Dopo una stagione che ha portato, non senza qualche polemica, ben sei squadre alla Big Dance, la Atlantic 10 riparte con la speranza di avere anche nel prossimo mese di marzo più squadre possibili nel torneo della National Collegiate Athletic Association.
Ma prima, le quattordici squadre di questa conference, si sfideranno per il titolo che verrà assegnato al Barclays Center.

Briante Weber (da vcuramnation.com)

Briante Weber, play di VCU (Foto da vcuramnation.com)

VIRGINIA COMMONWEALTH RAMS
Secondi lo scorso anno nel torneo disputato a Brooklyn, i Rams di Virginia Commonwealth sembrano essere la squadra da battere nel la stagione che va ad iniziare.
Il senior Treveon Graham è il principale candidato al titolo di Atlantic 10 Player of the Year grazie soprattutto alla sua duttilità che lo porta ad essere determinante sia fuori dall’arco dei tre punti che sotto canestro.
Un altro grande protagonista sarà sicuramente il playmaker Briante Weber (nessuna parentela con chi scrive) con l’innata capacità di rubare palloni.
A completare il quintetto il junior Melvin Johnson (che ha nelle mani una doppia cifra di punti segnati), il lungo Mo Alie-Cox ed il secondo anno Jequan Lewis.

DAYTON FLYERS
Arrivata ad un passo dalla Elite-Eight, la squadra di coach Archie Miller ci riproverà quest’anno grazie al ritorno in Ohio di Jordan Sibert e Dyshawn Pierre, due giocatori fondamentali per via delle grosse capacità realizzative.
Sarà affidato al play Scoochie Smit il compito di far girare la palla come si aspetta Miller.
I Flyers partono un gradino sotto ai favoriti di VCU, ma sicuramente saranno fra i protagonisti fino alla fine.

GEORGE WASHINGTON COLONIALS
Terminata la scorsa stagione con un sorprendente record di 24-9 i Colonials dovrebbero assestarsi comodamente anche quest’anno nella parte alta della classifica di conference.
Kethan Savage, Patricio Garino, Kevin Larsen e Joe McDonald (tutti al terzo anno) sono tutti reduci da un’annata finita in doppia cifra come punti realizzati, ma va trovato il degno sostituto di Maurice Creek (che aveva il 40% nelle conclusioni dalla lunga distanza). Il prescelto sembra essere la matricola che arriva dal sol levante, Yuta Wataname.

Umass (da umassamherst.com)

La casa dei Minutemen (Foto da umassamherst.com)

MASSACHUSETTS MINUTEMEN
UMass negli ultimi mesi è stato un argomenti sulla bocca di tutti per motivi non propriamente sportivi. Da quando Derrick Gordon, nello scorso mese di aprile, ha dichiarato la propria omosessualità (è il primo della Division I di basket maschile). Da qui una serie infinita di domande su come sarà la prossima stagione dei Minutemen. In realtà, se riusciranno a sostituire degnamente la superstar Chaz Williams, non è ipotesi peregrina quella di un’altra apparizione alle March Madness.
Il transfer da West Virginia Jabarie Hinds troverà nello stesso Gordon, oltre che in Cady Lalanne, Trey Davis e Maxie Esho, un nucleo già forte in cui inserirsi per puntare ad un’altra apparizione alle march madness.

RICHMOND SPIDERS
Lo scorso mese di febbraio sembravano ad un passo dal torneo post-stagionale ma l’addio (per motivi personali) di Derrick Williams ed il grave infortunio al ginocchio di Cedrick Lindsay hanno spento ogni speranza. Unico lato positivo è che quel finale di stagione può essere stato un buon allenamento per quella che va ad iniziare. A beneficiarne sono stati soprattutto Kendall Anthony e ShawnDre ‘Jones, che andranno a formare uno dei migliori backcourt della A-10. Problemi invece potrebbero esserci sotto canestro dove la batteria lunghi non sembra all’altezza di quella delle rivali.

RHODE ISLAND RAMS
Discorso opposto per i Rams, che hanno un reparto dietro, formato da Biggie Minnis e TJ Buchanan, assolutamente deficitario e che primeggia solamente in classifiche negative come in quelle delle palle perse o dei mancati recuperi. Ed è un peccato, perché il talento degli altri tre non sarebbe malaccio, se solo ricevessero adeguati rifornimenti. Se n’è andato anche il capocannoniere Xavier Munford, chissà se la matricola Jaren Terrel sarà capace di sostituirlo.

