Qualche giorno fa mi è capitato di conoscere un ragazzo libanese. Anche lui giornalista, anche lui appassionato di basket. Si parlava del più e del meno, il Libano è un paese in cui il basket ha una discreta tradizione (3 argenti asiatici, 3 partecipazioni al Mondiale, anche Lino Lardo vi ha trascorso mezza stagione sulla panchina dell’Amchit), anche e soprattutto grazie a una figura come quella di Rony Seikaly. La domanda è sorta spontanea:

“Ma che fine ha fatto Rony?”

E il mio collega risponte: “Fa il dj ed è anche forte”.

WHAT?

Ebbene sì. Dismessi i panni del cestista dopo aver dato ad Aito del peggior allenatore che abbia mai avuto (con annessa, inevitabile la cacciata da Barcellona), Rony Seikaly ha da qualche anno iniziato a vestire quelli del musicista. Una passione che viene da lontano quella del libanese che conquistò l’America col suo fisico da eroe ellenico e i deliziosi movimenti in post basso che gli erano valsi il nickname di “The Spin Doctor”.

Approdato ad Atene dalla natia Beirut con tutta la famiglia a soli 3 anni, Rony abbina gli allenamenti con la maglia del Panathinaikos con le lezioni di tromba, che gli vengono propinate in parallelo agli ascolti di Barry White e Julio Iglesias. “Se i tuoi genitori erano cool negli anni ’80, ascoltavano Julio Iglesias”, sentenzia Seikaly.

Ma al 14enne dalle mani di fata non basta. E allora si costruisce il suo primo studio nel garage. “Ho preso un garage e l’ho trasformato nel mio piccolo club – dice Seikaly – volevo risparmiare soldi e così ho comprato prima un registratore, poi un altro e infine un mixer. Quindi ho messo su l’impianto elettrico, le luci colorate e ho fatto un piccolo show tutto per me”.

Il 14enne Seikaly con la sua prima strumentazione nel garage di casa sua ad Atene

Il 14enne Seikaly con la sua prima strumentazione nel garage di casa sua ad Atene

La Grecia resterà solo una tappa della sua vita e carriera. Quando le lungaggini burocratiche gli impediscono di prendere la cittadinanza ellenica, Seikaly mette dischi e pallone nella borsa e si trasferisce in Usa per il college, con Syracuse già pronta ad accoglierlo a braccia aperte. La musica resta un passatempo che adora, ma il basket è il suo primo amore e lo coltiva decisamente bene in maglia Orange. Nel 1986 il primo riconoscimento, con la medaglia d’oro ai Mondiali con la canotta degli Stati Uniti dopo aver preso la cittadinanza americana. Poi una grande stagione da junior (22+11 di media) che culmina in un titolo Ncaa praticamente vinto in finale contro Indiana. Il praticamente fa tutta la differenza del mondo, perché il jumper sulla sirena di Keith Smart riscrive la storia spezzando la perfetta melodia arancione.

L’anno seguente, il 1988, è quello che lo porta all’ingresso nel draft Nba. I Miami Heat sono appena nati e sono quindi un team composto da tanti giovanissimi. Seikaly viene chiamato alla numero 9 per essere il faro di una squadra nelle cui fila trova spazio anche una conoscenza italiana come Sylvester Gray. Sono anni duri per gli Heat i primi nella Lega. Ma Seikaly si impone come uno dei pivot più eleganti ed incisivi della Nba. Resta 6 anni in Florida, con ben cinque stagioni in doppia-doppia di media e un club acquistato a South Beach nel 1993. Seguiranno le esperienze a Golden State, Orlando e New Jersey, ma a Rony mancherà sempre qualcosa per affermarsi come un vero big, scontando l’aver sempre fatto parte di squadre perdenti (non ha mai superato il primo turno di playoff).

Prima di ritirarsi, fa anche in tempo a giocare qualche partita in Eurolega con il Barcellona dei giovanissimi Navarro e Gasol (con una partita da 23 punti in 26’ nella sconfitta dei blaugrana a Verona contro la Muller di Louis Bullock ed Henry Wiliams. E Marty Conlon) e poi una stagione in patria al Sagesse.

E la musica? La musica è sempre con Rony. In cuffia, a casa, nel tempo libero. Ma da qui a farne una professione…

Il grande passo arriva nel 2010, quando “The Spin Doctor”, esordisce con il suo primo Ep, “Subiminal Essentials Presents House Calls”, trainato dal singolo “Carry The Light” con la voce della popstar greca Polina.

Il sound non è dei più rivoluzionari, legato alle tendenze della house music contemporanea. Ma, sarà per il nome, sarà per le sonorità semplici e catchy, la musica di Rony piace. Il libanese ormai trapiantato in America inizia a girare il mondo, fa serate da sold out a Miami, a Ibiza, a Londra, a Las Vegas. Piace tanto che nel giugno 2012 arriva anche la pubblicazione del primo album vero e proprio, “Nervous Nitelife presents Rony Seikaly”. “Faccio quella musica che, entrando in un locale, ti fa dire: ok, posso sopportarla. Non mi piace, ma non è offensiva”.

Oggi, ha un programma radiofonico tutto suo, Sugar Free Radio, continua a girare il mondo con i suoi show e può essere felice per aver fatto del suo hobby un business. Quando una serata dalle nostre parti, Rony?

Rony Seikaly fa canestro anche nelle disco di mezzo mondo!

Rony Seikaly fa canestro anche nelle disco di mezzo mondo!