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Tom Izzo e Rick Pitino, due allenatori che a marzo tirano sempre fuori il meglio dalle proprie squadre (blog.mlive.com)

In un torneo NCAA sostanzialmente privo di sorprese l’East Regional ha costituito una piccola oasi di imprevedibilità almeno sulla carta, dandoci l’unica finale che non vede al suo interno un seed #1, #2 o #3. Certo, i seed #4 e #7 che vedremo impegnati domenica notte appartengono a Louisville e Michigan State, non proprio due programmi qualunque guidati da allenatori inesperti, ma entrambe sono comunque squadre che hanno trovato il proprio bandolo della matassa solo nelle ultime settimane -ovvero nel miglior momento della stagione- e non hanno fatto altro che dimostrarlo anche nelle partite di questa notte, che hanno dato loro un pass per le Elite Eight.

Louisville-NC State: 75-65

I Wolfpack erano riusciti ad avere la meglio sul campo di Louisville durante la stagione regolare, ma gli uomini di Pitino stanno giocando proprio ora il miglior basket della loro stagione e così NC State deve abbandonare i sogni di gloria e la possibilità di essere l’unica cenerentola delle Elite Eight. NC State rimane pienamente in partita fino a quattro minuti dal termine dopo aver toccato anche il +8 ad inizio secondo tempo, specialmente grazie alle prove di Lacey e Turner da oltre l’arco, dove i Wolfpack tirano con un ottimo 9 su 20 che, unito alla capacità di commettere pochi turnover contro una squadra come Louisville, concede loro di stare a contatto per quasi tutta la partita. La differenza però la fa la presenza in pitturato dei Pitino’s che tirano col 66% sotto le plance, costringono i Wolfpack ad un misero 35% da due e trovano un Harrell da 24 punti e 7 rimbalzi, ribaltando la situazione che si era proposta in stagione regolare, dove NC State aveva avuto la meglio sotto canestro. In una partita fatta di parziali è allora quello finale dei Cardinals a decidere il risultato grazie specialmente ad un eroe inatteso come il sophomore Anton Gill, che segna tutti i suoi sette punti nel parziale di 12-3 che dà ai suoi l’accesso alle Elite Eight, le terze in quattro anni per Louisville. Bene anche un inedito Rozier da 14 rimbalzi (e 17 punti) e l’ormai poco sorprendente Quentin Snider.

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(bleacherreport.com)

Michigan State-Oklahoma: 62-58

Izzo e i suoi si confermano l’ultima squadra che qualsiasi programma di Division I vorrebbe incontrare a marzo e questa volta a farne le spese è Oklahoma. I Sooners partono alla grande, facendo piovere tiri e schiacciate sulle teste degli Spartans e aprendo così la partita con un parziale di 18 a 8, un vantaggio in doppia cifra che riescono a mantenere fino a tre minuti dal termine del primo tempo, quando un paio di triple di MSU mandano le squadre negli spogliatoi sul +4 per Oklahoma. Nella seconda frazione il lavoro difensivo degli Spartans dà però sempre maggiori frutti, con Oklahoma che tira 4-17 da tre, è limitata a otto punti in transizione e ad un effective field goal percentage del 40%, entrambi minimi stagionali per gli uomini di Kruger. Michigan State dall’altra parte trova come al solito sostegno dai suoi uomini più rappresentativi, con Valentine che realizza 13 dei suoi 18 punti nel secondo tempo e Travis Trice che realizza sei punti negli ultimi 2 minuti, compresi quattro liberi fondamentali, con gli Spartans che dopo il 3-10 iniziale segnano sei punti consecutivi dalla linea della carità negli ultimi 80 secondi e dimostrano una volta di più la loro incredibile resilienza che, indipendentemente da tutto, li porta a fare una sola cosa a marzo: vincere.