LA SALLE EXPLORERS
Dopo l’ottimo torneo NCAA del 2012, le aspettative erano alte in quel di Philly. Ma tanto grossa era la speranza che tanto grossa è stata la delusione. Gli esploratori infatti non sono andati oltre un modesto 7-9 nella classifica di conference. Colpa soprattutto di una inspiegabile anemia offensiva che ha portato meno di 1 punto a possesso e che li ha visti addirittura all’ultimo posto in questa speciale classifica. È una stagione di ricostruzione quella entrante, visto che lo scorso giugno si sono laureati ben 4 giocatori del quintetto base.

DeAndre Bembry (da hoopshabit.com)

DeAndre Bembry, al secondo anno con gli Hawks (Foto da hoopshabit.com)

SAINT JOSEPH’S HAWKS
I vincitori dello scorso anno avranno sicuramente da affrontare problemi di ricostruzione per la partenza di tre titolari (che avevano una media di 32 minuti giocati a partita). Le loro speranze sono tutte riposte in DeAndre Bembry, co-rookie dell’anno nella passata stagione. Questo e poco altro, in attesa di scoprire se Chris Wilson, Aaron Brown e Jai Williams, oltre ad essere ottimi difensori, riusciranno ad aumentare e migliorare la loro produzione offensiva.

SAINT LOUIS BILLIKENS
Sono stati tre anni di gloria, con una media di ben 27 vittorie (e con il titolo 2013) e per aver sempre superato il primo turno nel tabellone dei 64. Ma quei giorni sono finiti, almeno per il momento, perché sono partiti Dwayne Evans, Jordair Jett, Rob Loe, Mike McCall e Jake Barnett che hanno lasciato in Missouri solamente tre giocatori della rotazione dello scorso anno. Coach Jim Crews riparte dal talento di Austin McBroom ed alla sua grande capacità di allenare la fase difensiva. Questo potrebbe bastare per mantenere una certa competitività, ma nulla di più.

ST. BONAVENTURE BONNIES
Nonostante la presenza di un lungo (e che lungo: 2,12!) intimidatorio come Youssou Ndoye, la difesa non è stata il punto forte della squadra nella scorsa stagione dato che si sono piazzati al decimo posto nella classifica dei punti subiti. Molto più positiva invece è stata la produzione offensiva (la seconda nella conference). Ma la partenza del bomber Matthew Wright potrebbe ridimensionare questo risultato.

DUNQUESNE DUKES
Sarà difficile per coach Jim Ferry rimpiazzare i 18 punti di media a partita di Ovie Soko. Certo, in questo modo Micah Mason, che lo scorso anno ha stabilito il record di Division I con il 56% nei canestri da tre, avrà ancora più tiri a disposizione. Ferry proverà a sostituire l’ala inglese con la matricola Jordan Robinson di cui si parla un gran bene.

DAVIDSON WILDCATS
I Wildcats sembrano non aver fatto un affare a cambiare conference. Infatti, nella Southern conference non avevano un record perdente dal 2001 che li aveva portati al torneo ben cinque volte nelle ultime nove stagioni.
Questa sarà una stagione difficile soprattutto perché dovranno sostituire il talento cristallino del due volte giocatore dell’anno della SoCon, De’Mon Brooks e la produzione offensiva di Tom Droney e Cris Czerapowicz. Un pesante fardello sulle spalle di Brian Sullivan e Tyler Kalinoski che dovranno fare da chioccia ad un roster che comprende ben cinque matricole.

GEORGE MASON PATRIOTS
Il primo anno nella Atlantic 10 non è stata un granché per la squadra di Faifax in Virginia, che ha chiuso con un record di 4-12. Non ci sono poi molte ragioni per aspettarsi niente di meglio nemmeno per il loro secondo anno. Sei nuovi giocatori proveranno a cambiare le cose con la guardia Patrick Holloway che si presenta come la stella, nemmeno troppo lucente.

(da fordham.edu)

Rose Hill Gymnasium nel Bronx (Foto da fordham.edu)

FORDHAM RAMS
Peggio dei Patriots ha fatto solamente la formazione con sede nel Bronx a New York con due sole vittorie nell’anno passato. Jon Severe probabilmente guiderà ancora la squadra portando in dote gli oltre 17 punti a partita della passata stagione e qualcosa potrebbe arrivare anche dalle matricole Eric Paschall e Nemanja Zarkovic che bene hanno fatto in questa preseason.