Playoffs che si aprono subito con il botto nella WNBA, fuori infatti le Sky travolte in due sole gare dalle campionesse in carica di Indiana. Autentica battaglia tra Sparks e Mercury risolta solo sulla sirena di gara 3 a favore di Diana Taurasi e compagne. Rischiano ma restano in corsa le Dream che piegano Washington, Minnesota chiude, con qualche sofferenza solo in gara 2, la serie contro le Storm.

Diana Taurasi vs Candace Parker, sfida stellare

Diana Taurasi vs Candace Parker, sfida stellare (fonte www.zimbio.com)

Ecco nel dettaglio le semifinali di conference, finali che inizieranno domani notte, giovedì 26, con le sfide tra Lynx e Mercury a Minneapolis, mentre ad Est di scena gara 1 ad Atlanta tra Dream e Fever.

Minnesota Lynx (1) vs Seattle Storm (4) 2-0 (80-64, 58-55)

Tutto facile nell’opener per le Lynx alla caccia della loro terza finale consecutiva. Show assoluto di Rebekkah Brunson e Seimone Augustus, 37 punti combinati, che incartano non a caso anche la giocata, assist strepitoso di Brunson per il comodo lay-up della Augustus, che decreta la fuga buona delle padrone di casa, 50-40. Molto più equilibrata gara 2, sfida con basse percentuali nella quale Seattle riesce a restare aggrappata alla partita grazie alla super veterana Tina Thompson (13 con 9 rimbalzi) che sigla il sorpasso con poco più di un minuto dal termine. Le vice campionesse in carica non tremano e prima assestano il nuovo sorpasso con un morbido jumper dal gomito di Augustus, poi vanno a più 3 con due liberi di una gelida Rebekkah Brunson. Non riesce l’ultimo assalto alle Storm con la preghiera di Tina Thompson che da 9 metri che finisce solo sul primo ferro.

Los Angeles Sparks (2) – Phoenix Mercury (3) 1-2 (76-85, 82-73, 77-78)

La serie più bella, intensa e spettacolare del primo turno conclusa con un finale di gara 3 inadatto ai cuori deboli. L’opener inizia con la consegna del trofeo di MVP stagionale a Candace Parker, la stella di L.A. nobilita il premio con la solita straordinaria prestazione (28 ed 8 rimbalzi) ma non può festeggiare la vittoria. Sono infatti le Mercury guidate da una grande ex MVP come Diana Taurasi a violare lo Staples Center. Per la regista di Phoenix 30 punti e 7 rimbalzi conditi dai 5 punti che scavano il break fatale, Sparks che cedono nel finale nonostante il dominio a rimbalzo, decisiva la tragica percentuale dall’arco, 0/14 a referto per le padrone di casa. L’upset di gara 1 da una grande spinta alle gialloviola che si prendono la rivincita in Arizona. Tutta la forza straripante di Parker (31 ed 11 rimbalzi) che mostra ogni arma del suo infinito repertorio: tiri in avvicinamento, semiganci e tiri da fuori, proprio una conclusione dai 6 metri della fuoriclasse di L.A. regala il massimo vantaggio al termine del terzo periodo, 65-53. Inutile l’ultimo assalto condotto dalla front line Griner-Dupree (34 punti combinati). Tempo di spareggio e gara 3 mantiene ampiamente le promesse della vigilia. Equilibrio quasi intangibile, succede tutto nell’ultimo minuto: Taurasi pesca il taglio di Jones per il più 3 che sembra decisivo, Harding dalla lunetta ed una rabbiosa penetrazione di Candace Parker fa esplodere i 10mila dello Staples Center. Immediata la risposta di Phoenix con la prima scelta del draft Brittney Griner che, dopo una gara condizionata dai falli, infila un setoso giro e tiro che riporta avanti le ospiti. Sull’ultimo possesso le Sparks cercano ovviamente Parker ma arriva l’efficace raddoppio delle Mercury sulla linea di fondo che costringe l’ala gialloviola ad un tiro fuori equilibrio che si spegne lontano dal ferro.

Le Fever strapazzano Chicago e volano alle finali di conference (fonte www.zimbio.com)

Le Fever strapazzano Chicago e volano alle finali di conference (fonte www.zimbio.com)

Chicago Sky (1) – Indiana Fever (4) 0-2 (72-85, 57-79)

Clamorosa impresa di Indiana che spazza via le favoritissime Sky e continua a difendere il titolo 2012. C’è aria di festa alla Allstate Arena di Chicago con Elena Delle Donne che riceve lo strameritato premio di rookie dell’anno. Clima di celebrazioni che non ha intenerito le Fever. Nonostante gli infortuni ed una stagione tormentata le campionesse in carica cancellano Chicago già in gara 1, l’eccellente penetra e scarica di January e compagne genera comodi tiri dal perimetro. Il letale 10/16 da tre a referto da il propellente giusto alle ospiti scappano già ad inizio ripresa con 6 in doppia cifra guidate da Shavonte Zellous, 20 punti con 3/3 nelle triple. Ci si aspetta la reazione rabbiosa delle Sky ed invece arriva il più che autoritario “sweep” delle Fever, mai in partita Chicago travolta dalle padrone di casa, decisive le drammatiche percentuali di Knowles e compagne, 25% alla sirena.

Atlanta Dream (2) – Washington Mystics (3) 2-1  (56-71, 63-45, 80-72)

Rischiano grosse anche le Dream che piegano la sorprendente Washington solo in gara 3. Premiazioni da iattura anche per Atlanta con Angel McCoughtry che intasca per il secondo anno consecutivo il titolo di capocannoniere ma deve subire l’impresa corsara delle Mystics. Sempre avanti le ospiti che dominano la prima partita, Crystal Langhorne controlla l’area colorata ed è la chiave del successo, 12 punti conditi da 15 rimbalzi. Copione totalmente opposto in gara 2, Atlanta strapazza in vernice le avversarie, eloquente il 53-30 finale a rimbalzo, ed incassa con decisione lo spareggio. Le Mystics però non muiono mai e la gara senza ritorno è in assoluto equilibrio, sono proprio le ospiti a restare in vantaggio sino a pochi minuti dal termine. Nel finale la sfida si decide ancora una volta sotto canestro, Erika De Souza (18 con 14 rimbalzi) mette due canestri fondamentali che esaltano la Philips Arena, Armintie Harrington raccoglie un assist sontuoso di McCoughtry e sigla il canestro che profuma di finale di conference, 69-59.