Dopo una stagione regolare vissuta sotto il segno di Kansas, la Big 12 si appresta a offrire un torneo di Conference dai rapporti di forza più sedimentati rispetto alle passate stagioni.

selfwww2kusportsLa salute tecnica della squadra di coach Self è più che mai descritta da quel record di 11 vittorie consecutive che le appartiene al momento e che l’ha proiettata al vertice della Conference.

I Jayhawks sembrano aver trovato un equilibrio, anche nelle rotazioni, supportato dalle prestazioni dei veterani, che è mancato loro nelle ultime stagioni. La novità nella loro pallacanestro, rispetto al passato, sono una ricerca e un’efficienza nel tiro da tre punti che hanno reso il loro attacco davvero imprevedibile: con una statistica del 42% sono quarti nella nazione per percentuale di realizzazione e Brannen Green, la guardia nativa di Juliette, Georgia, con il 51,7% da tre, è la variabile più temibile nel playbook di coach Self e del suo staff. Mentre un neo ancora non risolto, è la percentuale ai liberi, pari al momento al 70% di realizzazione; punto critico specialmente in un possibile finale di partita con punteggio vicino, anche in proiezione del torneo NCAA. I Jayhawks comunque restano gli assoluti favoriti per la vittoria del Torneo della Big 12.

Dietro di loro si attestano, non solo per quanto riguarda la classifica, ma anche per le gerarchie della Conference, West Virginia e Oklahoma. La squadra di coach Huggins è stata soggetta ad un processo di crescita costante che le ha fatto scalare la Big 12, fino a divenire una delle due squadre più papabili per contendere a Kansas la vittoria del torneo. Da applausi il lavoro tecnico-umano del coach, che ha scolpito in due stagioni, partendo da un roster per niente eccelso, una squadra urticante per il gioco di pressione e di palloni rubati: 8,61% steals a partita, miglior valore nella Conference, e se a questo aspetto si somma l’ottimo lavoro fatto a rimbalzo offensivo (i migliori nella Big 12), si evince che coach Huggins si ritrova tra le mani, una squadra assolutamente interessante. A livello di singoli, Jaysean Payge, con 16.9 punti di media è il giocatore offensivo più temibile dei Mountaineers.

hieldcampusinsiderSullo stesso piano tecnico a nostro avviso risiede Oklahoma. La squadra di coach Kruger ha disputato un’ottima stagione, anche se rispetto a West Virginia, ci sembra che la presenza di quel mostro che risponde a Buddy Hield, nasconda una salute tecnica inferiore. Hield rappresenta con i sui 24.9 punti di media, non solo il miglior marcatore della truppa, ma anche il termometro tecnico della squadra. I Sooners, a parte Hield e l’efficienza nel tiro da tre punti in attacco della squadra, non hanno un aspetto della loro pallacanestro che li supporta con continuità, e di certo non hanno l’efficienza difensiva di Kansas e di West Virginia. Davvero encomiabile, come al solito, il lavoro di coach Kruger.

Dietro le prime tre della classe e su un piano sotto, indipendentemente dal record di Conference, mettiamo Texas, Baylor e Iowa State, alle prese con momenti diversi del loro rispettivo programma cestistico. La squadra texana, al primo anno di coach Smart, e quindi non giudicabile, ha disputato fin qui una stagione di luci e ombre, brillando nella vittoria ottenuta lo scorso 27 Febbraio contro Oklahoma 76-63; perdendo però la successiva partita giocata contro Kansas di ben 30 punti, a testimonianza della distanza tecnica attuale tra queste due ultime squadre e tra i due rispettivi programmi cestistici. Il loro buon lavoro difensivo, maschera un attacco che gira in modo ondivago. A livello di singoli, occhio naturalmente al junior Isaiah Taylor, autore di 15.2 punti di media.

I Bears, sono la stessa squadra altalenante delle ultime stagioni, capaci di uno spettacolare lavoro a rimbalzo difensivo, ma mancanti di una continuità in difesa che servirebbe come il pane. Iowa State invece, rispetto alla scorsa stagione, è la solita macchina da guerra in attacco e per percentuali ai liberi, mentre è crollata in difesa dove non riesce a coprire il proprio canestro con continuità. Complessivamente è diventata la peggior difesa della Conference.

Proprio su un piano distante a queste sei squadre citate, sono le rimanenti quattro squadre della Big 12: Kansas State, Oklahoma State, TCU e Texas Tech, che realisticamente non sono in grado di rispondere presenti all’appello fatto nel torneo di Conference. E questo è il quadro dal quale emergeranno le finaliste e la vincente della competizione che comincerà a partire da mercoledi.

Di seguito le prime gare in programma e i nostri premi di fine stagione.

Mercoledi:

Kansas State – Oklahoma State

Texas Tech – TCU

Queste invece sono le partite in programma giovedi:

Texas – Baylor

Kansas – Vincente turno precedente

West Virginia – Vincente turno precedente

Oklahoma – Iowa State
DAILYBASKET AWARDS
Migliore squadra: Kansas

Miglior giocatore: Buddy Hield, OU

Miglior coach: Lon Kruger, OU

Squadra rivelazione: West Virginia

Giocatore rivelazione: Brannen Green, KU