E’Twaun Moore

Un brillante E’Twaun Moore conduce i Celtics alla seconda vittoria sul parquet di Las Vegas e spegne i debuttanti Bulls (79-74). 25 punti con 7 rimbalzi e 10/19 al tiro per l’ex trevigiano, che forma un’incisiva coppia di guardie con Dionte Christmas (18 con 6/11 su azione), ci sono anche 11 punti con 3/6 da tre di Jamar Smith, si ferma a 7 punti – complice il pessimo 3/15 – la prima scelta Jared Sullinger, che comunque cattura ben 14 rimbalzi. Esordio difficile sull’altro fronte per Marquis Teague, solo 8 punti con 4/17, non bastano i 10 più 13 rimbalzi di Malcolm Thomas e nemmeno i 25 di Jimmy Butler, protagonista nella rimonta che aveva portato i Bulls dal -23 di inizio ripresa fino a sperare nell’impresa.

Ci vuole la terza uscita in questa summer league per permettere ai Nuggets di centrare la prima vittoria. Denver infatti batte 85-81 i Knicks, con coach Mike Woodson e Amare Stoudemire in tribuna, grazie ad un tap-in a 13″ dalla fine di Faried (16 e 15 rimbalzi) che rompe l’equilibrio di una partita andata a strappi con parziali da una parte e dall’altra. Meglio New York in avvio, meglio un ispirato Jordan Hamilton (21 e 8 rimbalzi, 9/14 al tiro) e compagni nel 2° tempo, ma non abbastanza per spaccare una partita, in cui i Knicks alla ricerca dell’ultimo sorpasso non trovano niente di meglio di un air-ball ed escono ancora sconfitta nonostante i 15 punti con 7 rimbalzi di Copeland, 12 di Witherspoon, 11 di Farrakhan e di James White, che aggiunge 3 rimbalzi e 2 assist ma tira solo 4/12. Per Denver, da segnalare anche i 14 di Fournier e Kitchen, e gli 11 punti di Josh Carter.

Non basta una gran prova di Josh Selby, per evitare ai Grizzlies la sconfitta contro Washington (83-77). I Wizards scappano via nel finale del 3° quarto e vanificano i 35 punti del 2° anno da Kansas, autore di un pazzesco 7/8 da tre, inclusa la tripla del momentaneo sorpasso allo scadere del 1° tempo. Si mette in luce anche Jeremy Pargo (16 e 7 assist), che mostra doti di ball-handling e visione di gioco, mentre Janning, sul punto di tornare in Europa, si ferma a 7 con 3/6 al tiro. I capitolini tirano male ma spazzano via tutti a rimbalzo, doppia-doppia di Shavlik Randolph (16 e 15 rimbalzi) e Singleton (13+10), non manca il contributo di Beal (14 e 6 rimbalzi, ma 5/15 dal campo) – autore di qualche canestro pregevole -, 10 e 4 assist di Mack, 12 rimbalzi per Veselj.

Quarta sconfitta in fila per i Lakers, che stavolta quantomeno riescono a limitare i danni, appoggiandosi sulle spalle di Darius Morris, che finisce a quota 24 senza errori (9/9). Il resto dei gialloviola però nel complesso è poca cosa (Sacre 14 con 3/7, Eyenga 13 con 5/12), dunque San Antonio si impone 92-81, confermando ancora che Kawhi Leonard a questo livello non c’entra moltissimo (27 punti, 8 rimbalzi, 3 assist), tale è la sua superiorità. Bene anche Cory Joseph (18 e 5 assist), 13 di James Anderson, 12 di Wilkerson.

Si chiude con 42.8 secondi di anticipo sulla sua fine naturale la sfida tra Rockets e Blazers, perché Nolan Smith ricade infortunato da un’entrata a canestro e deve essere portato fuori in barella. Un brutto episodio che rovina la sua eccellente prestazione (27 e 5 assist, 10/16 dal campo), che aveva illuminato Portland insieme alla prima scelta Damien Lillard (27 con 5/10 da tre). La buona intesa tra i due e i 13 punti di Babbitt non bastano però a tenere a freno l’ispirazione di Terrence Jones (24 e 12 rimbalzi), la consistenza di Lamb (23 con 3/6 dall’arco) e Motiejunas (20+12), oltre alla prova da all-around di Royce White (6 punti, 12 rimbalzi e 8 assist). Houston vince 99-88.

Sarà difficile rivederlo a questi livelli in regular season, ma è una serata da ricordare per Byron Mullens, che segna da fuori come da sotto e trascina Charlotte al successo su Minnesota (81-78) con 33 punti (13/24 dal campo) e 8 rimbalzi. Non c’è Kidd-Gilchrist, ma c’è un Kemba Walker molto concentrato (15 e 8 assist) e una doppia-doppia sfiorata dall’ex sassarese Othello Hunter (12 con 9 rimbalzi), si ferma a 3 punti e 5 rimbalzi (con in più anche 5 perse) Biyombo. Minnesota sbaglia la tripla del pareggio allo scadere con Johnson, autore comunque di 24 punti, convincente come Derrick Williams (17 e 7 rimbalzi), 11 per l’ex casalese Dowdell, 10 di Prestes, solo 3 punti ma arricchiti da 6 rimbalzi e 8 assist per Coby Karl.

Nella vittoria di Cleveland (89-74) su Phoenix, sono determinanti i 17 punti con 5 rimbalzi di Samuels e i 16 della prima scelta Waiters. I Cavs rompono l’equilibrio con un allungo deciso nel 3° quarto, lanciati anche dai 13 punti di Sloan e dalla doppia-doppia (10+12) di Tyler Zeller. Nei Suns (Sims 12, Landry 11), clamorosa prova di Markieff Morris, per lui alla fine 24 con 17 rimbalzi, che non saranno ricordati solo per le statistiche, talmente è stata positiva l’impressione destata nell’occasione.