La storia di Antony Jomere, meglio conosciuto come Spud Webb è pressappoco lo specchio di tante altre storie di ragazzi afro-americani che oggi militano nella NBA. Nato in povertà, la pallacanestro diventa la sua valvola di sfogo, ma soprattutto l’unica possibilità per poter dire un domani “io ce l’ho fatta”.

Spud è il ragazzetto in grado di arrangiarsi sempre e comunque e di trovare una virtù anche dove non sembrerebbe esserci altro che miseria; Webb è veloce, imprendibile, ha una buona visione di gioco, fantasia e soprattutto due molle al posto delle gambe, schiaccia tranquillamente a due mani.

È il 1986 quando il piccoletto stupisce il mondo della pallacanestro partecipando all’ Nba Slam Dunk Contest, vincendolo e battendo il compagno di squadra nonché favorito vincitore del Contest Dominique Wilkins.
A contendersi il titolo del Contest c’erano i giganti: Terence Stansbury, Terry Tyler, Jerome Kersey, Roy Hinson, Gerald Wilkins, Paul Pressey, Dominique Wilkins.

Un’impresa per molti, ma non per lui (alto 1.68 cm Ndr) che al posto delle gambe sembra avere delle molle e una capacità di elevazione di ben 115 centimetri; la potenza esplosiva delle corte gambe è più esaltante sia per il pubblico che per i giudici al pari di qualsiasi invenzione possa fare un re delle schiacciate come Wilkins.
Il punteggio è impressionante: 100 Spud Webb (vuol dire due 50, due schiacciate perfette), 98 Wilkins (un 50 e un 48). Uno spettacolo senza eguali: due mani con palla portata sotto la cintura in volo e poi per concludere auto-passaggio, palla recuperata al volo da rimbalzo e schiacciata due mani reverse!

“Dominique non mi aveva mai visto schiacciare prima.”

Della serie non c’è storia…

Da giovane non fu notato da molti college americani per via della sua altezza; nonostante cìò balzò ad onor del vero nel 1982, anno in cui guidò il Midland College alla conquista dello Junior College National Title contro il Miami Dade Collage: 93 – 88, con ben 36 punti piazzati dal suo scattante playmaker.

E’ a questa vittoria che deve l’incontro con Jim Valvano head coach degli Wolfpacks e la seguente esperienza nella squadra; tra il 1983 e il 1985 Webb inizia la sua carriera nella Nba con gli Atlanta Hawks. Seguirono Sacramento Kings, Minnesota Timberwolves e gli Orlando Magic.

Tra il dicembre 1996 e il gennaio 1997 ebbe una breve parentesi in Serie A1 con la Scaligera Verona: dopo pochissime partite giocate a 12,7 punti di media fu tagliato, con la complicità di un infortunio e dei problemi di adattamento. Sì ritira nel 1998, dopo le ultime rare apparizioni tra NBA e CBA. Attualmente vive a Dallas, dove appare spesso in una televisione locale in trasmissioni televisive dedicate ai commenti delle partite dei Dallas Mavericks.

Insomma se qualcuno insiste con la storia che la pallacanestro è uno sport per i giganti, voi raccontategli di Spud e del suo Dunk, cambierà idea… sicuramente!