Nuovo appuntamento con Insoliti Noti, la rubrica diDailybasket sui nuovi giovani emergenti condotta da Max Viggiani. Il prossimo è  previsto per martedì 29 Maggio. Come sempre Max è disponibile per critiche, consigli e suggerimenti: [email protected] oppure sulla pagina Facebook di Insoliti noti che presto troverete sul web.

NICCOLO’ DE VICO

Niccolò De Vico (per gentile concessione dell'Angelico Pallacanestro Biella)

 

Ho finito da poco di parlare con Niccolò De Vico e chiamo al telefono suo papà : “Michele, buonasera, ti disturbo ?” “No, dimmi pure Max”, risponde lui. “Niccolò mi ha risposto nell’intervista che da grande vorrebbe fare il cardiochirurgo per operarti e guarirti. Mi sono preoccupato”. “Davvero ti ha detto così ??” “Si”, replico io. “Che bravo figliolo che è !!” esclama lui. “Comunque stai sereno che non è grave, ne approfitto per tranquillizzare anche gli amici”.Mi autorizzi a scriverlo ?” “Certo Max, nessun problema”. Ho deciso di raccontare questo episodio per farvi capire veramente che grande cuore abbia questo ragazzone di quasi 2 metri, nato a Monza il 19 luglio del 1994. Niccolò De Vico, all’Angelico Pallacanestro Biella, ha trovato tanti amici e uno staff tecnico, Federico Danna in primis, che lo ha fatto crescere e maturare, dandogli la possibilità di realizzare un sogno e cioè la convocazione con la prima squadra, in campionato contro Siena, due anni fa. Niccolò però ha altri  obbiettivi da raggiungere e mi dice : “Mi piacerebbe andare in Israele, al Maccabi Tel Aviv. Sai che figata giocare in una squadra così forte, piena di fuoriclasse”. Per ora un campione, un esempio, lo ha al fianco tutti i giorni in palestra e si chiama Matteo Soragna. Proprio l’ex capitano della nazionale è il giocatore a cui Niccolò si ispira maggiormente per la sua serietà e per la dedizione al sacrificio. I suoi consigli sono molto importanti e Niccolò spera che possano servirgli per l’appuntamento che vale tutta la stagione : le finali nazionali under 19 di Udine. “Tutti ci danno come favoriti per la vittoria finale, ma faccio gli scongiuri. Bisogna tenere i piedi per terra”. Lui non si pronuncia ulteriormente, ma la Biella di De Vico, Lombardi, Magarity, Laganà è considerata da tutti gli addetti ai lavori uno squadrone. “Di Marco (Laganà) vorrei avere la grinta, la cattiveria sportiva. Max, voi napoletani come la chiamate ?” “Cazzimma, così diciamo”. Niccolò in campo ha gran carattere, ma nella vita privata, mi confessa, non ama litigare. “Se mi arrabbio con qualcuno, faccio pace subito perché altrimenti non dormo e non sto bene con me stesso”. Tra una parola e l’altra, si è quasi fatta l’ora di cena e chiedo, la domanda è d’obbligo, cosa gli piaccia mangiare. “Guarda, afferma divertito, mangio davvero di tutto, ma vado pazzo per l’insalata”. “Condita come ?” “Olio e aceto di vino”, risponde lui senza esitazioni. “Visto che poi siamo vicini all’estate, ci metto anche una bella birra gelata che, ogni tanto, possiamo bere”. Il volume del televisore in foresteria è a manetta. La sera i ragazzi, che vivono nella struttura messa a disposizione dalla società, guardano insieme tanto sport. Non manca mai anche il computer, acceso su youtube o facebook.A proposito Max”, conclude Niccolò, “Non te la prendere, ma ho in chat alcune tipe che mi aspettano e, dovendo scegliere, sai com’è, no ?”Ok, ho recepito il messaggio e comunque non avevo altre cose da chiederti”.
Le interviste di questa rubrica sono state realizzate con la gentile collaborazione delle società di appartenenza dei giovani giocatori e, per i minorenni, con il consenso scritto dei genitori degli atleti.
MAX VIGGIANI