Nel campionato più bello del mondo, “King James” vuole tornare a sedersi sul trono. A ostacolarlo, un gruppo di Cenerentole pronte per il ballo più importante.

Il bello dell’NBA, da sempre, è l’assoluta instabilità delle squadre di vertice. A parte alcune habituè, nella quasi settantennale storia del massimo torneo mondiale di basket parecchie compagini si sono alternate nella lotta al tanto sospirato anello. Questa stagione non fa eccezione, e forse è quella che – soprattutto nella storia recente – più di ogni altra rappresenta l’emblema di questa particolare tendenza, che ogni stagione fa dell’Nba il campionato più spettacolare e incerto del mondo.

In questo speciale vi guideremo passo a passo sullo status attuale delle franchigie e sulle loro possibilità a livello numerico e statistico di conquistare le Finals.

LeBron James

LeBron James

CADONO LE STELLE – La situazione dell’NBA odierna è particolarissima. Le storiche grandi (Los Angeles Lakers e Boston Celtics su tutte) sono in una crisi dalla quale sarà difficile uscire in tempi brevi, mentre le protagoniste delle ultime stagioni vivono un momento di appannamento. Indiana e Oklahoma City – che gli esperti bookmakers di www.32red.it quotano come probabili finaliste di Conference rispettivamente con l’1.50 e il 2.00 – sono alle prese con i gravi infortuni delle loro stelle più grandi. Gli Indiana Pacers piangono la lunga assenza di Paul George, mentre i Thunder hanno appena ritrovato i fenomeni Westbrook e Durant, ai quali spetta il non facile compito di compiere una clamorosa rimonta per raggiungere i playoff. Vanno leggermente meglio le cose in casa dei San Antonio Spurs – favoriti assoluti al titolo insieme a Miami per tutti i principali operatori di scommesse sportive (bwin quota la vittoria finale degli Spurs a 1.72, mentre quella degli Heat a 2.00) – e i Los Angeles Clippers, anche se entrambe non danno l’idea di essere le corazzate inaffondabili di qualche mese fa (soprattutto i primi). Così, mentre le due metà della Grande Mela (Knicks e Nets) si leccano le ferite per progetti fin qui fallimentari e a South Beach devono fare i conti con la partenza del loro Re, ecco che la scena potrebbe essere presa da qualche squadra rivelazione.

CENERENTOLA CI PROVA – È questo il caso dei Golden State Warriors – la cui Finale di Conference è quotata da Paddy Power a 2.70 – che sull’onda dell’entusiasmo derivante dall’esplosione degli Splash Brothers (Thompson&Curry) sogna legittimamente una stagione di gloria, così come dormono sonni lieti i Memphis Grizzlies, che cullano una squadra rodata e ormai pronta al grande passo, con un Marc Gasol finalmente mai così determinante come in questo inizio di stagione. Anche il profondo nord ha progetti grandissimi, grazie alla rinascita dei Toronto Raptors, mai così divertenti e spettacolari. Merito soprattutto di Lowry e DeRozan, ma anche di un terzo violino dall’incisività nel tabellino come Terrence Ross. Spostandoci a Ovest, sono da tenere sott’occhio i progressi di un paio di “Strane Coppie” sulla cresta dell’onda. In Oregon LaMarcus Aldridge e Damian Lillard si sono presi sulle spalle i Portland Trail Blazers (32Red e bwin quotano a 5.50 il passaggio alla finale di Conference), mentre in Texas le speranze sono aggrappate all’inguardabile barba di James Harden e a un Dwight Howard mai così continuo negli ultimi anni. Sono texani anche i Dallas Mavericks, che con due vecchietti del calibro di Dirk Nowitzki e Monta Ellis cercano l’ultimo ballo di un’epoca indimenticabile..

IL RE, LA CORONA E L’ANELLO – Tutte squadre interessanti, gruppi straordinari e storie che meriterebbero già da sole il trionfo. Ognuna di loro sa però che, per pensare in grande, dovrà fare i conti con una persona. Parliamo ovviamente di LeBron James, che all’alba dei 30 anni cerca di coronare il sogno di tutta una carriera: conquistare il titolo con i “suoi” amati Cleveland Cavalierstra i primi cinque favoriti al titolo per William Hill e Betfair. Dopo aver perso lo scettro di campione NBA nelle ultime Finals contro i San Antonio Spurs, James è tornato in Ohio con l’obiettivo unico di portare finalmente l’anello ai Cavs, chiudendo un cerchio e sanando le ferite lasciate nei tifosi di Cleveland il giorno del suo traumatico passaggio ai Miami Heat. LBJ non è più solo. La squadra intorno a lui è più che valida, e oltre al già presente Irving può contare anche su un altro fuoriclasse del calibro di Kevin Love, in un remake dell’epoca dei Big Three che promette di essere tutt’altro che deludente. L’inizio di stagione non è certo stato dei migliori, ma la squadra nelle ultime uscite è apparsa nettamente in ripresa, e la sensazione è che la quadratura del cerchio sia stata finalmente trovata, grazie anche all’apporto di comprimari validissimi, come Waiters, il fedelissimo Mike Miller e Thompson. Sarà la prova del nove per LeBron James, provocato ultimamente dalle dichiarazione di un’altra icona della pallacanestro, quel Michael Jordan che consacrò insieme a Scotty Pippen i Chicago Bulls nell’Olimpo del basket moderno targato NBA.

Tanta carne al fuoco dunque, e in mezzo al mare di incertezze l’unica costante sembra essere lo spettacolo. In una situazione in cui nessuno è favorito e tutti sono aspiranti al trono, la ragione la darà solo la vera protagonista di ogni discorso. È arancione, e decorata con dei caratteristici spicchi.