Nel presente articolo offriamo ai nostri speciali lettori questa intervista a Leyton Hammonds, un’ala senior proveniente da North Richland Hill, Texas, studente e giocatore presso Oklahoma State University.

Ecco le sue risposte alle nostre domande:

Leyton Hammonds (photo credits tulsaworld.com)

Leyton Hammonds (photo credits tulsaworld.com)

Ciao e benvenuto a Dailybasket, per cominciare raccontaci qualcosa di te come per esempio che cosa studi e descrivici come trascorri una giornata da studente?

Frequento il corso di business management. Al mattino dopo la sveglia ho subito una sessione di palestra e lavoro con i pesi intorno alle ore 8. Dopo aver fatto colazione mi dirigo verso il centro studentesco dove studio e faccio i compiti. Poi per esempio ho lezione a partire dalle 12:30, il martedi e giovedi in particolare. Appena termino vado subito in palestra ”

Per favore raccontaci quando è nata la tua passione per la pallacanestro?

“Ho cominciato a giocare a 6 anni innamorandomi della pallacanestro e nutrendo la mia passione per essa in famiglia, perché mio padre ha giocato, cosi come mio fratello maggiore, e io ho appreso tanto da loro.”

Quale aspetto ha pesato di più nella tua scelta di giocare a Oklahoma State?

Probabilmente l’atmosfera famigliare che ho trovato la prima volta che l’ho visitata. Molti ragazzi della mia zona poi sono venuti a giocare qui: Le’Bryan Nash, Phil Forte e Marcus Smart per esempio. Inoltre gli allenatori mi hanno reclutato con molta insistenza.”

Come sono andati i primi giorni di allenamento e Coach Underwood vi fa lavorare su qualcosa di specifico

Coach Underwood ci stimola a seguire la filosofia di lavorare duro in ogni sessione di allenamento e siamo contenti del lavoro fatto finora.”

Quante ore di allenamento fai durante una settimana?

Direi sei ore al giorno e quindi 36 ore alla settimana.”

Stai per diventare una star in TV con il programma Hammond’s Hot Seat (link)Ci puoi raccontare qualcosa di questa tua esperienza?

Assolutamente grandiosa. Stephen mi ha detto che avrei intervistato alcuni dei ragazzi e ho accettato subito. E’ sempre bello poter intervistare i freshmen e far conoscere al mondo i nostri giocatori, cosa pensano e quanto speciali sono.”