Il Prof. Maurizio Mondoni

Il Prof. Maurizio Mondoni

Il Decreto

Il Liceo Sportivo è una realtà. Dopo un parto lungo quasi tre anni, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto che istituisce “il Liceo Scientifico a indirizzo sportivo”.

I Licei Sportivi saranno una branca del Liceo Scientifico tradizionale, le iscrizioni partiranno dal 21 gennaio 2013 e l’inizio avverrà con l’anno scolastico 2013-2014.

L’obiettivo principale del provvedimento, spiega il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, è di portare a sistema esperienze didattiche già condotte in molte scuole, avvalendosi dell’autonomia e di implementare allo stesso tempo il ventaglio dell’offerta formativa, rafforzando il ruolo dello sport nella scuola. Per la prima volta nel nostro ordinamento, sottolinea Palazzo Chigi si inserisce un nuovo indirizzo di studi nell’ambito del Liceo Scientifico.

Questa è la continuazione della proposta del Governo Berlusconi e dell’allora Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e di Manuela Di Centa, per uniformarsi alle Direttive Europee. Questa proposta era stata approvata nel settembre del 2011 e rilanciata dal Ministro Francesco Profumo.

Bisognava adeguarsi alle direttive europee e lo abbiamo fatto, ma non benissimo, all’italiana, come tutte le cose, l’importante è far vedere che si fa.

In Italia esistono da tempo molti Licei sperimentali ad indirizzo sportivo, con programmi “raffazzonati” con un po’ di attività sportiva, con qualche materia scientifica e tecnica sportiva in aggiunta ai programmi tradizionali dei Licei. Con quali obiettivi? Non si sa, ma l’importante è vendere la dicitura “Istituto a indirizzo sportivo”: fumo negli occhi!

 

Le nuove materie

Nel Decreto si parla di un Liceo a tutti gli effetti, il cui indirizzo sportivo è indicato da due nuove materie:

–          diritto ed economia dello sport;

–          discipline Sportive.

Queste due nuove materie sostituiranno disegno e storia dell’arte e lingua e cultura latina. E così abbiamo risolto il problema? Nemmeno per sogno. Chi insegnerà queste materie? Il Docente deve essere altamente specializzato e competente.

Il Decreto prosegue ancora”….. al conseguimento del Diploma lo studente avrà anche acquisito i principi fondamentali di igiene degli sport (benessere, sicurezza, prevenzione, alimentazione, droga (sic!) e alcool), di fisiologia, dell’esercizio fisico e sportivo e della prevenzione dei danni derivanti dalla pratica agonistica nei diversi ambienti di competizione, del rispetto delle regole e del fair-play.

Chi insegnerà Fisiologia dello Sport? Alimentazione? Igiene? Chi parlerà di Doping? Anche qui l’Insegnante deve essere preparato e competente.

Nel decreto è previsto inoltre (ci mancherebbe altro!) un potenziamento delle “Scienze Motorie e Sportive”, ma se non sbaglio nelle Nuove Indicazioni Nazionali del MIUR si parla nuovamente di Educazione Fisica (termine più appropriato).

Aumenterà il numero delle ore di Educazione Fisica da 2 a 3 ore settimanali (numero sempre troppo basso, in Europa siamo uno degli ultimi Paesi in fatto di monte ore relativo all’Educazione Fisica nelle Scuole Medie e Superiori).

Che tipo di Educazione Fisica e Sportiva sarà? Quella tradizionale oppure innovativa?

 

Il piano di studi

 

Per arrivare al traguardo, gli studenti dei Licei Sportivi dovranno passare sui banchi (e in palestra) complessivamente 891 ore all’anno nel biennio (una media di 27 ore settimanali) e 990 ore nel triennio (circa 30 ore alla settimana). Il latino sarà sostituito dal potenziamento delle Scienze Motorie e dalle Discipline Sportive e dal terzo anno in poi disegno dell’arte e storia saranno sostituite da Diritto e Economia dello Sport. Al termine del quinto anno gli studenti riceveranno il Diploma di Liceo Scientifico con l’indicazione di “sezione a indirizzo sportivo”, che consentirà l’accesso all’Università e agli Istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica (e Motoria e Sportiva no?!)

 

 

Parliamo di Licei Sportivi, siamo a metà gennaio 2013 e se non sbaglio non è uscita ancora la circolare relativa ai Giochi della Gioventù e ai Campionati Studenteschi!

 

Nella scuola italiana lo sport è valutato poco e spesso chi pratica attività sportiva non gode della stessa considerazione di coloro che si dedicano a “passatempi” più culturali (vedi studio, arte e pianoforte per esempio), poche sono le ore di attività sportiva scolastiche, i Giochi della Gioventù sono inadeguati (percorsi, esercizi, piccole gare), i Giochi Sportivi Studenteschi sono il doppione delle gare federali. Troppo poco per favorire l’espandersi di una corretta cultura motoria e sportiva tra i giovani.

 

Gli impianti e le strutture sportive

 

Nel Decreto si parla di impianti e strutture adeguate. Quanti sono in Italia gli Istituti che dispongono di impianti e strutture adeguate per la pratica motoria e sportiva? Decisamente pochi e con strutture spesso non adeguate. Abbiamo palestre fatiscenti, poco attrezzate, impianti all’aperto in disuso e rovinati, per non parlare delle piscine!

Il Decreto aggiunge ancora”………avvalendosi, se necessario di convenzioni con Centri Sportivi specializzati (sic!) e ancora “è prevista la partecipazione del CONI con personale Tecnico e Insegnanti.

Dobbiamo rivolgerci a Centri Sportivi privati, pagando l’utilizzo degli impianti? Quale sarà il criterio di scelta dei Tecnici e degli Insegnanti?

