Tipica giornata di fine regular season: così si potrebbero definire le partite giocate nella notte, a due turni dalla fine della stagione regolare. C’era infatti chi ha ancora in gioco qualcosa (Jazz, Nuggets, Grizzlies, Warriors, Rockets, Bulls, ecc.) e chi invece guarda già ai playoffs, mettendo a riposo i titolari e schierando squadre degne di una summer league (Knicks, Nets, Heat, Spurs), con risultati di conseguenza.

New York Knicks @ Charlotte Bobcats 95-106
Chicago Bulls @ Orlando Magic 102-84
Miami Heat @ Cleveland Cavaliers 96-95
Washington Wizards @ Brooklyn Nets 101-106
Philadelphia 76ers @ Detroit Pistons 101-109
Denver Nuggets @ Milwaukee Bucks 112-111
Memphis Grizzlies @ Dallas Mavericks 103-97
Sacramento Kings @ Oklahoma City Thunder 95-104
Utah Jazz @ Minnesota Timberwolves 96-80
Houston Rockets @ Phoenix Suns 112-119
San Antonio Spurs @ Golden State Warriors 106-116

Stephen Curry, protagonista nella vittoria contro gli Spurs (Foto: sports.yahoo.com)

Stephen Curry, protagonista nella vittoria contro gli Spurs (Foto: sports.yahoo.com)

MVP. Ennesima grande prova di Stephen Curry, che chiude con 35 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, con un ottimo 13/23 dal campo (7/13 da tre) contro i pur rimaneggiati Spurs, nella vittoria che li porta a un passo dall’assicurarsi il sesto posto a Ovest.

LVP. Al “contrario”, i Rockets hanno pasticciato contro i Suns, e ora il rischio reale è di dover affrontare gli Spurs al primo turno: parte della colpa va a James Harden, che “stecca” la gara segnando sì 16 punti, ma con un pessimo 5/18 dal campo (0/7 da tre) e con 4 palle perse.

On Fire. Chris Copeland (NYK, 32 pts, 7 reb), Gerald Henderson (CHA, 27 pts), Kemba Walker (CHA, 23 pta, 13 ast), Carlos Boozer (CHI, 22 pts, 6 reb, 4 ast, 11/15 FG), Nikola Vucevic (ORL, 17 pts, 14 reb), Norris Cole (MIA, 16 pts, 11 reb, 9 ast), John Wall (WAS, 18 pts, 6 reb, 12 ast), Andray Blatche (BRO, 20 pts, 12 reb), Dorell Wright (PHI, 22 pts, 8 reb, 6 ast), Greg Monroe (DET, 27 pts, 16 reb, 4 ast, 10/14 FG), Ty Lawson (DEN, 26 pts, 5 reb, 7 ast), Monta Ellis (MIL, 38 pts, 6/11 FG), Dirk Nowitzki (DAL, 26 pts), Kevin Durant (OKC, 29 pts, 7 reb, 8 ast), Al Jefferson (UTA, 22 pts, 8 reb), Chandler Parsons (HOU, 24 pts, 4 reb, 7 ast), Carlos Delfino (HOU, 23 pts, 8 reb, 6/9 3FG), Luis Scola (PHO, 26 pts, 15 reb, 4 ast), Goran Dragic (PHO, 21 pts, 5 reb, 14 ast), Gary Neal (SAS, 25 pts, 4 reb, 5 ast, 10/15 FG), Patrick Mills (SAS, 23 pts, 5/8 3FG).

Losing Effort. Che Monta Ellis sappia segnare nessuno lo ha mai messo in dubbio, ma è altrettanto vero che spesso le sue buone cifre personali non coincidono con una vittoria della sua squadra: contro i Nuggets ha messo a segno 38 punti con un buon 14/25 dal campo (6/11 da tre), aggiungendo 4 assist e il gioco da quattro punti che ha riaperto la gara negli ultimi secondi. Insomma, non si può dire che non ci abbia provato.

Jeffeson e i Jazz si giocheranno tutto mercoledì notte (Foto: eurosport.com)

Jeffeson e i Jazz si giocheranno tutto mercoledì notte (Foto: eurosport.com)

Playoffs Race. Con la vittoria sui Timberwolves, i Jazz mantengono vive le speranze di agguantare l’ottavo posto nell’ultima giornata: se vincessero a Memphis e i Lakers perdessero con i Rockets, infatti, sarebbe la squadra di Salt Lake City ad affrontare i Thunder nel primo turno dei playoffs. I Bulls vincendo contro i Magic restano in corsa per il quinto posto, che vorrebbe dire Nets al primo turno invece che Pacers, mentre a Ovest vincono sia Nuggets che Grizzlies, per cui bisognerà per forza attendere il risultato dei Clippers stanotte e poi vedere cosa succederà nell’ultima giornata prima di poter capire chi occuperà terza, quarta e quinta posizione. Così come rimane aperta la lotta al sesto posto: i Rockets si sono complicati la vita con i Suns, ma se vincessero l’ultima e i Warriors perdessero, questi scivolerebbero al settimo posto; al momento l’unica certezza è il primo posto dei Thunder con gli Spurs al secondo dopo la sconfitta con gli stessi Warriors.

Buzzer Beater. Non è propriamente un buzzer beater, ma è comunque una vittoria negli ultimi secondi, quella dei Nuggets contro i Bucks: con i Nuggets avanti di 3 a 25 secondi dal termine, Monta Ellis trova l’incredibile gioco da quattro punti per portare i suoi avanti di 1 a 14 secondi dalla sirena. Tutto inutile, però, perché 5 secondi dopo Lawson firma i due punti della vittoria, mentre sulla sirena la tripla di Redick trova solo il ferro.

Stat of the Night. Molte seconde linee hanno trovato più spazio del solito, e di conseguenza ci sono stati career e season-high a volontà. Segnaliamo però la gara dei Nets, che, senza Williams, Lopez, Johnson, Evans e Bogans, hanno fatto andare in doppia cifra ben 7 giocatori, tra cui spiccano, dalla panchina, gli 11 più 11 rimbalzi del georgiano Shengelia e i 14 di Mizra Teletovic.