Final Eight: tutto in un weekend.
Lo stesso di tutti gli altri…

Alla fine, o meglio all’inizio della prima semifinale tra Siena e Milano, li hanno fatti spostare: un centinaio di piccoli cestisti in tuta, seduti sulle tribune laterali con genitori e accompagnatori al seguito, sono stati invitati ad accomodarsi su quelle centrali, qualche fila in su ma comunque dietro la panchina della Montepaschi. Attenti, però: nessun gesto di cortesia da parte dell’organizzazione delle Final Eight di Torino, solo l’esigenza di coprire un buco sugli spalti che le telecamere non avrebbero proprio potuto evitare.

Non essendo davanti alla Tv ma in tribuna stampa, proprio a fianco del settore in cui si svolgeva la scena, supponiamo che al resto (dei buchi) ci abbia pensato la regia di La7, evitando di spingere l’occhio della telecamera sulle vaste distese di bianchi seggiolini, così vuoti che i tifosi di Milano hanno potuto stendere alle loro spalle uno stendardo di dimensioni olimpiche tanto quanto quelle del superbo PalaIsozaki. E non che la situazione sia cambiata per la semifinale successiva tra Cantù e Pesaro: qualche ultras in più dietro i canestri (grazie soprattutto alla migrazione degli Eagles dalla Brianza a Torino), ma per il resto un’alternanza di pieno e vuoto che ha peraltro avuto proporzioni anche peggiori in occasione dei quarti di finale di giovedì e venerdì, con la prima gara tra Siena e Sassari a regalare televisivamente inquadrature di un’imbarazzante tristezza, che certo non invogliava a fermarsi su quel canale l’occasionale spettatore in pieno zapping.

Un po’ meglio (ma proprio solo un pochino) è andata per la finale di domenica: 7.450 spettatori contro i 6.750 del sabato (5.230 il venerdì, 4.625 il giovedì). Considerando però che il tutto si svolgeva in un palazzo da 14.350 posti a sedere, anche per Siena-Cantù le tribune sono rimaste mezze vuote: proprio come un mezzo flop possono essere definite queste ultime Final Eight dal punto di vista mediatico (partita più vista in Tv la finale Siena-Cantù, con 220 mila contatti e 1,5 di share) e della promozione della nostra pallacanestro. E come non hanno detto ma probabilmente hanno pensato anche i vertici di Legabasket ed Rcs Sport, che secondo voci di corridoio per la prossima stagione ipotizzano una Coppa Italia ridotta nella sede e nella formula.

Non siamo esperti di marketing, ma che lontano dalle grandi metropoli si riesca a coinvolgere il territorio più facilmente (magari ancora più facilmente se ci gioca una qualche squadra di vertice, fosse anche solo di Legadue) è cosa certa: ci fa piacere che i vertici del basket italiano e chi li affianca stiano prendendo in considerazione la cosa… Quanto alla formula (a 4 o a 8 squadre), anche qui non possiamo certo permetterci di dare suggerimenti, ma sul calendario invece sì, intendendo per calendario l’utilizzo ragionato e consapevole di un’agenda del 2013. Perché nel nostro piccolo, oltre a notare che nei giorni delle Final Eight non c’erano locandine o striscioni a promuovere l’evento per le vie di Torino (quando il circo arriva in città, di solito lo annuncia con la più antica ed efficace delle forme di comunicazione), abbiamo riscontrato un’incredibile coincidenza di eventi

Il primo, a dire il vero, è stato individuato anche da Legabasket ed Rcs Sport nell’analizzare il minor afflusso di spettatori rispetto al 2011: “abbiamo pure avuto la concorrenza del Carnevale“, è stato detto nella conferenza stampa che ha preceduto la finale. Agli altri forse ci avete fatto caso anche voi: quello delle Final Eight era lo stesso weekend delle Finali di Coppa Italia del volley (eccellente esempio di guerra tra poveri per l’audience televisiva e gli spazi sui quotidiani non sportivi) e del Festival di San Remo, capace in questo Paese di ammazzare qualsiasi altro spettacolo che non sia la fine del mondo in diretta 3D.

Ironia a parte, ma non si poteva proprio scegliere un altro fine settimana, se non per il pubblico “live” per le dirette serali Tv? Non poteva esserci una cordiale telefonata tra presidenti di basket e volley per evitare di pestarsi i piedi l’un l’altro per quel poco che rimane di audience rispetto al calcio? Quanto al Carnevale, ci sono siti Web che ti indicano il giorno esatto da qui al Giudizio Universale (proprio quello della diretta Tv di cui sopra): basta solo cliccarci sopra…

ps Finite queste righe, lunedì sera mi distraggo anch’io con un po’ di zapping. Su Sportitalia c’è il “monday night” di B d’Eccellenza: Torino contro Castelletto Ticino. Ma guarda un po’, Torino… Ehi, aspetta un attimo: ma non è la stessa sera di Torino-Sampdoria? Allora è chiaro: lo fanno apposta!

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PAOLO CORIO