Nuova puntata di Insoliti Noti, la rubrica di Dailybasket sui nuovi giovani emergenti condotta da Max Viggiani. Il prossimo appuntamento è previsto per martedì 12 Giugno. Come sempre Max è disponibile per critiche, consigli e suggerimenti: [email protected] oppure sulla pagina Facebook di Insoliti noti che presto troverete sul web.

 

MATTEO ORLANDI

Matteo Orlandi (fonte Megabasket.it)

I ragazzi cresciuti, nelle ultime stagioni, nelle giovanili della Blu Orobica Bergamo, griffata Comark, devono molto ad Andrea Schiavi, un allenatore verso cui nutrono una vera e propria adorazione e che ho avuto modo di incrociare tante volte nelle mie stagioni di collaborazione con l’Olimpia Milano. Lui ha formato giocatori di sicuro valore come Tommaso Carnovali, Simone Tomassini, Andrea Leone e Alessandro Spatti, tanto per fare solo alcuni nomi. Matteo Orlandi, nato a Bergamo il 14 febbraio del 1993, ha fatto parte del gruppo, splendido, che ha raggiunto la finale under 17, nella stagione 2009-2010, arrivando a un passo dal sogno, svanito per opera della Montepaschi Siena. Con i toscani giocava quel Diego Monaldi che Matteo ammette essere stato l’avversario che gli ha creato i maggiori problemi in campo. “E’ immarcabile”, mi precisa subito. Matteo è un ragazzo molto timido e che non ama parlare tanto. Non a caso, la sua frase preferita è “il silenzio fa più rumore delle parole”. Sul parquet, però, si trasforma, ha carattere da vendere. “Sono testardo, non mollo mai. Per raggiungere un traguardo, ci metto sempre il massimo impegno”.Non mi piace mai perdere, anche se gioco con gli amici al campetto”, afferma deciso Matteo. “Le sconfitte, inizialmente, mi fanno abbattere moralmente e questo è un lato del mio carattere su cui devo lavorare per crescere”. La pallacanestro occupa praticamente gran parte della sua vita, cosa che non si può dire faccia la scuola, che, decisamente, non è il suo forte. Nel passato recente, lo studio è stato motivo di grande delusione per lui e per la sua famiglia. “Se ripenso alla seconda bocciatura, mi arrabbio molto anche perché ho dovuto lasciare tanti compagni di classe con cui avevo legato”. Matteo non è un cultore del cibo, “mangio poco, ma, se devo dire qualcosa che mi piace in particolare, allora ti dico la pasta con panna e prosciutto e la meringata, che è il dolce che amo di più”. Nel tempo libero, quello che lasciano le partite ufficiali e gli allenamenti, guarda film, Will Smith è il suo attore preferito, e utilizza il computer, internet è quasi una mania. “Lo uso per tutto, ma, soprattutto, per le curiosità sullo sport”. “Mi piace seguire ovviamente il basket, ma anche il calcio e, in particolare, la Juventus, che è la squadra per cui faccio il tifo”. Per rilassarsi ascolta musica, “quasi tutti i generi, ma, nel mio Ipod trovi tanto rap americano”. Matteo non si lascia trascinare dalle mode, anche nell’abbigliamento. “Me ne sbatto delle firme famose, quello che cerco è la comodità”.Lascio agli altri la massificazione e lo stare dietro, passivamente, a cose, persone e situazioni, giusto perché lo fanno tutti. Come diceva qualcuno più famoso di me, riesco a sbagliare molto bene anche da solo”.

Le interviste di questa rubrica sono state realizzate con la gentile collaborazione delle società di appartenenza dei giovani giocatori e, per i minorenni, con il consenso scritto dei genitori degli atleti.

MAX VIGGIANI