Peccato siano finite”

Una parte dei sostenitori dei Wolverines presenti alle partite (Foto College Basketball Tour)

Una parte dei sostenitori dei Wolverines presenti alle partite (Foto College Basketball Tour)

Vicenza, Palazzetto dello Sport di Via Goldoni, 19 e 20 Agosto.

Prendi due serate di metà agosto, prepara e promuovi due eventi di pallacanestro di spessore internazionale, invita Michigan come squadra ospite, unisci il tutto con una buona organizzazione e otterrai due splendidi eventi sportivi offrendo ai presenti e a quanti collegati tramite Sportitalia, uno scorcio sul mondo affascinante della pallacanestro collegiale.

I Michigan Wolverines, poi sono scesi in campo di fronte, oltre ad interessati spettatori italiani (più di 1300 la prima sera), anche ad un nutrito seguito di spettatori al seguito della squadra e vestiti con il tipico colore dell’università, e ai quali erano stati riservati parte degli spalti nord del palazzetto. Cornice caratteristica dell’università, al quale si sono sommate le loro cheerleaders, la mascotte della squadra e un certo seguito di dirigenti. E cosi nell’intero palazzetto predominava il loro caratteristico giallo/blu.

E i crismi del grande evento si percepivano chiaramente fin da poco prima della partita, quando sono andati in scena i rispettivi inni nazionali, anticipo di due partite realmente con poca storia. I giocatori di Michigan, sotto la rigidissima impronta di coach Beilein, terminato il riscaldamento, hanno messo in mostra il piglio delle grandi occasioni dal fischio finale a quello finale.

93-53 il risultato della sfida vinta dai Wolverines contro Birracrua All-Star. 116-52 il risultato della sfida disputata da Michigan contro Petrarca Padova. Solo nel primo quarto di questa seconda sfida (30-21 il parziale), è stata partita combattuta. E cosi i Wolverines nell’intero arco delle due contese non sono sembrati per niente una squadra zeppa di ben 7 freshmen. Tra questi ultimi è stato chiaro fin dalla prima partita l’importanza del duo di ali rappresentato da Ricky Doyle e da Mark Donnall. Entrambi rappresentano il fulcro dei movimenti difensivi e sono giocatori vitali per l’attacco. Il primo più fisico e orientato al lavoro sporco. Il secondo più abile in transizione e capace di un ottimo lavoro a rimbalzo d’attacco.

Dalle maglie strette e connotata da un buona pressione, la difesa di Michigan è stata la chiave di lettura più importante delle due gare. L’attacco invece, ha dato la netta sensazione di avere ancora ampi margini di miglioramento, specie per un tiro da tre, incostante per alcuni giocatori, e per un ritmo di circolazione della palla, talvolta assente. Decisivo sarà a nostro parere, il lavoro fatto a rimbalzo d’attacco (non buono lo scorso anno), la cui differenza si è fatta sentire specialmente in Donnall, che ha apportato alla causa 10 punti buoni specie nel secondo tempo, battagliando sotto il tabellone del Petrarca,

A livello di singoli, Zak Irving ha confermato in pieno le nostre aspettative, risultando il top scorer delle due partite, mentre ci ha davvero impressionato il junior Caris Levert, guardia fantastica, efficace da tre e il più abile del roster quando si tratta di attaccare il canestro. Per noi può essere davvero lui, con il suo rendimento e una potenziale doppia doppia nelle mani e nella testa a sera, la variabile decisiva nella stagione della squadra. Ancor più di Irving che ci attendiamo come top scorer della squadra.

Ma la pattuglia di coach Beilein comprende anche tra gli altri, i freshmen Cameron Chatman, Aubrey Dawkins e DJ Wilson, di cui non è stato possibile cogliere il potenziale contributo in sole due partite, in vista della stagione della squadra. In ogni caso un altro aspetto ci è stato confermato. È innegabile il gran lavoro di coach Beilein, che pur non pescando tra i primissimi prospetti della nazione come sono soliti fare in altri lidi, è in grado di tirare fuori tutto il potenziale dai giocatori del roster, facendone davvero aumentare il rendimento.

Ora, pur non affermando che Michigan per noi è automaticamente una contender nel quadro della stagione che attendiamo di vivere, anzi; nel nostro ranking personale comunque, nonostante le due vittorie roboanti e da setacciare accuratamente, è risalita senza dubbio di diverse posizioni. Impressione ribadiamo, che una stagione lunga come quella NCAA, può rovesciare in un amen.

Per quanto riguarda il programma dell’NCAA Tour 2014 a Vicenza relativo a Michigan, applaudendo gli organizzatori, ci sentiamo davvero di affermare: “Peccato siano finite”.