Dave Bradley

Abbiamo il piacere di ospitare su DailyBasket Dave Bradley, recruiting coordinator di Duke nonché deus ex machina di Duke Blue Planet (dukeblueplanet.com), il sito multimediale dei Blue Devils.

Dave, sei il recruiting coordinator della Duke University. Il reclutamento è un processo molto intrigante ma in qualche modo misterioso per molti dei tifosi italiani visto che non esiste in Europa dove i giovani vengono “sviluppati” direttamente dai team professionisti. Puoi descriverci in cosa consiste il tuo lavoro? Come aiuti gli allenatori di Duke in questo processo?

Dopo che i nostri allenatori hanno deciso su quale giocatore puntare, il passo successivo è costruire un rapporto con la recluta e comunicare regolarmente con il ragazzo e la sua famiglia. Io aiuto i coaches ad organizzarsi ed avere il materiale e le informazioni che servono loro per condividere il nostro programma con chi è coinvolto nel reclutamento. Inoltre gestisco Dukeblueplanet che è uno strumento multimediale  che abbiamo creato per rendere accessibile il mondo di Duke alle reclute ed i tifosi. DBP è una piattaforma che ci permette di comunicare con video, foto, storie, blog, tweets, post su Facebook ad altro… Reclutare ed avere un “brand” del programma sono essenziali nel college basketball perché per vincere si ha bisogno di giocatori di talento e così le scuole stanno investendo molto tempo e denaro in questo processo. I programmi hanno bisogno di comunicare efficacemente negli spazi in cui gli allenatori e le famiglie dei prospetti stanno comunicando.

coach K at Fort Bragg

Quanto aiuta poter contare su una leggenda come Mike Krzyzewski nell’approccio ai giovani talenti?

Coach K è il più grande coach di ogni tempo ed un uomo che nel tempo ha dimostrato la capacità di influire positivamente sulla vita dei suoi giocatori anche al di là del basket. Il nostro lavoro è trovare delle reclute che siano in grado di apprezzare tutto ciò e godere dei vantaggi e delle opportunità che hanno una volta che giungono al campus di Duke. Dopo aver identificato questo tipo di ragazzi dobbiamo aiutarli a capire cosa vuol dire giocare per coach K e perché un’esperienza qui è diversa che altrove. Le sfide, i traguardi, i premi, le risorse e l’esperienza in generale qui sono ad un livello più alto primariamente grazie a coach K.

E come la medaglia olimpica ha cambiato la situazione?

Anche prima di aver vinto le medaglie d’oro, il coach era probabilmente l’allenatore più rispettato d’America, come Hall of Famer con il record di vittorie e quattro titoli non aveva bisogno di conferme su chi era il numero 1. Ma certamente non fa male anche se non sono sorpreso di questo “amore” che le star della NBA gli hanno mostrato. Più che altro credo che USA Basketball ha avuto un impatto su Duke perché ha reso coach K ancora più bravo e preparato sia come coach che come reclutatore proprio quando si pensava che non avrebbe potuto migliorarsi ancora avendo fatto già tutto nel college basketball. Recentemente ho intervistato Grant Hill che mi ha raccontato che ebbe il miglior coach degli anni 90 ma è geloso dei ragazzi della squadra attuale perché coach K è ancor meglio oggi.

La chiave della stagione di Duke sarà Mason Plumlee?

Vedere un giovane arrivare a Duke e crescere maturando come persona e giocatore è un grande piacere. Mason è un ragazzo che ha abbracciato tutte le risorse che ti dà Duke dentro e fuori dal Cameron e merita tutto il successo che ha avuto in passato ed avrà questa stagione. E’ una persona fantastica, rappresenta in maniera consistente il nostro programma al massimo livello ed è diventato un giocatore importante. E’ capace di partite da 30 punti, 15 rimbalzi e non v’è nessun altro ragazzo nella nazione che vorrei al posto di Mason.

Rasheed Sulaimon

Rasheed Sulaimon e Amile Jefferson, i due freshmen, stanno dando molta energia e pure il trasfer Rodney Hood appare molto interessante. Ce li puoi descrivere?

La rifondazione del programma è fantastica. Avere in giro Rasheed, Amile e Rodney ci dà molta energià con il loro desiderio di migliorare, la loro grande personalità ed il loro saper apprezzare Duke. Sulaimon è una guardia molto veloce che può segnare da lontano ma anche penetrare in area, potrebbe essere il nostro miglior difensore sul perimetro. Jefferson è un carico di energia con istinto per il canestro, ha lunghe braccia ed è tanto versatile da poter difendere su tutti i ruoli. Hood sarà una grande addizione il prossimo anno, è alto 2.04 ed è il miglior tiratore che ho visto in allenamento ma sa pure mettere palla a terra ed attaccare, non tutti i ragazzi di 2.04 sanno farlo e l’anno prossimo farà girare molte teste…

La maggioranza degli analisti ritengono NC State la miglior squadra della ACC ma noi riteniamo che Duke e UNC sono assai vicine. Sarà una gran battaglia nel Triangolo?

Duke e North Carolina hanno vinto 17 delle ultime 20 regular season della ACC, per cui è sempre stata una gran battaglia fra questi due atenei attorno al Triangolo (la zona del North Carolina che comprende Raleigh, Durham e Chapel Hill ndr). Quest’anno c’è molta eccitazione attorno a NC State poiché sono una squadra talentuosa e ciò rende tutto ancor più eccitante.

Syracuse, Pittsburgh e Notre Dame stanno arrivando nella ACC (mentre Maryland se ne va alla Big Ten), questo cambierà il tradizionale dominio dei college del North Carolina?

Sarà esplosivo andare in trasferta e giocare nei palazzetti delle nuove squadre. Sicuramente la conference sarà più grande e competitiva con squadre di grande tradizione e questo renderà più difficile vincere nella ACC ma pure più premiante.

Duke è uno dei college più amati in Italia, non puoi “coordinare” un clinic di coach K qui? Cosa vuoi dire agli Italian Crazies ( i tifosi di Duke sono chiamati Cameron Crazies ndr)?

Gli Italian Crazies sono al top fra i tifosi più pazzi in assoluto! Coach K ha costruito un “brand” riconosciuto in tutto il mondo, dando l’opportunità ad uno come me di entrare in contatto coi tifosi di tutto il mondo da Durham sino all’Italia. Grazie dell’opportunità di rispondere a qualche domanda, visto che di solito sono io a farle intervistando i nostri giocatori. E seguiteci su Twitter @dukeblueplanet!

Carlo Perotti