Il Decreto prosegue con “………………..la sezione non è finalizzata solo alla formazione di giovani che praticano lo sport e sono impegnati in competizioni di rilievo nazionale o internazionale, ma si rivolge a tutti gli studenti interessati ai valori propri della cultura sportiva”. Belle parole, ma dicono poco, perché la cultura sportiva è da reinventare.

L’iscrizione

L’iscrizione è aperta a tutti, anche ai disabili, non sono previste prove selettive d’ingresso: ci mancherebbe altro! Secondo me non dovrebbero essere rivolti solo a persone già inserite nel mondo dello sport, ma bensì aperti a tutti coloro che hanno la volontà di avvicinarsi sia alla pratica motoria e sportiva che a quella tecnica, dirigenziale e manageriale, questo infatti supporta il concetto di cultura sportiva.

 

Il Regolamento dei Licei

 

Da anni si sta cercando di destrutturare il sapere e in questo caso il sapere motorio e sportivo.

Prima di parlare di Licei Sportivi, il primo passo importante sarebbe stato quello di rendere obbligatoria l’Educazione Motoria e l’avviamento al gioco-sport già dalla Scuola Primaria e creare sin dall’inizio una buona base di cultura motoria e sportiva. L’insegnamento dovrebbe essere affidato a un Insegnante diplomato all’ISEF o a un Laureato in Scienze Motorie e Sportive!

In effetti un laureato in matematica non può insegnare lettere e allora perché tutti si ritengono in grado di insegnare Educazione Motoria senza averne i titoli?

Nel Decreto si afferma che l’introduzione del Liceo Sportivo è immediata, ma graduale. Per il prossimo anno andranno a regime circa 100 Istituti Scientifici (non più di uno in ogni provincia: ma le Provincie non devono essere cancellate?). Alcune Regioni e Provincie (Liguria, Roma, Belluno, Grosseto si sono già adeguate e hanno già iniziato il percorso in via sperimentale, per le altre, in accordo con gli Uffici regionali e provinciali scolastici, si slitterà probabilmente all’anno scolastico successivo cioè al 2014-2015.

Le esperienze europee non sono state prese assolutamente in considerazione.

Per esempio in Spagna esiste da tempo una esperienza consolidata dell’insegnamento sportivo a livello secondario. E’ stata scelta una formula a due livelli (Tecnico Sportivo di base e Tecnico Sportivo Superiore), che soddisfa entrambe le esigenze, grazie a un sistema di validazione dei risultati sportivi di vertice e provvede alla formazione dei quadri tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali degli sport più diffusi in ambito scolastico.

In Spagna il regolamento di tali scuole è redatto da una Commissione competente in ambito motorio, sportivo (psicologi, sociologi, tecnici, educatori, etc.) e la frase finale di tale regolamento è molto significativa “……liceo orientato a formare un cittadino che sappia unire la cultura umanistica a quella scientifica, con particolare riferimento allo sport, inteso come fenomeno interculturale, trasversale e altamente significativo della società moderna”.

Il CONI e il Sistema Nazionale di qualificazione dei Tecnici Sportivi

Il CONI nazionale ha adottato lo SNaQ in attuazione dei quadri nazionali delle qualifiche tecniche , collegati al Quadro europeo delle qualifiche dei tecnici (EDF) e costituisce uno strumento strategico di sostegno al perseguimento degli obiettivi europei, ripresi dall’ET 2020. L’adozione dello SNaQ consente la tracciabilità (attraverso meccanismi di valutazione, validazione e certificazione) della formazione erogata, anche al fine di consentire, nello spirito dell’Unione Europea, la libera circolazione degli Operatori Sportivi fra i diversi Paesi europei, attraverso un sistema di mutuo riconoscimento, rappresentato dall’EQF.

Questo strumento dovrebbe accordarsi con l’istruzione e la formazionale nazionale, qualificando l’istruzione sportiva italiana come sistema liceale speciale. I Licei Sportivi fornirebbero la formazione dell’area comune anche per le qualifiche sportive, che dovrebbe essere completata con le aree tecniche specialistiche sportive a cura delle Federazioni Sportive Nazionali del CONI per i primi livelli (aiuto allenatore, allenatore, capo allenatore), mentre per il quarto livello per il grado di allenatore a livello europeo è necessario un accordo tra il CONI e lo IUSM (Istituto Universitario Scienze Sportive).

Perché nel Regolamento non si è tenuto conto anche di quest’aspetto? Sarebbe stata una mossa importante.

Qual è l’identità del Liceo Scientifico Sportivo?

Non dovrebbe collocarsi nel quadro generale della riforma della Scuola Secondaria Superiore con un percorso curricolare ad ampia connotazione scientifica e tecnologica, in relazione ad una formazione culturale equilibrata fra le conoscenze fondamentali dell’area scientifica e umanistica quale “interazione tra le diverse forme del sapere”?

Conclusioni

Così come è strutturato, il Liceo Sportivo serve per preparare a superare le selezioni per l’accesso agli Istituti Universitari di Scienze Motorie e dello Sport?

Oppure è un Istituto che gli atleti di èlite possono frequentare, godendo di agevolazione nell’attività sportiva?

Per rendere il Liceo Scientifico Sportivo omogeneo e funzionale. occorre apportare dei correttivi sostanziali “in itinere”, altrimenti diventa un pastrocchio come il progetto “Alfabetizzazione Motoria” nella Scuola Primaria, che è sicuramente innovativo, ma decisamente poco perseguibile su tutto il territorio nazionale per mancanza di fondi e di personale qualificato.

Prof. Maurizio Mondoni