Amedeo Della Valle è da giugno nel campus di Ohio State a Columbus, e si sta preparando ad affrontare la prima stagione da giocatore di college con la maglia dei Buckeyes. In questa breve intervista Amedeo ci racconta in esclusiva le sue prime impressioni ed emozioni derivanti da questa esperienza dall’altra parte dell’Oceano. Una prima puntata di una sorta di diario che il nostro talento terrà per noi, portando un pezzo di Italia nell’NCAA.

Allora Amedeo, hai iniziato i corsi e sei finalmente uno studente-atleta, come è scandita la tua giornata?

Un po’ come quando ero a Findlay, dalle 8 all’1 circa ho i corsi ( segue Inglese, matematica, letteratura italiana, nutrizione ), per il percorso che mi porterà a prendere la laurea in business. Tre pomeriggi a settimana abbiamo delle sessioni di pesi alle 16, il lunedì il mercoledì ed il venerdì, una volta a settimana ciascuno di noi fa un allenamento individuale che dura circa 45 minuti, il tutto finalizzato a stare dentro le 20 ore complessive settimanali (regole NCAA). In generale tutto è perfettamente organizzato in modo da far collimare le esigenze ed i corsi di tutti noi della squadra con i nostri impegni sportivi, e tutto è gestito in maniera perfetta. Per questo abbiamo un gestore, che crea le schedule scolastiche di ciascuno di noi in base al nostro percorso di studi selezionato.

Con chi vivi nel campus, sei da solo?

Ho un compagno di stanza, è uno dei manager della squadra, quelli che passano i palloni per intendersi.

Oltre al coaching staff e tutta la struttura, chi altro gira attorno al team di pallacanestro, con chi hai dei rapporti?

Spesso mi capita di avere a che fare con i giocatori passati di OSU, come Mike Conley o Evan Turner. E’ vero che il nostro limite mensile per gli allenamenti ufficiali è di venti ore, tuttavia possiamo giocare nelle nostre strutture quanto vogliamo contro giocatori di quel calibro.

Qui è tutto pazzesco, ora stanno costruendo anche la nuova palestra di allenamento e il nuovo spogliatoio.

Come va con i nuovi compagni? Con chi esci?

Vado d’accordo praticamente con tutti, siamo un gruppo unito, anche se magari esco di più con quelli al secondo anno Shannon Scott, Sam Thompson, Trey Mc Donald tra i tanti.

Nel vivere la socialità della vita universitaria, fai più gruppo con gli atleti o tendete a mescolarvi anche agli altri studenti?

C’è molta libertà, ogni tanto è anche bello avere degli amici al dì fuori dell’ambiente della pallacanestro, con cui parlare d’altro, così uno si può anche distrarre un po’ no?

Voi delle squadre di basket e football, gli sport più amati e conosciuti, godete di qualche status particolare a livello sociale?

Siamo visti in maniera diversa, quasi come degli eroi, la gente ti saluta, ti riconosce, ti fa sentire importante, è una bella sensazione davvero.

In una situazione NCAA molto fluida, visto l’ingente numero di freshmen 4 stelle resi non eleggibili, credi abbiate qualche speranza di raggiungere le Final 4?

Assolutamente si,  quest’anno abbiamo ben tre giocatori di ritorno del quintetto base dello scorso anno: Craft, Thomas e Smith, e Lenzelle Smith è davvero migliorato tantissimo dall’anno scorso. Credo abbiamo davvero tutte le carte in regola, inoltre giocando nella Big 10 saremo da subito portati a giocare partite di alto livello per metterci alla prova durante l’anno. Come quasi tutti gli anni la Big 10 è la conference più forte, con Indiana favorita per il titolo, le due Michigan e un altro gruppo di squadre davvero competitive. Nel ranking prestagionale noi siamo dati come quarti, a mio parere senza apparenti grossi motivi visto che abbiamo vinto le ultime 3 conference, sono sicuro lotteremo anche quest’anno per il titolo.

Qual è il primo appuntamento importante della prossima stagione?

L’8 novembre sulla portaerei contro Marquette, direi davvero un grande inizio, ogni esordio non è mai facile, sono davvero curioso di sapere come andrà.

Quali saranno secondo te le altre date chiave della vostra stagione?

Sicuramente la partita con Marquette e poi quelle contro Duke (28 Novembre) e  contro Kansas (22 Dicembre) che saranno la cartina tornasole delle nostre aspettative stagionali. Si tratterà sicuramente di due sfide importantissime contro due mostri sacri del college basket.

Io vi saluto tutti intanto e a risentirci presto!