(usatoday.com)

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Con il primo mese dell’anno agli sgoccioli e febbraio ormai alle porte la stagione di regular season è nel pieno del suo svolgimento per tutte le conference della Division I, comprese quelle sotto osservazione in questa rubrica. Con circa 7-8 partite ormai a referto per tutte le nostre mid-major preferite è giunta l’ora di vedere quali di queste sono più calde e più papabili per una partecipazione al prossimo torneo NCAA.

Una squadra che sta affrontando davvero pochi problemi è naturalmente Gonzaga, numero 3 del ranking e programma ormai difficile da collocare all’interno della definizione di “mid-major” che sta letteralmente dominando tutte le avversarie della WCC con il suo attacco perfetto, guidato da un Kevin Pangos da pochi giorni leader della classifica all-time dell’ateneo per triple realizzate in carriera. Sempre all’interno della top 25 e ancora imbattute nella propria conference troviamo altri due volti noti come VCU (in striscia positiva da 11 partite) e Wichita State (otto vittorie consecutive), squadre che però sono attese da due dei test più probabanti di tutta la loro regular season, rispettivamente contro George Washington (peraltro ultima squadra a battere Wichita State) che metterà alla prova i ragazzi di Shaka Smart già questa sera, e Northern Iowa, altra squadra facente parte del ranking ed unica credibile avversaria degli Shockers all’interno della Missouri Valley. Allontanandoci dai nomi più noti troviamo, all’interno della vivace C-USA, almeno due squadre con un potenziale molto interessante in ottica di torneo, ovvero Western Kentucky e Louisiana Tech: quest’ultima ha lasciato il primo posto in solitaria agli Hilltoppers dopo esser stata sconfitta da una North Texas in grado di tirare col 72% dal campo nel primo tempo, tuttavia i Bulldogs di Hamilton e Appleby avranno la possibilità di riconquistare la vetta della classifica proprio contro Western Kentucky nell’attesissima sfida di venerdì notte. Altra situazione da tenere d’occhio è quella della Horizon, dove la Green Bay di Sykes continua a guidare tutti con un record di 6-1, ma è attesa da una sfida insidiosa sul campo di Cleveland St. (6-2 nella conference), con la Valparaiso dell’ “American Sniper” Alec Peters che, dopo la sconfitta di un punto proprio contro Green Bay, è tornata a sorridere battendo di 25 lunghezze Milwaukee ed attende solo il momento giusto per effettuare il sorpasso.

(espn.com)

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Una squadra che abbiamo subito perso un po’ di vista dato il difficile inizio, ma che ora è in striscia positiva da 16 partite e sembra ricordare il team dei miracoli dello scorso anno è Stephen F. Austin che, ritrovato il flow offensivo che la caratterizza, sta dominando la Southland (7 vittorie e tutte in doppia cifra) e sembra proporsi anche quest’anno come una delle cenerentole più credibili per il prossimo torneo NCAA, sempre che prima riesca a conquistare quello della propria conference, ça va sans dire. Vi ricordate di Harvard? Beh, i Crimson Tide, una delle mid-major più attese ad inizio stagione, stanno continuando ad avere diversi problemi: la mancanza di una forte presenza in post e un attacco farraginoso sottolineato dalla pessima stagione di Siyani Chambers hanno portato i ragazzi di Amaker a perdere la seconda partita di conference contro la non irresistibile Dartmouth e sono ora attesi da ben quattro partite in trasferta consecutive, con Yale che sembra essere a questo punto la favorita d’obbligo all’interno della Ivy che – lo ricordiamo – assegna il suo posto al torneo NCAA in base al record di conference senza l’ausilio di un torneo finale. Situazione parecchio movimentata nella Sun Belt, dove la favorita della vigilia Georgia St. continua a non ingranare del tutto ed è seconda con un record di 6-3, con R.J. Hunter che conferma il calo a livello di percentuali rispetto all’anno scorso, con numeri che mettono in dubbio la sua presenza al prossimo Draft NBA.