Demetrius Jackson (Notre Dame) AP Photo

Demetrius Jackson (Notre Dame) AP Photo

E’ stato certamente un “bloody saturday” quello appena trascorso nel basket college, fine settimana in cui le prime due squadre del ranking hanno subito pesanti ed inoppinate sconfitte; battute d’arresto che hanno lanciato la ex #3 Villanova al vertice dei top teams. I Sooners si sono presentati sul parquet di Kansas State  piazzando un 9-0 di partenza che però non ha affatto scoraggiato i Wildacats, che lentamente ma costantemente hanno chiuso il gap impattando a 7′ dall’intervallo con quattro punti consecutivi di Dean Wade. Sono però gli ultimi 180″ del tempo a dare la prima svolta al match: un parziale di 11-2 di K-State manda i ragazzi di coach Bruce Weber al riposo sul 38 a 32 fra il tripudio del Bramlage Coliseum. Ma l’inizio dei parziali si addice certamente meglio ad Oklahoma che in meno di 4′ si ritrova a comandare 45 a 41, ma anche questo è un fuoco di paglia, infatti i Wildacts riprendono immediatamente il comando del match per non mollarlo più fino al finale che và in archivio sul 80 a 69 per K-State. Decisamente i Fighting Irish sono indigesti ai TarHeels, infatti già lo scorso anno North Carolina era uscita battuta nella finale del ACC tournament da Notre Dame, e questa trasferta a South Bend non ha avuto certamente un esito migliore. Sotto di 15 nel primo parziale, gli Irish riescono ad andare al riposo sul -9. I TarHeels si mantengono per 13′ della ripresa avanti nel punteggio, ma in soli 2′ un 11 a 2 lancia Notre Dame

Rico Gathers (Baylor) AP Photo

Rico Gathers (Baylor) AP Photo

verso la vittoria finale; 80 a 76 lo score con 19 punti di Demetrius Jackson e Bonzie Colson a fare la parte del leone fra gli Irish. Settimana da dimenticare dunque per UNC che era cominciata con la sconfitta 71 a 65 contro la #19 Louisville che, guidata dai 24 punti di Damion Lee, aveva fermato la corsa perfetta in conference dei TarHeels nelle prime otto partite, che guidano ora la ACC in coabitazione con il team di coach Pitino. Anche per la #15 Baylor i sette giorni appena trascorsi sono stati decisamente avari di soddisfazioni; sconfitte back to back contro Texas per 67 a 59 e contro la #14 West Virginia per 80 a 69, doppio stop che allontana i Bears dalla testa della Big 12 comandata ora in solitario proprio dai Mountaineers. Anche la SouthEastern Conference non ha vissuto una settimana tranquilla per le squadre in ranking, a partire dalla incredibile sconfitta della #20 Kentucky contro Tennessee in un match che i Wildcats guidavano di 21 punti, per passare al 77 a 60 con cui la #8 Texas A&M è stata spazzata via da Vanderbilt e al 69 a 56 subito dalla #25 South Carolina contro Georgia. Proprio gli Aggies e i Gamecocks si sono poi affrontati nel fine settimana in una partita che ha visto il successo di South Carolina e che ha quindi permesso a Kentucky di affiancare questi due teams al comando della conference. Anche la capofila della

Brandon Taylor (Penn State) AP Photo

Brandon Taylor (Penn State) AP Photo

Missouri Valley Conference la #21 Wichita State ha visto interrompersi la sua striscia vincente in division con la battuta d’arresto contro Illinois State, ma in questo caso il percorso degli Shockers in conference non desta alcun tipo di preoccupazione anche se il +16 bruciato contro i Redbirds nel match di sabato può suonare come un campanello d’allarme. Decisamente d’altra valenza lo stop della #22 Indiana per 68 a 63 contro Penn State, stop che toglie agli Hoosiers la vetta della Big 10 a vantaggio della #5 Iowa vittoriosa 77 a 65 in una difficile trasferta contro Illinois. Le sconfitte sopra ricordate tolgono quindi South Carolina ed Indiana dai top teams, rimpiazzate dal rientro di Southern California e dal primo meritatissimo ingresso di Texas. Capitolo best ups e best downs: +6 posizioni salite da Louisville ed Arizona, ora #13 e #17, mentre scendono 9 posti i Friars di Providence dall’11esimo al 20esimo gradino e 7 North Carolina e Texas A&M ora rispettivamente #9 e #15.