E finalmente è ricominciata la stagione NBA! Un inizio niente male, con una gara “di cartello”, quella tra Miami e la Chicago del rientrante Derrick Rose, vinta però dai “soliti” Heat, un derby, quello tra Clippers e Lakers, vinto a sorpresa dai gialloviola, e una partita, tra Magic e Pacers, dal risultato forse già scritto ma che ha mostrato come la gioventù di Orlando sia potenzialmente in grado di giocarsela contro chiunque.

Orlando Magic @ Indiana Pacers 87-97
Chicago Bulls @ Miami Heat 95-107
Los Angeles Clippers @ Los Angeles Lakers 103-116

Xavier Henry, protagonista a sorpresa (Foto: nbacheapseats.blogspot.com)

Xavier Henry, protagonista a sorpresa (Foto: nbacheapseats.blogspot.com)

MVP. Il primo MVP stagionale è sicuramente una sorpresa: se i Lakers hanno battuto i cugini dei Clippers, sorpassando e allungando nell’ultimo quarto, lo devono soprattutto a Xavier Henry, autore di una partita sublime da 22 punti (con 6 rimbalzi e 8/13 al tiro), di cui ben 12 negli ultimi 12 minuti.

LVP. Il vero “assente” tra i Bulls nella sconfitta contro gli Heat è stato Luol Deng, che ha chiuso con la miseria di 4 punti segnati (pur con 5 rimbalzi e 4 assist) con un pessimo 2/8 al tiro (0/5 da tre). Qualcuno gli ha detto che la preseason è finita?

On Fire. A. Nicholson (ORL, 18 pts), P. George (IND, 24 pts, 6 reb, 5 ast), L. Stephenson (IND, 19 pts, 7 reb, 5 ast, 8/12 FG), R. Hibbert (IND, 8 pts, 16 reb, 7 blk), J. Butler (CHI, 20 pts), L. James (MIA, 17 pts, 6 reb, 8 ast), C. Bosh (MIA, 16 pts, 6 reb), S. Battier (MIA, 14 pts, 4/4 3FG), B. Griffin (LAC, 19 pts, 7 reb), D. Jordan (LAC, 17 pts, 11 reb, 8/10 FG), C. Paul (LAC, 15 pts, 11 ast), P. Gasol (LAL, 15 pts, 13 reb, 4 ast).

Losing Effort. Carlos Boozer è stato tra i pochi a provarci contro gli Heat, con 19 punti segnati nel primo tempo cercando di tenere a galla i suoi. Nel secondo diventano 31 (con 7 rimbalzi e 13/18 dal campo), ma ormai i buoi erano scappati da un bel po’…

The Unexpected. Sarebbe senz’ombra di dubbio Xavier Henry, ma di certo non possiamo dargli due “premi” in una volta sola. Allora, andiamo con il suo compagno di squadra Jordan Farmar, che dimostra di aver acquisito fiducia dall’esperienza europea esordendo con una gara da 16 punti e 6 assist (6/10 dal campo) e molte giocate decisive nell’ultimo periodo.

Ai Bulls non è bastata la buona prova di Carlos Boozer (Foto: usatoday.com)

Ai Bulls non è bastata la buona prova di Carlos Boozer (Foto: usatoday.com)

Ups. D’accordo, è la prima giornata di regular season, e i risultati vanno presi con le pinze. Ma alzi la mano chi si aspettava un esordio vincente dei Lakers contro i ben più quotati Clippers. Il merito va soprattutto alla panchina: a parte Gasol e Nick Young (doppia cifra sì, ma con cattive percentuali), il grosso dei punti arriva dalla second unit, dai già citati Henry e Farmar, ma anche da Meeks (13), Hill (12 e 8 rimbalzi) e Kaman (10 e 8 rimbalzi). E se il buongiorno si vede dal mattino…

Downs. Come detto, è la prima giornata, e conta poco quello che si è visto, ma… ma pochi si aspettavano dei Bulls così surclassati dagli Heat. Non inganni il punteggio finale, la gara è stata a senso unico fin dal secondo quarto, quando James e compagni hanno doppiato i Tori e chiuso all’intervallo sopra di 21. Certo, Rose deve ancora riprendere confidenza con il parquet, ma il segnale, soprattutto dei suoi compagni, non è dei migliori.

Stat of the Night. Nonostante i 24 punti di George e i 19 di Stephenson, la (poco netta) superiorità di Indiana contro Orlando si è vista soprattutto sotto canestro: i Pacers hanno vinto, seppur di poco, la lotta a rimbalzo (39-44), ma è soprattutto il dato delle stoppate a stupire, ben 18 (7 di Hibbert, 5 per il career high di West, 3 di George, 2 di Mahinmi e 1 di Stephenson), record casalingo per la squadra di Indianapolis.