Tim Duncan, “vecchietto stellare” dei San Antonio Spurs, MVP insieme a Tony Parker con 27 punti e 12 rimbalzi. (AP Photo/Eric Gay)

Ben dieci gare disputate in questa notte NBA che, dal punto di vista dei risultati, non ha visto eclatanti sorprese. Vittorie in scioltezza per Miami, Dallas (con il debutto in maglia Mavs di Derek Fisher), Oklahoma City e Los Angeles Clippers rispettivamente contro Brooklyn, Detroit, New Orleans e Sacramento. Seconda vittoria di fila per il “nostro” Belinelli e i suoi Chicago Bulls contro Philadelphia. Sconfitta invece per i Boston Celtics sul filo di lana a Milwaukee. Perdono anche i Memphis Grizzlies contro San Antonio all’overtime mentre, di supplementari ce ne vorranno ben due a Cleveland, con Portland che riesce a strappare una bellissima vittoria. Sempre più in palla invece i Golden State Warriors, che sconfiggono i Pacers e volano al quarto posto ad ovest.

Ecco i risultati della notte

Brooklyn Nets @ Miami Heat 89 – 102
Portland Trail Blazers @ Cleveland Cavaliers 118 – 117  2OT
Philadelphia 76ers @ Chicago Bulls 88 – 93
Oklahoma City Thunder @ New Orleans Hornets 100 – 79
Utah Jazz @ Houston Rockets 116 – 124
Boston Celtics @ Milwaukee Bucks 88 – 91
Memphis Grizzlies @ San Antonio Spurs 95 – 99 OT
Detroit Pistons @ Dallas Mavericks 77 – 92
Sacramento Kings @ Los Angeles Clippers 81 – 116
Indiana Pacers @ Golden State Warriors 92 – 103

MVP: Tim Duncan / Tony Parker. Gli Spurs non muoiono mai. L’espertissima coppia della squadra texana mette a referto un’altra eccezionale prestazione. L’americano realizza 27 punti e cattura 15 rimbalzi mentre, il playmaker francese ne segna 30 e cosi San Antonio mette KO una delle più belle squadre del campionato come i Memphis Grizzlies. Gli Spurs così, grazie ai suoi “vecchetti”, tornano a vincere ed ora è prima a ovest insieme ai Thunder.

LVP: Chris Bosh. Gli Heat continuano a vincere (sesta vittoria consecutiva) ma stasera non è avvenuto di certo grazie al suo contributo. Delude nei 30 minuti sul parquet, totalizzando soltanto 8 punti con uno scarno 2/7 da campo, a ciò aggiunge 2 rimbalzi e 1 assist. Per uno dei “big three” è decisamente poco.

Westbrook vola a canestro insieme ai suoi Thunder sempre più prima ad Ovest (AP Photo/Gerald Herbert)

On Fire: Dwayne Wade (Miami Heat) 34 punti e 7 assist tirando 14/20 dal campo; Damian Lillard 24 punti 11 assist nella vittoria di Portland a Cleveland. Da segnalare anche il trio di Chicago Luoll Deng 25 punti, Carlos Boozer 12 punti e 12 rimbalzi e Joakim Noah 12 punti e 13 rimbalzi. In forma questa notte anche Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder) 18 punti e 10 assist, Omar Asik 14 punti e 12 rimbalzi nella vittoria di Houston contro Utah, O.J. Mayo (Dallas Mavericks) 27 punti, Sthephen Curry (Golden State Warriors) 20 punti e 11 assist.

Losing Effort: Andray Blatche (Brooklyn Nets) 20 punti,  Anderson Varejao (Cleveland Cavaliers) 19 punti e 17 rimbalzi, Jrue Holiday (Philadelphia 76ers) 23 punti, Ryan Anderson (New Orleans Hornets) 21 punti e 10 rimbalzi, Al Jefferson 20 punti (Utah Jazz), Paul Pierce 19 punti, il duo dei Memphis Grizzlies Zach Randolph 17 punti e 15 rimbalzi e Rudy Gay 15 punti e 10 rimbalzi ed infine David West (Indiana Pacers) 23 punti.

The Unexpected: Larry Sanders (Milwaukee Bucks). Prestazione super per il centro dei Bucks. I 18 punti e 16 rimbalzi di stanotte rappresentano il suo carrer high, inaspettato proprio perchè si ripete. Infatti la sera prima Sanders contro i Minnesota Timberwolves, aveva messo a referto una sensazionale tripla doppia da 10 punti, 12 rimbalzi e 10 stoppate. Sarà una goccia nel deserto oppure i Bucks hanno finalmente trovato un centro affidabile  dopo i mille guai che hanno perseguitato Bogut?

Stephen Curry, trascinatore indiscusso dei Golden State Warriors quarti ad ovest (AP Photo/Marcio Jose Sanchez)

Ups: Golden State Warriors. In questa fase della stagione i Warriors stanno sconvolgendo quelli che erano i pronostici di inizio campionato nella Western Conference. Golden State infatti, con la vittoria di stasera contro Indiana, allunga la sua striscia positiva a tre vittorie volando così al quarto posto ad ovest. Thompson, Lee, Curry e compagnia, guidati da coach Jackson stanno facendo davvero delle belle cose e i tifosi di Golden State possono dopo tanto tempo tornare a sognare i playoff.

Downs: New Orleans Hornets. Crisi sempre più nera per i New Orleans Hornets. La squadra della Louisiana infatti sta scivolando sempre di più nei bassifondi della Western Conference. Questa di stanotte è la seconda sconfitta consecutiva ma soprattutto, è la nona sconfitta nelle ultime dieci partite. L’assenza dal parquet della prima scelta assoluta Anthony Davis si fa sentire ma, la sensazione è che la stagione degli Hornets non potrà migliorare più di tanto.

Comeback: Boston Celtics @ Milwaukee Bucks 88 – 91. I Bucks vincono contro i Celtics nonostante un handicap iniziale di 17-0 a favore di Boston, nato nei primi minuti di gioco. Alla fine sarà una tripla di Jennings a 24″ dal termine a decidere l’incontro in favore di Milwaukee. Memphis Grizzlies @ San Antonio Spurs 95 – 99 OT. Gli Spurs risorgono e vincono all’overtime dopo aver iniziato il quarto periodo sotto di 13 punti (60-73). Decisivi nella fase della rimonta Neal e Mills, oltre ai soliti Parker e Duncan.

Buzzer Beater: Portland Trail Blazers @ Cleveland Cavaliers 118 – 117  2OT. La partita più emozionante della notte. Ben due overtime ci sono voluti per decretare la vincitrice di questa partita, ossia i Portland Trail Blazers. Secondo overtime che si è deciso all’ultimo secondo, anzi a due decimi di secondo dalla sirena. Gee (22 punti) a 2″ realizza i liberi del +2 Cleveland (117-115) ma Batum prova la tripla della disperazione che va a segno e Portland, dopo due supplementari ha la meglio su Cleveland che, per poco più di un secondo aveva sognato di vincere.

La Top 10 della notte NBA:

httpv://www.youtube.com/watch?v=w5kQmOOUz9c