Finisce con un insindacabile +14 a favore della numero 1 del ranking di Associated Press la sfida certamente più affascinante della settimana. Ci si attendeva un incontro emozionante e tirato fino all’ultimo, se non altro per il blasone che entrambe le squadre possono vantare. La realtà ha detto tutt’altro: che UNC occupi al momento il ventunesimo posto della già citata graduatoria sembrerebbe un delitto, in un primo momento, ma purtroppo i Tar Heels hanno smarrito quella competitività che li ha contraddistinti, anche in tempi recenti.

 

(Photo from UK Athletics)

Tyler Ulis (Photo from UK Athletics)

L’incontro si mette subito in discesa per i padroni di casa: uscito presto dalla panchina, Tyler Ulis è il metronomo della squadra, serve assist ai compagni e quando serve infila il piazzato dalla lunga distanza che dà ai suoi un primo importante vantaggio sul +5. La bocca da fuoco principale dei Wildcats resta però Booker, che nel primo tempo colpisce da tre punti (due volte), con un sottomano e ai liberi. UNC non si avvicina mai agli uomini di Calipari, se non altro perché negli ultimi tre minuti del primo tempo Aaron Harrison infila tre triple, due su assist del solito Ulis. Meeks e Johnson provano dal canto loro a limitare i danni, ma in generale non sono aiutati dai compagni, che tra palle perse e imprecisione al tiro rendono la partita ancora più difficile di quanto già non sarebbe di per sé. Il primo tempo si chiude sul 49 – 34 per Kentucky, e la partita appare già in ghiaccio.

 

Alla ripresa delle ostilità, è Andrew Harrison ad alzare la voce: è preciso dalla lunetta (9/10 per lui a fine serata), serve gli assist per la bomba di Booker e il jumper di Lyles e trova anche il tempo di infilare l’unico canestro dal campo della sua serata. North Carolina ormai è in completamente nel pallone, si tocca anche il +19 in due occasioni prima che Paige colpisca dalla lunga distanza su assist di Tokoto. Il passivo si mantiene comunque sempre pesante, e nemmeno il risveglio tardivo di Joel Berry II restituisce ai Tar Heels un po’ di speranza. Viceversa sono sempre gli uomini di Calipari a farla da padroni: Ulis continua a distribuire assist in serie, e ne beneficia anche Willie Cauley – Stein che sarà il miglior marcatore del match con 15 punti (con due schiacciate), a cui vanno peraltro aggiunti 6 rimbalzi e 4 recuperi. Nel finale c’è gloria anche per Towns, mentre dalla linea della carità sono i due Harrison a suggellare il successo di

Willie Cauley - Stein (collegebasketballtalk.nbcsports.com)

Willie Cauley – Stein (collegebasketballtalk.nbcsports.com)

Kentucky. L’ultimo canestro è degli ospiti, lo sigla Hicks ma comunque la sostanza non cambia: finisce 84 – 70, e la prova di forza è abbastanza evidente.

 

I Wilcats al momento occupano la prima piazza del ranking non ha caso: la sensazione di dominio è stata evidente, e chi pensa che fosse un’incontro  tutto sommato agevole prende un abbaglio non da poco. La rivalità tra le due scuole è abbastanza sentita, se non altro perché entrambi sono atenei con una forte tradizione cestistica. Anche se il tasso tecnico è clamorosamente a favore di UK, comunque questa gara poteva presentare numerose insidie: averla vinta così nettamente è un segnale di mentalità vincente. Che altro non è se non la chiave per il successo.