L): R.Westbrook 30, K.Durant 20, T.Sefolosha 12 Reb (51): K.Perkins 13 Ast (14): K.Durant 5
Memphis (3W-6L): M.Gasol 20, R.Gay 16, M.Conley 15 Reb (19): M.Gasol 14 Ast (16): M.Conley 10

Ecco la Top 10 di giornata:

httpv://www.youtube.com/watch?v=P9wtfxKDJGo

Andrea Centenari e Alessio Bonazzi